ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01875

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 79 del 18/09/2013
Firmatari
Primo firmatario: SCOTTO ARTURO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 18/09/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 18/09/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01875
presentato da
SCOTTO Arturo
testo di
Mercoledì 18 settembre 2013, seduta n. 79

   SCOTTO. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   il campanile della basilica pontificia di Santa Croce è sito nel comune di Torre del Greco, provincia di Napoli, e, precisamente, in piazza Santa Croce, fulcro del centro storico cittadino;
   Torre del Greco è situata nel mezzo del golfo di Napoli ed è il terzo centro della Campania dopo Napoli e Salerno;
   il Vesuvio ha caratterizzato fin da tempi remoti la morfologia e l'urbanistica di Torre del Greco: la città fu più volte distrutta nel corso dei secoli dalle furie eruttive del vulcano, e colate di magma e piogge di cenere e lapilli hanno sistematicamente invaso la città che si è quindi delineata con materiale eruttivo;
   le condizioni idrogeologiche del territorio comunale sono caratterizzate da una ricca distribuzione di falde acquifere che presentano un andamento radiale che si adatta alla morfologia esterna, a causa della presenza di colate laviche aventi anch'esse giacitura radiale rispetto alle bocche eruttive;
   il comune di Torre del Greco aderisce al patto territoriale del Miglio d'oro, al P.I. «Vesevo», al progetto integrato portualità turistica e al P.I. polo orafo campano;
   il campanile della antica parrocchia di Santa Croce, distrutta dall'eruzione del Vesuvio del 1794 e ricostruita successivamente ex novo, è assurto a simbolo della città, e attorno ad esso, in parte seppellito ma non distrutto dalla lava, i torresi decisero di costruire la nuova cittadina, così che oggi rappresenta l'asse attorno a cui si muove tutta la città;
   le condizioni in cui versa il campanile di Santa Croce sono fatiscenti;
   la muratura portante si presenta poco danneggiata, infatti il quadro fessurativo è caratterizzato da lesioni isolate presenti nel rivestimento esterno di mattoncini in laterizio, mentre fessurazioni passanti sono state riscontrate nella cupoletta e nei pilastrini della lanterna in muratura sita sul piano di copertura;
   il solaio del secondo livello ha l'intradosso danneggiato, il copriferro è completamente saltato e i travetti a vista presentano un avanzato stato di corrosione a causa della ruggine formatasi;
   le quattro catene poste al primo livello hanno perso il loro stato tensionale e sono completamente ossidate;
   l'alterazione e la degradazione dei materiali presenti sia all'interno che all'esterno del campanile sono oltremodo avanzate: si riscontrano, in maniera diffusa, efflorescenze saline sui mattoni in laterizio, provocate da ruscellamento per il paramento esterno, e da infiltrazioni capillari di acque meteoriche per il paramento interno;
   l'inquinamento atmosferico, che attacca costantemente l'opera, danneggia sia il bugnato di piperno che i mattoni di laterizio provocando forti degradazioni chimiche, soprattutto nelle parti ornamentali dove si notano delle mancanze e delle macchie;
   i prospetti esterni, inoltre, appaiono in molti punti attaccati da vegetazione superficiale, del tipo erbaceo ed arbustivo, le cui radici incuneate danneggiano il materiale lapideo cui si appoggia, provocando microfessurazioni;
   gli intonaci esterni sono perlopiù mancanti o distaccati, anch'essi a causa delle intemperie a cui è sottoposto il campanile, e in alcuni punti la muratura sottostante si presenta negli strati superficiali disgregata e decoesa;
   viste le condizioni di estrema fatiscenza in cui versa il campanile, Don Giosuè Lombardo, parroco pro tempore della Basilica Pontificia di Santa Croce, in qualità di legale rappresentante dell'ente parrocchia, proprietario dell'immobile in questione, si è interessato al fine di creare i presupposti di ordine tecnico ed economico per consentire un tempestivo restauro del bene citato;
   l'intervento avrebbe durata di circa 7 mesi ed un costo totale preventivato di 295.358,52 euro;
   per quanto concerne i lavori preventivati, partendo dalla lanterna in muratura, si procederebbe al consolidamento della voltina con inserimento di zeppe di materiale analogo a quello della struttura preesistente, debitamente lavorato, e cemento antiritiro additivato con sabbia esente da sali, previa pulitura con acqua nebulizzata deionizzata e getti d'aria, sui piastrini della stessa si opererebbe con un intervento di «cuci e scuci»;
   in seguito si consoliderebbero le superfici intonacate decorate a finto mattoncino, presenti sui pilastini, attraverso l'inserimento di resine poliviniliche nella zona di distacco;
   il manto di copertura del campanile ed il relativo massetto delle pendenze verrebbero realizzati ex novo;
   le sue superfici esterne, sia in laterizio che in pietra, subirebbero un trattamento che prevederebbe il diserbo manuale ed un primo taglio dei piccoli arbusti presenti e successiva eliminazione di radici incuneate;
   successivamente si procederebbe alla scarnitura delle vecchie malte ammalorate, seguito da lavaggio con acqua deionizzata nebulizzata a bassa pressione, spazzolatura con spazzole morbide di saggina, stuccatura delle sconnessure con malta idraulica ed inerti, spazzolatura finale e protezione mediante l'utilizzo di prodotti idrorepellenti in solventi organici;
   laddove fossero presenti macchie persistenti, si utilizzerebbero impacchi di argille assorbenti;
   sulla superficie interna si spicconerebbe l'intero intonaco, essendo di recente realizzazione, e nei punti maggiormente danneggiati si provvederebbe ad una rincocciatura degli strati superficiali disgregati mediante rinzaffo con malta a più strati e scaglie di laterizio;
   successivamente, dov’è presente il paramento murario in mattoni di laterizio, si utilizzerebbe lo stesso trattamento subito dal paramento esterno eliminando la protezione con idrorepellenti per realizzare, su tutta la superficie interna, un nuovo intonaco di malta idraulica;
   per le opere in ferro si avrebbe la sostituzione dei quattro tiranti in acciaio presenti al primo livello, la pulitura delle antiche grate ubicate a piano terra e la realizzazione di una nuova scala in ferro zincato di servizio al campanile e una scaletta di servizio al parafulmine;
   Don Giosuè Lombardi ha chiesto alcuni anni fa alla curia arcivescovile di Napoli parere favorevole relativo al progetto per i lavori di restauro e consolidamento del campanile della chiesa di Santa Croce ai sensi della legge regionale n. 58 del 1974 e n. 292 del 1968, ricevendo Nulla Osta protocollato col numero 127/2003;
   la parrocchia basilica Pontificia di S. Croce – Torre del Greco (Napoli) ha presentato istanza il 10 marzo 2005, pratica protocollo n. 811 riguardante il restauro del campanile della Basilica di S. Croce, ai fini della ripartizione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF a diretta gestione statale per l'anno 2005;
   il dipartimento per il coordinamento amministrativo del Segretariato generale della Presidenza del Consiglio dei ministri ha risposto che, nonostante il parere favorevole (alle medesime condizioni dettate dalla soprintendenza) espresso dalla commissione tecnica, non era possibile inserire l'istanza in questione nel decreto di ripartizione per l'anno 2005, data l'esiguità dei fondi assegnati, come risulta dall'atto protocollato al numero 2691/II;
   anche per l'annualità 2006 è stata inviata documentazione con numero di pratica 1313, ricevendo parere favorevole al progetto di restauro al suddetto bene;
   tuttora nulla si è smosso in merito, e l'ente parrocchia basilica pontificia di S. Croce chiede ancora il contributo di 295.358,52 euro a valere sulla quota dell'otto per mille a diretta gestione statale;
   il restauro del campanile in questione non solo recupererebbe un bene di importantissima rilevanza storico-architettonica vincolato ai sensi della legge n. 1089/39 ma rappresenterebbe anche l'inizio della valorizzazione dell'intera Torre del Greco –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa;
   quali iniziative siano state prese in merito e quali azioni si intendano intraprendere;
   se non ritenga opportuno trovare immediatamente soluzioni per provvedere in tempi rapidi al restauro di un bene culturale che non può essere abbandonato, data la sua importanza storica, sociale, urbanistica ed architettonica. (4-01875)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

TORRE DEL GRECO,NAPOLI - Prov,CAMPANIA

EUROVOC :

bene culturale

eruzione vulcanica

urbanistica

protezione del patrimonio