ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01889

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 80 del 19/09/2013
Firmatari
Primo firmatario: COPPOLA PAOLO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 19/09/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 19/09/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01889
presentato da
COPPOLA Paolo
testo di
Giovedì 19 settembre 2013, seduta n. 80

   COPPOLA. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   lo sviluppo della banda larga e ultralarga e l'infrastrutturazione dell'intero territorio nazionale sono e devono essere, una priorità per l'attuale Governo, non meno di quello precedente, senza dimenticare che la realizzazione di una adeguata infrastruttura digitale è alla base di uno sviluppo economico e sociale, soprattutto per i territori maggiormente colpiti dalla crisi in atto;
   il Friuli Venezia Giulia, tra questi, soffre ancora oggi di un digital divide strutturale pari al 9,1 per cento (dati Ministero dello sviluppo economico, aggiornati al 30 giugno 2013), cioè con velocità di connessione inferiore a 2 Mbps, mentre l'8,5 per cento della popolazione è raggiunta solamente da una copertura wireless, quindi in definitiva viene calcolato un divario digitale da rete fissa pari al 17,6 per cento dei residenti, su 114 comuni in area bianca; va tenuto conto che una parte dei comuni digitalmente esclusi della regione non si trova in aree remote del territorio ma in aree residenziali e/o di sviluppo turistico, come Colloredo di Monte Albano e Moruzzo, mentre altri come Pozzuolo del Friuli e Rive D'Arcano sono posti al centro dei distretti industriali e commerciali della provincia di Udine;
   ad ottobre 2011 è stato presentato dal Ministero dello sviluppo economico il piano nazionale banda larga, con un budget complessivo pari a 1,471 miliardi di euro per la realizzazione dell'opera di copertura nazionale, da suddividere in tre tipologie di azione (A, B e C), in base alla tipologia di area interessata (definite zone bianche e grigie);
   al piano nazionale banda larga, e senza che esso sia ancora portato a termine, viene ora affiancato il progetto strategico banda ultralarga che, a quanto si legge dal sito ufficiale, vuol essere «un decisivo segnale per il raggiungimento degli obiettivi dell'Agenda digitale europea, concernenti l'accesso a internet per tutti i cittadini ad una velocità di connessione superiore a 30 Mb/s” e, per almeno il 50 per cento della popolazione «al di sopra di 100 Mb/s”;
   al momento, per quanto concerne il piano nazionale banda larga, sono attivi ancora due bandi di gara (V e VI) per portare a termine il progetto iniziale ed azzerare così definitivamente il divario digitale. Nello specifico, il bando V, che riguarda le regioni Abruzzo, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria e Veneto, è stato chiuso il 31 maggio, con proroga rispetto alla data di chiusura che inizialmente era fissata per il 6 maggio 2013, per un importo complessivo di 95,424 milioni di euro IVA esclusa. Con il bando VI, che – si legge – «permetterà di azzerare definitivamente il digital divide anche nelle aree più remote del Paese», si è individuato un elenco di oltre 30 mila aree rurali, tra cui più di mille nel solo Friuli Venezia Giulia, con la possibilità data a portatori di interesse pubblici e privati di formulare osservazioni entro il termine del 21 aprile 2013;
   con il suddetto piano si è stabilito, al paragrafo 4, pagina 27 del testo, che «L'intervento sarà realizzato nel corso del periodo del triennio 2011-2013»; ad oggi, mancando meno di quattro mesi al termine del 2013, non si hanno ancora informazioni aggiornate sul prosieguo dei bandi V e VI;
   ogni euro investito sulla banda larga produce un ritorno economico di 4 volte superiore –:
   quale sia la tempistica per la conclusione dei bandi ancora sospesi e dunque per la conclusione dell'intero piano nazionale;
   quali iniziative il Governo intenda assumere, in particolare, per garantire:
    a) la permanenza in bilancio delle risorse necessarie per la realizzazione del piano, per l'intero importo inizialmente stanziato, operando, in particolare, affinché tali risorse non vengano utilizzate a copertura di altri interventi, come ad esempio l'eliminazione dell'IMU sulla prima casa;
    b) il pieno rispetto degli impegni assunti nei confronti delle amministrazioni territoriali e locali, in merito all'obiettivo di superare definitivamente il digital divide che ancora colpisce il Paese, soprattutto nelle aree rurali più remote, nella consapevolezza che la copertura a «banda larga» così come intesa, e cioè pari o superiore a 2 Mbps, nell'arco di poco tempo risulterà nuovamente essere insufficiente ai fini della competizione economica, perché già superata dalle reti di nuova generazione;
    c) tra le priorità dell'agenda digitale italiana, l'adeguamento dell'infrastruttura digitale in aree di particolare valenza strategica come il Friuli Venezia Giulia, che attualmente soffre, tra l'altro, il confronto competitivo con regioni e Stati più dinamici ed attenti quali Carinzia e Slovenia, anche in considerazione del fatto che tale adeguamento offre, alla regione e all'intero Paese, opportunità di sviluppo, investimento, e di attrazione di capitali dall'est dell'Europa. (4-01889)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

divario digitale

Friuli-Venezia Giulia

regione rurale

amministrazione locale

turismo