ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01863

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 79 del 18/09/2013
Firmatari
Primo firmatario: CAPELLI ROBERTO
Gruppo: MISTO-CENTRO DEMOCRATICO
Data firma: 18/09/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER LA COESIONE TERRITORIALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LA COESIONE TERRITORIALE delegato in data 18/09/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 08/04/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01863
presentato da
CAPELLI Roberto
testo di
Mercoledì 18 settembre 2013, seduta n. 79

   CAPELLI. — Al Ministro per la coesione territoriale . — Per sapere – premesso che:
   la legge di bilancio per il 2012 autorizzava una spesa pluriennale relativa al fondo per lo sviluppo e coesione (ex FAS) pari 3.787 milioni per il 2012, a 11.366 milioni per il 2013, a 5.880 milioni per il 2014 e a 8.119 milioni per il 2015;
   il decreto-legge n. 95 del 2012, all'articolo 16, comma 2, ha rideterminato gli obiettivi del patto di stabilità interno delle regioni a statuto ordinario in modo tale da assicurare l'importo di 700 milioni per il 2012 e di 1.000 milioni sia per il 2013 che per il 2014, nonché di 1.050 milioni a decorrere dall'anno 2015 a valere sulle risorse a qualunque titolo dovute dallo Stato alle regioni a statuto ordinario. Il comma 2 specifica che saranno escluse da tale riduzione le spese per il finanziamento corrente del servizio sanitario nazionale e del trasporto pubblico locale e che la riduzione sarà effettuata prioritariamente sulle risorse diverse da quelle destinate alla programmazione regionale del fondo per le aree sottoutilizzate. Conseguentemente la riduzione di 1.000 milioni di euro sia per il 2013 che per 2014 e di 1.050 milioni di euro per il 2015 è stata posta a carico della quota nazionale delle risorse del fondo di sviluppo e coesione (ex FAS);
   articolo 31-bis del decreto-legge n. 5 del 2012 ha disposto che parte del finanziamento (6 milioni su 12 per ciascuna annualità 2013-2015) della «scuola sperimentale di dottorato internazionale» denominata Gran Sasso Science Institute (GSSI) fosse posto a carico delle risorse destinate alla regione Abruzzo nell'ambito del fondo per lo sviluppo e la coesione e la restante quota annuale di 6 milioni fosse a carico dei fondi per la ricostruzione dell'Abruzzo di cui all'articolo 14 del decreto-legge n. 39 del 2009 (cioè del fondo strategico per il Paese a sostegno dell'economia reale, in sostanza una articolazione del FAS stesso);
   la legge di stabilità per il 2013, scontando anche le ulteriori riduzioni del fondo in attuazione di precedenti delibere di ripartizione disposte dal CIPE destinate all'edilizia carceraria (71,9 milioni nel 2013 e 5,2 milioni nel 2014) e al Fondo protezione civile (15 milioni per il 2013), ha esposto in tabella E la dotazione finanziaria del fondo per lo sviluppo e la coesione a legislazione vigente in 10.267 milioni per il 2013, 4.864 milioni per il 2014 e in 7.057 milioni per il 2015;
   di conseguenza, rispetto agli importi a legislazione vigente, la legge di stabilità per il 2013 ha effettuato le seguenti variazioni:
   a) riduzione di 30 milioni nel 2013 e di 15 milioni nel 2014 in attuazione delle misure di contenimento della spesa disposte all'articolo 7, comma 12, del decreto-legge n. 95 del 2012. Tali riduzioni sono evidenziate nella legge di stabilità 2013 all'elenco 1 previsto dall'articolo 1, comma 4;
   b) rimodulazione in tabella E delle risorse attraverso una riduzione di 2,5 miliardi di euro delle risorse per il 2013, che vengono traslate per 1 miliardo al 2014 e 1,5 miliardi al 2015;
   c) assegnazione di 250 milioni per il 2013 per far fronte agli oneri agli oneri derivanti da reazioni relative alla realizzazione di opere pubbliche di interesse nazionale da destinare alla ridefinizione dei rapporti contrattuali con la società Stretto di Messina spa (articolo 1, comma 213);
   d) riduzione di 1,5 milioni per il 2013 – a valere sulla quota FSC destinata agli interventi per le zone terremotate dell'Abruzzo – quale copertura degli oneri per la proroga, fino e non oltre il 30 giugno 2013, dei contratti del personale a tempo determinato del comune dell'Aquila impegnato nel settore politiche sociali e nel settore urbanistico per le azioni a sostegno del recupero del patrimonio immobiliare e della identità sociale e culturale cittadina;
    l'autorizzazione di spesa per il FAS viene dunque rideterminata in circa 8 miliardi di euro per il 2013, in 5,8 miliardi per il 2014 e in 8,6 miliardi per il 2015. Complessivamente sono presenti autorizzazioni di spesa per 22,1 miliardi di euro;
   alle risorse sopra citate si affiancano le risorse nazionali destinate al cofinanziamento degli interventi comunitari nelle aree oggetto degli interventi dei fondi strutturali: esse sono iscritte nel fondo di rotazione per le politiche comunitarie, previsto dall'articolo 5 della legge n. 183 del 1987;
   sommando le risorse del fondo per lo sviluppo e la coesione con quelle del fondo di rotazione per l'attuazione delle politiche comunitarie si può avere una indicazione delle risorse complessivamente stanziate nel bilancio dello Stato per gli interventi nelle aree sottoutilizzate, al netto delle risorse ordinarie e di quelle previste da altre leggi settoriali che ammontano per l'anno 2012 ad un totale di 45.677,5 milioni di euro e per l'anno 2013 ad un totale di 38.891,5 milioni di euro;
   a ciò si deve aggiungere la previsione dell'articolo 18 comma 13 del decreto-legge n. 69 del 2013 il quale prevede che alla copertura finanziaria degli oneri derivanti dalla costituzione del fondo cosiddetto «sblocca cantieri» di cui al comma 1, pari a 335 milioni di euro nel 2013, 405 milioni nel 2014, 652 milioni nel 2015, 535 milioni nel 2016 e 142 milioni nel 2017. Ad essi si provvede: quanto a euro 235 milioni per l'anno 2013, mediante corrispondente riduzione delle risorse assegnate dall'articolo 1, comma 213, della legge n. 228 del 2012 (legge di stabilità 2013) al fondo sviluppo e coesione destinate alla ridefinizione dei rapporti contrattuali con la società Stretto di Messina;
   si evince come, con il susseguirsi di diverse disposizioni di legge, le somme stanziate si siano notevolmente assottigliate. A ciò si deve aggiungere l'incapacità, da parte delle regioni, a predisporre interventi per l'utilizzo dei fondi sopra citati, per cui l'Italia è fanalino di coda nell'utilizzo dei fondi europei;
   tutto ciò ha fatto sì che le condizioni di arretratezza e la conseguente marcata dipendenza economica siano complessivamente cresciute, la qualità dei servizi pubblici si sia mantenuta inferiore rispetto al resto d'Italia e la dotazione infrastrutturale registri tuttora un crescente aumento del divario territoriale; infine, riprende a crescere un fenomeno d'emigrazione interna, questa volta intellettuale, che contribuisce all'ulteriore impoverimento del tessuto sociale meridionale;
   a differenza del passato l'utilizzo dei fondi comunitari per la coesione 2014-2020 e del relativo cofinanziamento nazionale avverrà sulla base di un «accordo di partenariato» e di programmi operativi da concordare con la Commissione europea;
   l'accordo di partenariato è lo strumento previsto dalla proposta di regolamento della Commissione europea per stabilire la strategia – risultati attesi, priorità, metodi di intervento – di impiego dei fondi comunitari per il periodo di programmazione 2014-2020;
   il documento pubblicato il 9 aprile 2013 rappresenta una bozza preliminare di alcune sezioni di tale accordo, che scaturiscono dal confronto tecnico-istituzionale svoltosi negli ultimi tre mesi e avviato sulla base del documento «Metodi e obiettivi per un uso efficace dei fondi comunitari 2014-2020» e del position paper della Commissione europea;
   il documento propone: 7 innovazioni di metodo; 3 opzioni strategiche relative a Mezzogiorno, città, aree interne; ipotesi di metodo e operative in merito a ognuna delle 11 aree tematiche individuate per l'intera Unione europea;
   il bilancio europeo 2014-2020 assegnerà all'Italia finanziamenti cospicui per la coesione economica, sociale e territoriale in tutte le aree del Paese. Queste risorse e le risorse di cofinanziamento nazionale, e, in generale, le risorse per lo «sviluppo e coesione» che vi si aggiungeranno, dovranno essere utilizzate in modo più tempestivo ed efficace di quanto avvenuto per il bilancio europeo 2007-2013;
   ciò è reso indispensabile dall'urgenza di rilanciare sviluppo e coesione del Paese e, segnatamente, dalla necessità di contribuire, con un riscatto della qualità dell'azione pubblica, sia alla ripresa della produttività in tutti i territori, sia a un salto di qualità dei servizi essenziali nel Mezzogiorno dove grave è la violazione di elementari diritti di cittadinanza –:
   quali iniziative il Ministro interrogato abbia intenzione di porre in essere affinché tale piano strategico contenga indirizzi di utilizzo delle risorse precisi e determinati in modo tale che non si verifichino le distrazioni fino ad ora operate su tali fondi;
   quali iniziative intenda assumere al fine di verificare l'effettiva destinazione delle risorse pubbliche attribuite, ai sensi dell'ordinamento interno e comunitario, alle regioni Obiettivo 1;
   se intenda assumere iniziative per analizzare l'andamento dei flussi di finanziamento pubblico attribuiti ai territori considerati e la capacità di spesa dei singoli enti territoriali, valutando anche gli effetti delle misure di definanziamento, disposte attraverso provvedimenti legislativi e amministrativi, con riferimento ad interventi già programmati. (4-01863)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DECRETO LEGGE 2012 0095

EUROVOC :

utilizzazione degli aiuti

finanziamento comunitario

finanziamento pubblico

regione sfavorita

cofinanziamento

contratto di lavoro