ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01929

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 83 del 24/09/2013
Firmatari
Primo firmatario: LABRIOLA VINCENZA
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 24/09/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 24/09/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01929
presentato da
LABRIOLA Vincenza
testo di
Martedì 24 settembre 2013, seduta n. 83

   LABRIOLA. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   secondo il rapporto ILO (Global Employment Trends for Youth 2013) il tasso di disoccupazione giovanile continuerà incessantemente a crescere nei prossimi anni per raggiungere nel 2018 il 12,8 per cento;
   nel 2013 nel mondo ci saranno 73,4 milioni di giovani in cerca di un'occupazione. Il rapporto, dunque uno scenario inquietante: disoccupazione persistente, proliferazione di lavori temporanei, basse qualifiche e un aumento dei giovani scoraggiati;
   dal documento interlocutorio approvato dalla Commissione lavoro della Camera nel mese di luglio 2013 relativo all’«Indagine conoscitiva sulle misure per fronteggiare l'emergenza occupazionale, con particolare riguardo alla disoccupazione giovanile» emerge che nel nostro Paese il rischio di rimanere disoccupati è molto più alto per i giovani (sino a 4 volte) rispetto alle altre classi di età degli altri Paesi europei;
   la crisi occupazionale si lega soprattutto a una carenza di domanda di lavoro, in calo costante dall'avvio della crisi cui si deve aggiungere una precarietà sempre maggiore del rapporto di lavoro determinata dalla oramai ampia diffusione dei contratti di lavoro a termine e flessibile che inevitabilmente conducono da un lato ad una frammentarietà e discontinuità lavorativa e dall'altro all'avvilimento personale sul futuro professionale;
   in tale contesto generale si collocano il contratto di apprendistato, disciplinato dal decreto legislativo n. 167 del 2011 «testo unico dell'apprendistato» e l'accordo interconfederale che ne è seguito, sottoscritto da Confindustria, CGIL, CISL ed UIL, il 12 aprile 2012, dove si legge testualmente che «...il contratto di apprendistato rappresenta la strada maestra per l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro...», resta marginale e ancora non rappresenta lo strumento privilegiato di accesso al lavoro per i giovani;
   nonostante il decreto legislativo sopra citato preveda una serie di benefici economici, l'apprendistato resta sottoutilizzato rispetto alle sue potenzialità e i dati sembrano dimostrare che il ricorso a tale tipologia contrattuale da parte dei datori di lavoro avvenga principalmente per accedere ai benefici di cui sopra; al contempo la formazione in azienda, in un'ottica di investimento individuale finalizzata all'assunzione stabile del lavoratore, continua a rappresentare un elemento marginale;  
   in tale ambito poi si deve necessariamente porre l'attenzione sulla mancanza di un coordinamento normativo, cui si legano in particolare le difficoltà che derivano dalla competenza legislativa concorrente riconosciuta alle regioni e, conseguentemente, dalla coesistenza, sul territorio nazionale, di una pluralità di sistemi normativi differenziati;
   inoltre il fatto di non ricorrere a tale forma contrattuale deriva dalla mancanza di un sistema organico di raccordo con il sistema scolastico e formativo del Paese, diversamente da quanto accade ne sistemi duali (Germania e Austria), dove i due percorsi (scolastico e lavorativo) hanno pari dignità e l'apprendistato rappresenta effettivamente il canale di accesso al lavoro per la maggioranza dei giovani;
   nei sistemi duali, la fascia di età degli apprendisti è molto più bassa che nel nostro Paese e le retribuzioni sono più contenute (ciò che tuttavia si concilia con il fatto che si tratta di retribuzioni percepite da studenti contemporaneamente impegnati in un percorso scolastico);
   l'attuazione di un sistema duale analogo a quello tedesco o austriaco nel nostro Paese richiederebbe un generale ripensamento del sistema scolastico non realizzabile in tempi rapidi –:
   quali iniziative il Ministro interrogato, alla luce della situazione sopra esposta, abbia intenzione di assumere al fine di prevedere, in tempi brevi, vista anche la crisi occupazionale che affligge il nostro Paese, un più esteso accesso alla formazione aziendale attraverso anche la valorizzare del ruolo di scuole e università per il collocamento degli apprendisti nel tessuto produttivo locale e per promuovere un più esteso ricorso a forme di alternanza scuola-lavoro. (4-01929)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

apprendista

accesso all'occupazione

politica occupazionale

retribuzione del lavoro

disoccupazione

lavoro giovanile

rapporto scuola-vita professionale