ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01992

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 86 del 27/09/2013
Firmatari
Primo firmatario: FEDI MARCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 27/09/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 27/09/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 17/02/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01992
presentato da
FEDI Marco
testo di
Venerdì 27 settembre 2013, seduta n. 86

   FEDI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro degli affari esteri . — Per sapere – premesso che:
   già in una precedente interrogazione a risposta scritta, l'interrogante aveva sottoposto all'attenzione dei ministeri competenti la questione del trattamento stipendiale del personale a contratto del Ministero degli affari esteri in servizio presso le rappresentanze diplomatiche e gli uffici consolari all'estero;
   il trattamento stipendiale di questa categoria di lavoratori e i relativi adeguamenti sono fissati — ai sensi dell'articolo 157 del decreto del Presidente della Repubblica n. 18 del 1967 — dal contratto individuale di lavoro sulla base dei parametri previsti nella stessa disposizione di legge: le condizioni del mercato del lavoro locale, il costo della vita nella sede di servizio, le retribuzioni corrisposte dalle rappresentanze diplomatiche e consolari estere all'analogo personale, la congruità e l'uniformità del trattamento retributivo corrisposto per Paese e per mansioni omogenee, le indicazioni fornite dalle organizzazioni sindacali. I dati raccolti vengono esaminati dall'amministrazione del Ministero degli affari esteri per venire successivamente sottoposti al vaglio degli organi di controllo (UCB);
   la tipologia dei contratti di assunzione del personale locale all'estero, nonché la peculiarità della relativa disciplina, non consentono l'allineamento alla contrattazione collettiva del pubblico impiego, né quindi per tale via, l'attribuzione degli stessi aumenti concessi ai pubblici dipendenti. È lasciata all'autonomia negoziale del Ministero degli affari esteri la decisione circa l'opportunità di rivalutare i trattamenti economici, nonché l'entità dei relativi importi, nei limiti delle risorse disponibili a tale scopo;
   il decreto-legge n. 95 del 2012 ha disposto il blocco degli adeguamenti retributivi per il personale a contratto fino al 31 dicembre 2012 e pertanto le richieste di aumento delle retribuzioni sono state ripresentate all'UCB;
   in numerose realtà estere, a fronte dei consistenti aumenti del costo della vita dovuti alla crisi economica e della repentina svalutazione dell'euro nei confronti di alcune valute, si registrano difficoltà pratiche per il sostentamento quotidiano delle famiglie del personale a contratto impiegato dal Ministero degli affari esteri;
   in particolare, si vuole segnalare lo stato di disagio degli impiegati a contratto in servizio in Giappone, la cui ultima revisione retributiva dei profili economici B1 (ex-ausiliari) e B2 (ex-esecutivi) risale al 1991, ben 22 anni fa;
   per questi lavoratori, oltre al lunghissimo periodo di tempo trascorso dall'ultima revisione retributiva, si somma l'incremento del costo della vita che, nell'ultimo periodo, a causa della ben nota politica economica del Governo giapponese, ha subito una brusca impennata;
   nel luglio del 2012 venivano concessi a questi lavoratori degli incrementi retributivi, di cui venivano sottoscritti i relativi atti aggiuntivi, ma che in seguito sono stati bloccati dalla «spending review», limitatamente all'anno 2012, insieme al blocco delle assunzioni di 100 unità in sostituzione del personale cessato –:
   quali iniziative si intendano adottare per rivalutare i trattamenti economici del personale a contratto delle rete diplomatico consolare e degli istituti italiani di cultura nel mondo;
   se non si ritenga indispensabile rispettare i parametri, le norme e le procedure fissate dell'articolo 157 del decreto del Presidente della Repubblica n. 18 del 1967 in relazione agli adeguamenti retributivi;
   se non si ritenga di dover adottare, per la totalità degli impiegati a contratto, un sistema di retribuzioni in valuta locale, come del resto previsto dalle norme introdotte dal decreto legislativo n. 103 del 13 maggio 2000, nella misura in cui si stabilisce che «la valuta in cui viene fissata e corrisposta la retribuzione degli impiegati è quella locale»;
   se infine il decreto del Consiglio dei ministri approvato l'8 agosto 2013, con cui si proroga anche per l'esercizio finanziario 2014, il blocco degli aumenti dei trattamenti economici nella pubblica amministrazione, riguardi anche gli impiegati a contratto, non considerati — come da parere del Consiglio di Stato — «dipendenti pubblici». (4-01992)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DL 2000 0103

EUROVOC :

contratto di lavoro

personale a contratto

determinazione del salario

parita' retributiva

contratto di prestazione di servizi

assunzione

rappresentanza diplomatica