ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01810

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 76 del 12/09/2013
Firmatari
Primo firmatario: GIORDANO SILVIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/09/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 12/09/2013
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/09/2013
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/09/2013
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 12/09/2013
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 12/09/2013
CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 12/09/2013
COZZOLINO EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 12/09/2013
TONINELLI DANILO MOVIMENTO 5 STELLE 12/09/2013
LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 12/09/2013
DIENI FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 12/09/2013
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 12/09/2013
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 12/09/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO PER L'INTEGRAZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 12/09/2013
Stato iter:
24/02/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/02/2014
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 24/02/2014

CONCLUSO IL 24/02/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01810
presentato da
GIORDANO Silvia
testo di
Giovedì 12 settembre 2013, seduta n. 76

   SILVIA GIORDANO, MANTERO, LOREFICE, DI VITA, DALL'OSSO, BARONI, CECCONI, COZZOLINO, TONINELLI, LOMBARDI, DIENI, COLONNESE e TOFALO. — Al Ministro dell'interno, al Ministro per l'integrazione . — Per sapere – premesso che:
   il 20 aprile del 1989 il comune di Salerno, con deliberazione della giunta, affidava ad uso gratuito dei locali in cui l'A.I.G. sezione di Salerno, avrebbe potuto svolgere attività di ostello per la gioventù, con l'affidamento ad una cooperativa sociale di tipo B denominata Livingstone;
   visti gli enormi flussi di giovani che frequentavano l'ostello, la suddetta cooperativa, fin dai primi anni, evidenziò la necessità di intervento, da parte dell'amministrazione comunale, verso una nuova localizzazione della struttura per dare dignità alla città in termini di sensibilità verso i giovani turisti al fine di porre delle basi per una crescita di possibilità lavorative legate all'incremento delle presenze. La giunta, in primo momento, recepì tale richiesta (Del. giunta n. 850 del 23 giugno 1999);
   in seguito, con deliberazione di giunta n. 669 del 5 giugno 2002, il comune destinava i suddetti locali per l'accoglienza di persone in stato di indigenza di nazionalità sia italiana che straniera ivi compresi persone di passaggio con gravi stati di disagio;
   nel corso degli anni l'ostello accoglieva flussi turistici sociali che vedevano intere comunità straniere integrarsi perfettamente con il tessuto sociale cittadino;
   oggi la cooperativa sociale Livingstone continua il suo operato attraverso il lavoro di 7 dipendenti. La prima accoglienza e l'integrazione tra le comunità rappresentano i punti di forza che, in una città come Salerno, non trovano alcun altro esempio. Anche la Caritas sezione di Salerno, l'organismo pastorale della Cei per la promozione della carità, affida la prima accoglienza di persone indigenti proprio all'ostello in questione;
   ultimamente, purtroppo, il comune di Salerno ha improvvisamente cambiato rotta rispetto alla solidarietà nei confronti dell'ostello. Nel recepire le disposizioni volte al contenimento dei costi della pubblica amministrazione, intende dismettere i fitti passivi senza ricercare, sembra stranamente solo in questo caso, alcuna soluzione che possa portare ad una soluzione soddisfacente per le parti;
   trasferire l'ostello in locali di proprietà del comune o tentare una trattativa con il proprietario degli attuali locali per una riduzione del costo di fitto, sarebbero i primi due passaggi obbligatori dettati dalla norma e soprattutto dal buon senso. Chiedere un impegno ancora maggiore, in termini di riservatezza di posti letto da destinare alla prima accoglienza, potrebbe costituire un equilibrio tra costi e benefici per la collettività;
   queste ed altre soluzioni sono proposte dalla cooperativa Sociale che chiede solo di poter mantenere i posti di lavoro e garantire i livelli minimi di accoglienza per le persone disagiate ancor più numerose in questo periodo di enorme crisi –:
   se non ritengano opportuno attivarsi, per le parti di propria competenza valutando se tra gli immobili confiscati alla criminalità organizzata ne sussistano di idonei a consentire alla citata cooperativa di continuare ad operare per una attività di prima accoglienza che è stata base positiva per creare integrazione attiva e sodale, tanto più importante in una fase di gravissima crisi economica. (4-01810)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 24 febbraio 2014
nell'allegato B della seduta n. 178
4-01810
presentata da
GIORDANO Silvia

  Risposta. — Il comune di Salerno, consultato in merito ai fatti riferiti dall'interrogante, ha comunicato che il servizio di prima accoglienza di immigrati e di persone con basso reddito è affidato alla cooperativa sociale «Livingstone promozione e turismo srl», operante nel settore già da tempo.
  Tale servizio viene svolto in locali di proprietà comunale, in passato concessi alla cooperativa a titolo gratuito per la realizzazione di un ostello della gioventù; la convenzione è poi scaduta nell'ottobre del 2009, ma l'attività è continuata anche dopo.
  Il comune di Salerno, nell'ambito delle politiche di contenimento della spesa pubblica, da alcuni anni ha dato inizio a una dismissione graduale dei fitti passivi, recedendo in tale ottica anche dal contratto di locazione degli immobili occupati dalla Livingstone.
  Tuttavia, tenuto conto dell'ingente richiesta di accoglienza proveniente dalle molte persone in difficoltà, nel luglio del 2012 il comune ha stipulato con la Livingstone un protocollo d'intesa in base al quale, a fronte di un contributo annuo di 46 mila euro erogato dall'Ente, la società si impegnava al pagamento dell'affitto dei locali; l'accordo prevedeva anche una riserva di dieci posti di prima accoglienza per le persone in difficoltà segnalate dall'Assessorato alle politiche sociali.
  Il 24 aprile dell'anno seguente, il provvedimento è stato revocato per inadempienza da parte della Livingstone, con la conseguente richiesta di rilascio dei locali comunali occupati. Al riguardo, l'amministrazione comunale ha fatto sapere di non possedere altre strutture idonee ad accogliere quel particolare tipo di attività.
  Per quanto concerne invece i beni confiscati alla mafia, si ricorda che l'articolo 48, comma 3, lettera
c) del decreto legislativo n. 159 del 6 settembre 2011 stabilisce che debbano confluire, per finalità istituzionali o sociali, nel patrimonio dell'ente territoriale in cui sono situati; questo, a sua volta, delibera – nel rispetto dei principi di trasparenza, pubblicità e parità di trattamento – la concessione di tali beni alle associazioni e comunità individuate sul territorio.
  La vigente normativa, pertanto, non prevede tra le attribuzioni di questa Amministrazione la destinazione diretta degli immobili alle associazioni anzidette, riservandole, per il tramite dell'Agenzia per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati alla mafia, esclusivamente un'attività di verifica in ordine all'effettivo utilizzo a fini istituzionali o sociali dei beni trasferiti agli enti locali.

Il Viceministro dell'internoFilippo Bubbico.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

SALERNO,SALERNO - Prov,CAMPANIA

EUROVOC :

cooperativa

ente locale

servizio sociale

conservazione del posto di lavoro