ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02004

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 87 del 30/09/2013
Firmatari
Primo firmatario: NASTRI GAETANO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 30/09/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO PER GLI AFFARI EUROPEI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 30/09/2013
Stato iter:
08/04/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 08/04/2015
VICARI SIMONA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 14/11/2014

RISPOSTA PUBBLICATA IL 08/04/2015

CONCLUSO IL 08/04/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02004
presentato da
NASTRI Gaetano
testo di
Lunedì 30 settembre 2013, seduta n. 87

   NASTRI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro della salute, al Ministro per gli affari europei. — Per sapere – premesso che:
   secondo quanto risulta da un articolo pubblicato dal quotidiano Il Sole 24 Ore, sabato 28 settembre 2013, i segnali provenienti dalla Confìndustria, in tema di contrasto alla contraffazione, sono positivi ma non sufficienti nel fronteggiare un fenomeno particolarmente penalizzante per l'economia italiana, se si considera che il fatturato del falso e le conseguenze negative che ne derivano da esso, sono stimati a circa 7 miliardi di euro, con una perdita di entrate fiscali pari a 5 miliardi di euro ed un aumento nelle dogane del ritrovamento di merce contraffatta tra il 2000 ed il 2010 pari al 1.700 per cento;
   la principale associazione degli industriali italiana, evidenzia come sia necessario potenziare il sistema dei controlli e della trasparenza, in maniera uniforme in tutti e 28 gli Stati comunitari, anche attraverso l'istituzione a livello comunitario di un Authority per la contraffazione, i cui profili di criticità, includono ambiti differenti: dalla produzione, alla sicurezza, all'ambiente;
   l'interrogante evidenzia, come nella scorsa legislatura, attraverso la proposta di legge presentata sul fenomeno degli illeciti nel settore agroalimentare, avesse sostenuto la necessità di estendere alla lotta alla contraffazione alimentare gli stessi metodi di indagine utilizzati nel contrasto per i reati di mafia, al fine di debellare un fenomeno come quello della falsificazione dei prodotti agroalimentari, che mette a repentaglio la qualità e la sicurezza alimentare dei prodotti alimentari, con la vendita di prodotti, da parte delle associazioni criminali, spacciati come produzioni nazionali, ma ottenuti in realtà con materie prime importate, spesso di bassa qualità –:
   quali orientamenti, nell'ambito delle rispettive competenze, intendano esprimere con riferimento a quanto esposto in premessa;
   quali iniziative, anche in ambito comunitario intendano intraprendere, al fine di intervenire attraverso l'introduzione di norme più incisive e rigorose, per contrastare un fenomeno grave e penalizzante per l'economia italiana, quale la contraffazione dei prodotti commerciali ed agroalimentari del made in Italy, che danneggia in maniera rilevante il sistema produttivo nazionale con ripercussioni negative anche in ambito occupazionale. (4-02004)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 8 aprile 2015
nell'allegato B della seduta n. 404
4-02004
presentata da
NASTRI Gaetano

  Risposta. — Con riferimento all'atto indicato in esame, per quanto di competenza, ed in particolare al problema della contraffazione si rappresenta quanto segue.
  Il fenomeno della contraffazione è controllato dalla criminalità organizzata ed è esteso a tutti i settori produttivi; esso inoltre è caratterizzato da una specializzazione territoriale e da una notevole capacità di adattamento alle mutevoli esigenze del mercato. Scaturiscono da questo rilevanti conseguenze sul piano economico e sociale del fenomeno e conseguentemente la necessità di individuare efficaci pratiche di contrasto.
  A questo scopo, presso il Ministero è stato costituito il Consiglio nazionale anticontraffazione (Cnac), che riunisce tutti gli operatori del sistema anticontraffazione italiano.
  Il Consiglio, istituito con la legge 23 luglio 2009, n. 99, operativo dal 2011, è l'organismo interministeriale con funzioni di indirizzo, impulso e coordinamento strategico delle iniziative intraprese da ogni amministrazione in materia di lotta alla contraffazione. Vi partecipano undici Ministeri – sviluppo economico, economia e finanze, affari esteri e della cooperazione internazionale, difesa, politiche agricole, interno, giustizia, beni e attività culturali, lavoro e politiche sociali, salute e funzione pubblica – e l'Anci, l'Associazione nazionale dei comuni italiani.
  Il Consiglio ha predisposto un piano nazionale anticontraffazione e indicato gli indirizzi per orientare e migliorare anche l'azione delle amministrazioni. Il piano ha individuato sei ambiti prioritari in materia di lotta alla contraffazione; comunicazione, informazione e formazione destinate ai consumatori; rafforzamento dei presidi territoriali; lotta alla contraffazione via
internet; formazione alle imprese in tutela della proprietà industriale; tutela del made in Italy dai fenomeni di usurpazione all'estero.
  Il 25 novembre 2014, si è tenuta a Roma una riunione dei Consigli nazionali anticontraffazione Cnac Eumed; nel corso della stessa i rappresentanti dei governi di Algeria, Bulgaria, Croazia, Egitto, Francia, Grecia, Giordania, Italia, Libano, Malta, Marocco, Portogallo, Romania, Serbia, Slovenia e Spagna hanno firmato un nuovo documento d'intesa, la «Carta di Roma per il rafforzamento della lotta alla contraffazione», dando ulteriore impulso alle politiche e alle azioni anticontraffazione.
  La «dichiarazione di Roma» mira al rafforzamento, nell'ambito di ciascun Paese, del coordinamento tra autorità pubbliche e private, attraverso la creazione ed il mantenimento di Comitati nazionali anticontraffazione (sul modello del Consiglio nazionale anticontraffazione italiano e del Comitato nazionale anticontraffazione francese) e al miglioramento del raccordo tra di essi.
  Ciò avverrà rafforzando la collaborazione internazionale nel campo:
   dei diritti di proprietà intellettuale, al fine di rafforzare la capacità, la tempestività e l'efficacia delle autorità;
   della lotta alla contraffazione
on line, per ottenere informazioni su questo fenomeno in rapida e continua evoluzione;
   della comunicazione/informazione/educazione, rivolta ai consumatori, ai produttori ed alle istituzioni, al fine di aumentare la consapevolezza dei problemi collegati alla contraffazione;
   della formazione del personale, che si occupa della lotta alla contraffazione;
   delle strutture legislative ed istituzionali, per la promozione di scambi di conoscenze e informazioni sul sistema legale nazionale, sui rispettivi piani nazionali anti-contraffazione e le relative attuazioni.

  Per raggiungere tutti gli obiettivi prefissati nella «dichiarazione di Roma», i Paesi partecipanti hanno concordato di creare una rete di comitati nazionali anticontraffazione (Rete Cnac Eumed). Hanno inoltre concordato di identificare in ogni Paese un «focal point» che faccia da facilitatore nei confronti delle proprie autorità nazionali nel caso giunga ad esso, da parte delle autorità di altri Paesi firmatari, la segnalazione di casi di contraffazione per la risoluzione dei quali è necessario il coinvolgimento delle autorità nazionali.
  Inoltre su base di alcune proposte avanzate dal Consiglio nazionale anticontraffazione, è stata formalizzata una proposta di «legge speciale Expo» per la tutela dei segni distintivi collegati all'Esposizione universale, che si terrà a Milano da maggio ad ottobre 2015. Inoltre, è stato deciso anche il varo di una norma, anch'essa formalizzata, per incentivare l'adozione dei marchi collettivi di fonte privata gestiti in forma consortile o equivalente con lo scopo di valorizzare e rendere riconoscibile l'eccellenza dei prodotti italiani sui mercati esteri. Nell'ambito del rafforzamento territoriale, è stato proposto ancora un ulteriore intervento al fine di rendere effettiva l'applicazione delle sanzioni nei confronti degli acquirenti consapevoli di prodotti contraffatti.
  Con un'apposita convenzione stipulata in data 6 dicembre 2013, il Ministero ha affidato all'ICE-Agenzia la costituzione di quattro
desk per la tutela dei diritti di proprietà intellettuale e di assistenza per gli ostacoli al commercio.
  I
desk sono entrati in funzione, a maggio dello scorso anno, presso gli uffici dell'Istituto per il commercio estero Agenzia di Pechino, Mosca, Istanbul e New York.
  Le sedi sono state individuate sulla base della rilevanza commerciale del mercato e della diffusione del fenomeno della contraffazione, oltreché della particolare difficoltà di accesso al mercato stesso. Il personale incaricato ha il compito di prestare assistenza ad aziende e associazioni italiane sulle problematiche e criticità specifiche sia della contraffazione che della tutela dei marchi.
  Il contatto diretto con importatori e distributori di prodotti italiani permetterà di monitorare gli aspetti di maggiore interesse per le imprese italiane.
  Per quanto attiene al fenomeno del cosiddetto «
italian sounding», tipico della contraffazione nel settore agro-alimentare, occorre nell'ambito del Piano promozionale straordinario made in Italy di cui all'articolo 30 del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, effettuare la realizzazione di campagne di promozione strategica nei mercati più rilevanti proprio per contrastare il fenomeno.
  Si forniscono, infine, informazioni sui sequestri effettuati in Italia di prodotti contraffatti, da parte dall'Agenzia delle dogane e dalla Guardia di finanza nel periodo 2008-2013 essi ammontano a circa 335 milioni, per un valore stimato di quasi 3,8 miliardi di euro. Attraverso la banca dati Iperico (
Intellectual Property – Elaborated Report of the Investigation on Counterfeiting), vista l'importanza di un'attività di monitoraggio del fenomeno in maniera integrata e globale, vengono raccolti e armonizzati i dati sulle attività di contrasto dei diversi corpi preposti (Guardia di finanza, Agenzia delle dogane, carabinieri, polizia di Stato, polizie locali), anche con riferimento alle diverse tipologie di illeciti, che vanno dalla contraffazione alla pirateria, dalla violazione in materia di made in Italy, alla normativa sulla sicurezza dei prodotti.
La Sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economicoSimona Vicari.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

contraffazione

traffico illecito

denominazione di origine

legislazione antitrust

sicurezza alimentare

produzione nazionale