ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01978

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 85 del 26/09/2013
Firmatari
Primo firmatario: ANTEZZA MARIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 26/09/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BIONDELLI FRANCA PARTITO DEMOCRATICO 26/09/2013
AMODDIO SOFIA PARTITO DEMOCRATICO 26/09/2013
ARLOTTI TIZIANO PARTITO DEMOCRATICO 26/09/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO PER L'INTEGRAZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 26/09/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IL 24/10/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01978
presentato da
ANTEZZA Maria
testo presentato
Giovedì 26 settembre 2013
modificato
Giovedì 24 ottobre 2013, seduta n. 104

   ANTEZZA, BIONDELLI, AMODDIO e ARLOTTI. — Al Ministro dell'interno, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro per l'integrazione. — Per sapere – premesso che:
   il Garante per l'infanzia e adolescenza della regione Calabria, tra il giorno 3 agosto ed il giorno 9 settembre 2013, ha svolto, presso il CARA Sant'Anna di Isola Capo Rizzuto (Kr), diversi accessi al fine di verificare lo stato dei minori stranieri non accompagnati, giunti a Crotone con gli sbarchi del 20 e 29 luglio 2013 e ivi collocati e lo stato dei minori stranieri presenti al seguito dei genitori presso la struttura e delle donne in gravidanza, in seguito ai quali dichiara;
   le madri ospiti dei minori hanno riferito che i minori, anche di età neonatale, non avevano ricevuto – pur in presenza di sintomatologia e, comunque, nonostante la richiesta effettuata dalla genitrice – alcuna visita pediatrica da quando sono presenti nel centro;
   alcune gestanti, tra cui una con gravidanza a rischio per età della madre, hanno riferito di non aver mai ricevuto, nei tre mesi di permanenza nel centro, alcuna visita ostetrico-ginecologica e di non aver avuto accesso ad accertamenti diagnostici strumentali e di laboratorio, né alcuna visita per il percorso nascita;
   i minori accompagnati non sono stati sottoposti ai cicli vaccinali previsti dal terzo mese di età;
   le madri presenti hanno lamentato la scarsità del cibo fornito sia alle gestanti sia ai minori;
   è stata riscontrata l'assenza di assistenza all'alimentazione dei minori, l'assenza di un pediatra che monitori nei neonati lo stato di accrescimento, nutrizionale e presenza di semeiotica silente;
   il latte, alimento indispensabile in tenera età evolutiva non risulta essere fornito tutti i giorni;
   il tipo di acqua potabile a disposizione dei minori non appare conforme alle esigenze degli stessi poiché con colorazione alterata e con forte odore e sapore di cloro;
   è stata rilevata, per i minori accompagnati, una commistione nelle stanze abitate da minorenni di sesso femminile e maschi adulti non appartenenti al proprio nucleo familiare;
   in seguito a tali accessi l'autorità garante al fine di espletare il compito conferitole dalla legge istitutiva ha provveduto – contestualmente all'emanazione di una serie di segnalazioni inviate a tutti gli attori istituzionali di detto fenomeno migratorio minorile – a richiedere una serie di informazioni alla prefettura di Crotone che, da quanto sostiene il Garante, ancora oggi non sembrano essere state rilasciate;
   a quanto risulta agli interroganti l'essenzialità di dette informazioni (nomi, condizioni vaccinali, età, dati di salute in generale, visite effettuate) risulta prodromica alla realizzazione degli interessi minorili di accesso ai diritti loro riconosciuti dalla Repubblica;
   in seguito agli accessi il Garante asserisce le seguenti irregolarità:
    a) dopo l'espletamento delle procedure di identificazione dei minori stranieri non accompagnati (MNSA) non sono seguiti i conseguenti e dovuti atti di tutela minorile e le comunicazioni da fare, in caso di sbarco sul territorio della Repubblica, sono apparse ingiustificatamente rallentate: pur essendo lo sbarco avvenuto il 29 luglio 2013, alla data del 3 agosto 2013 la procura della Repubblica presso il tribunale per i minorenni di Catanzaro non aveva ancora ricevuto, dalla competente questura di Crotone, l'elenco nominativo dei minori giunti, per l'emanazione dei provvedimenti urgenti e necessari, primi tra tutti quelli di affidamento;
    b) il sindaco di Crotone, competente per l'assistenza e la cura dei minori fino ai provvedimenti di affido, non era stato informato;
   ai minori SNA, a distanza di giorni, non era stato consentito di chiamare la propria famiglia (il contatto si rende necessario e urgente non solo alla salute – esistenza di vaccinazioni o peculiari stati di salute – e per il diritto del minore alla propria famiglia, ma anche per l'accertamento dell'identità poiché spesso l'invio di fax con copia del documento agevola le procedure);
   i minori sono stati trovati privi di scarpe e di biancheria di ricambio;
   non era presente un pediatra;
   non è stato fornito alcun servizio socio-psicologico;
   non sono stati organizzati incontri volti all'inserimento linguistico;
   non sono state fornite le informazioni relative all'inserimento nel territorio, ai percorsi di integrazione e alle possibilità e conseguenze derivanti dalla richiesta di asilo;
   l'ambiente medesimo è risultato inidoneo:
    insalubre a causa di evidenti macchie di umidità, anomalie all'impianto elettrico, materassi presenti sul pavimento, carenza di lenzuola e di arredi indispensabili;
    il cibo, stante l'assenza di una sala dove poter mangiare, viene consumato dagli ospiti nelle stanze adibite al pernotto direttamente sui letti;
    il livello assistenziale rilevato al CARA in cui sono presenti minori accompagnati è del tutto assente, in quanto non vengono offerte in modo attivo quelle prestazioni – sia durante la gravidanza che in età evolutiva – che invece vengono quotidianamente effettuate dai dipartimenti materno-infantile e dai consultori familiare in tutta la Regione Calabria –:
   quali misure i Ministri interrogati intendano prendere per i fatti relativi a violazioni dei diritti dei minori presenti presso il CARA Sant'Anna di Isola di Capo Rizzuto (Crotone) asseriti e comunicati dal garante dell'infanzia e dell'adolescenza della regione Calabria;
   se corrisponde al vero che, come sostenuto dal Garante, la prefettura di Crotone, organo istituzionalmente preposto al controllo e vigilanza del CARA Sant'Anna di Isola di Capo Rizzuto, non abbia verificato le violazioni in danno dei diritti dei minori e delle donne in gravidanza presenti al campo, come segnalate dal garante dell'infanzia della Calabria;
   se corrisponde al vero che, come sostenuto dal Garante, la prefettura di Crotone non fornisce al Garante dell'infanzia della Calabria i nominativi dei minori richiesti, celandosi dietro presupposti di privacy che non possono valere per una autorità di garanzia deputata alla tutela degli interessi pubblici minorili e ostacolano l'attività ispettiva che l'organo di garanzia istituito dal consiglio regionale della Calabria svolge;
   quali misure si intendano adottare, alla luce delle segnalazioni svolte dal Garante dell'infanzia della Calabria, e se non sia il caso di attivare una ispezione per fare piena luce sulle disfunzioni e le carenze al campo CARA di Isola Capo Rizzuto e valutare la eventuale nomina di un commissario ad acta che provveda ad una gestione conforme alla normativa vigente;
   se si darà seguito, come auspicabile, alla richiesta del garante della Calabria e degli altri garanti regionali di annoverarli tra i soggetti legittimati all'accesso ai centri di accoglienza profughi, in ragione delle specifiche competenze loro attribuite con riferimento all'esigenza di tutela dei minori, anche stranieri, comunque presenti sui territori regionali. (4-01978)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

ISOLA DI CAPO RIZZUTO,CROTONE - Prov,CALABRIA

EUROVOC :

Calabria

minore eta' civile

diritti del bambino

asilo politico

migrazione

amministrazione locale

prima infanzia