ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01854

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 79 del 18/09/2013
Firmatari
Primo firmatario: CIPRINI TIZIANA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/09/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 18/09/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 18/09/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01854
presentato da
CIPRINI Tiziana
testo di
Mercoledì 18 settembre 2013, seduta n. 79

   CIPRINI e GALLINELLA. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
   l'articolo 26, comma 3, della legge n. 240 del 30 dicembre 2010 (cosiddetta riforma universitaria «Gelmini») ha disciplinato il rapporto di lavoro dei «lettori di scambio» ovvero lettori di madrelingua straniera o collaboratori esperti linguistici;
   invero la suddetta normativa, nonostante l'intenzione di disciplinare in maniera intellegibile ed organica il rapporto di lavoro tra i lettori e le università italiane, oggetto di un contenzioso giudiziario ultraventennale che ha coinvolto anche la magistratura europea (Corte di giustizia europea), secondo gli interroganti ha modificato la disciplina normativa sui lettori di madrelingua in senso peggiorativo e in contrasto con il diritto dell'Unione europea;
   la «nuova» legge di fatto aggrava e perpetua le violazioni da parte dello Stato italiano del diritto dell'Unione europea ed in particolare dei princìpi espressi dalla Corte di giustizia in merito al trattamento economico e giuridico da riconoscere ai lettori assunti dalle università italiane ai sensi dell'articolo 28 del decreto del Presidente della Repubblica n. 382 del 1980;
   in particolare, la giurisprudenza della Corte di giustizia (Corte di giustizia CE 26 giugno 2001) ha stabilito – dopo il riconoscimento della illegittimità della durata a termine annuale dei contratti stipulati ai sensi dell'articolo 28 del decreto del Presidente della Repubblica n. 382 del 1980 – che quando un lavoratore beneficia della conversione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato ex legge n. 230 del 1962 tutti i suoi diritti quesiti sono garantiti fin dalla data della sua prima assunzione. Tale garanzia ha conseguenze non solo per quanto riguarda gli aumenti di stipendio, ma anche per l'anzianità e il versamento, da parte del datore di lavoro, dei contributi previdenziali;
   la Corte di giustizia unitamente alla Corte di Cassazione italiana ha riconosciuto il diritto ai lettori di madrelingua assunti ex articolo 28 del decreto del Presidente della Repubblica n. 382 del 1980 alla ricostruzione del rapporto di lavoro sin dal momento dell'assunzione e a un trattamento economico corrispondente a quello dei ricercatori confermati a tempo definitivo;
   la legge n. 240 del 2010 invece, oltre a vanificare quanto previsto dalla legge n. 63 del 2004 che ha previsto a favore dei lettori un trattamento economico corrispondente a quello del ricercatore confermato a tempo definito con effetto dalla data di prima assunzione, fatti salvi eventuali trattamenti più favorevoli, non riconosce tali diritti ai lettori cosicché gli stessi subiscono una forte riduzione dello stipendio e hanno intrapreso nuove azioni legali contro le università volte al riconoscimento delle proprie spettanze economiche e giuridiche; tale contenzioso è anche causa di notevole spesa per l'amministrazione;
   anche la Commissione europea è stata interessata, a seguito dei pronunciamenti di condanna del Governo italiano da parte della Corte di giustizia dell'Unione europea, del caso relativo alle condizioni legislative e retributive discriminatorie perpetrate nei confronti dei lettori di lingua straniera e dei collaboratori e esperti linguistici (CEL) nelle università italiane –:
   se il Ministro sia a conoscenza della descritta situazione;
   se il Ministro intenda assumere iniziative – di tipo normativo – per abrogare l'articolo 26, comma 3, della legge n. 240 del 2010 in quanto lesivo del diritto dell'Unione europea e dei diritti quesiti dei lettori per i motivi esposti;
   se il Ministro intenda assumere iniziative – anche di tipo normativo – per chiarire la portata della legge n. 63 del 2004 nella parte in cui interessa nel caso di specie;
   quali misure e/o iniziative il Ministro intenda adottare – anche di tipo normativo – al fine di riconoscere pienamente ai lettori assunti dalle università italiane il trattamento economico-retributivo e giuridico così come previsto dalla legislazione vigente, dalla giurisprudenza della Corte di giustizia europea e dalla normativa europea. (4-01854)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

L 2010 0240

EUROVOC :

Corte di giustizia CE

lingua materna

personale di ricerca

azione giudiziaria

contratto di lavoro