ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02003

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 87 del 30/09/2013
Firmatari
Primo firmatario: ZOLEZZI ALBERTO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 30/09/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 30/09/2013
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 30/09/2013
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 30/09/2013
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 30/09/2013
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 30/09/2013
SEGONI SAMUELE MOVIMENTO 5 STELLE 30/09/2013
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 30/09/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 30/09/2013
Stato iter:
24/02/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/02/2014
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 24/02/2014

CONCLUSO IL 24/02/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02003
presentato da
ZOLEZZI Alberto
testo di
Lunedì 30 settembre 2013, seduta n. 87

   ZOLEZZI, DE ROSA, TERZONI, BUSTO, DAGA, MANNINO, SEGONI e TOFALO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   nel territorio del comune di Monterotondo (Roma), insistono degli edifici, destinati a civile abitazione siti in via Gramsci 78, complesso «le terrazze» ed in via Salaria 123, condominio «la dogana», che sono stati definitivamente confiscati alla criminalità organizzata, nell'ambito di un procedimento penale pendente presso la corte d'appello di Lecce, sezione distaccata di Taranto;
   questi edifici sono gestiti e amministrati dall'A.N.B.S.C. (Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata) ed elencati in una apposita lista pubblicata nel sito dell'Agenzia stessa;
   l'attuale provvedimento restrittivo impedisce l'acquisizione di detti immobili al patrimonio comunale;
   con il passare degli anni le palazzine sono state occupate abusivamente da un certo numero di nuclei familiari. Detti immobili non essendo mai stati terminati non hanno collaudo statico, insistono ancora in un'area di cantiere e non hanno l'allaccio alla rete fognaria comunale, determinando disagi di non poco conto visto che gli scarichi del complesso immobiliare finiscono per riversarsi nel suolo. Per cui l'area in questione è costantemente interessata da cattivi odori;
   in questo stato di continua illegalità gli abitanti del complesso si sono resi artefici di opere abusive di varia natura (demolizioni di parti murarie, chiusura di porte e realizzazione di nuove aperture verso l'esterno, chiusura di balconi e montaggio di pergolati di ogni forma e fattezza). Tali lavori hanno prodotto macerie che venivano depositate e accumulate all'interno di detto complesso creando una vera e propria discarica abusiva. Un camion a disposizione degli abitanti del sito in questione alimentava questa discarica con altro materiale di risulta di provenienza ignota;
   più di una volta per eliminare definitivamente il materiale della discarica abusiva, gli abitanti del complesso succitato si sono resi artefici di alcuni giganteschi falò alimentati per lo più da oggetti di plastica che hanno sprigionato nell'area fumi inquinanti pericolosamente vicini ad un'area di parcheggio privato;
   per tutte queste ragioni l'area in esame presenta un forte degrado ambientale che produce fastidio sensoriale (cattivi odori), rischio sanitario e presenza concentrata di animali quali zanzare e topi;
   la prefettura, dopo insistenti richieste del sindaco di Monterotondo, Mauro Alessandri, interverrà coordinandosi con le forze di polizia locale per attivare uno sgombero forzato –:
   se il Ministro interrogato, nell'esercizio della propria attività di vigilanza ex articolo 110, comma 1, del decreto-legge 6 settembre 2011, n. 159, (Gazzetta Ufficiale n. 226 del 28 settembre 2011) sull'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, intenda assumere iniziative, rapide e solerti, per verificare lo stato del caseggiato e assicurare attraverso monitoraggi specifici la salubrità e la sicurezza del patrimonio immobiliare e ambientale locale, contestualmente verificando nel dettaglio quale destinazione d'uso avranno i beni immobiliari, quale sia lo stato del procedimento amministrativo su detti beni confiscati nonché quali siano i provvedimenti necessari per la tempestiva assegnazione e destinazione dei citati beni confiscati;
   se intenda sollecitare la prefettura nelle operazioni di sgombero sopra richiamate al fine di ripristinare una condizione di legalità all'interno del complesso immobiliare, e agevolare con le autorità competenti, precedentemente allo sgombero forzato, una sistemazione alternativa per i nuclei familiari realmente bisognosi.
(4-02003)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 24 febbraio 2014
nell'allegato B della seduta n. 178
4-02003
presentata da
ZOLEZZI Alberto

  Risposta. — In merito allo sgombero degli immobili sottratti alla criminalità organizzata siti in via Gramsci e in via Salaria a Monterotondo (Roma), si fa presente che gli stessi sono stati confiscati nell'ambito del procedimento penale a danno di Ciarlante Matilde e definitivamente devoluti al patrimonio indisponibile dello Stato ai sensi della legge n. 575 del 1965.
  Gli immobili sono abusivamente occupati ed in condizioni di forte degrado, anche strutturale. A seguito, inoltre, delle innumerevoli segnalazioni fatte pervenire alla prefettura di Roma dal sindaco di Monterotondo, la questione è stata più volte discussa in sede di Comitato provinciale per l'Ordine e la sicurezza pubblica.
  In tale contesto è stata evidenziata la necessità di svolgere accertamenti patrimoniali per i nuclei familiari occupanti, che la Guardia di finanza ha provveduto ad eseguire.
  L'esito di tali accertamenti è stato inviato al Sindaco di Monterotondo il quale, per quanto riguarda lo stabile di via Salaria, ha riferito che in esso non sono presenti nuclei familiari ma che è occupato da appartenenti ad associazioni culturali e sociali.
  La prefettura di Roma ha quindi provveduto ad interessare il Comando provinciale Carabinieri per l'assistenza della forza pubblica ai fini dell'esecuzione delle operazioni di sgombero dell'immobile, previe dirette intese con l'Agenzia del demanio e con i competenti uffici Comunali.
  In relazione alla situazione di via Gramsci, invece, la prefettura ha richiesto che, prima dello sgombero, il comune di Monterotondo ponga in essere interventi socio-assistenziali nei confronti dei diversi soggetti in condizione di fragilità sociale presenti tra gli occupanti abusivi. Il Sindaco ha assicurato piena disponibilità in tal senso.

Il Viceministro dell'internoFilippo Bubbico.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

MONTEROTONDO,ROMA - Prov,LAZIO

EUROVOC :

degradazione dell'ambiente

rischio sanitario

discarica abusiva

amministrazione locale

deposito dei rifiuti