ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01800

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 76 del 12/09/2013
Firmatari
Primo firmatario: CARRESCIA PIERGIORGIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/09/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 12/09/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01800
presentato da
CARRESCIA Piergiorgio
testo di
Giovedì 12 settembre 2013, seduta n. 76

   CARRESCIA. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   nel periodo 2002-2004 su proposta del Governo allora presieduto dall'onorevole Berlusconi (Ministro dell'economia e delle finanze il senatore Giulio Tremonti) venne approvata la legge n. 189 del 2002, il cosiddetto «condono tombale»;
   molti aderirono, viste anche le favorevoli modalità di pagamento;
   la Corte dei conti ha più volte segnalato la mancata riscossione di ingenti somme che, in sanatoria, gli aderenti al condono avrebbero dovuto versare;
   una delle cause del mancato gettito va cercata nella possibilità di rateizzazione delle somme dovute senza alcuna forma di garanzia fidejussoria a tutela del residuo credito erariale per cui molti hanno versato solo il primo acconto e mai il resto;
   già nel 2008 la Corte dei conti aveva certificato in 5,2 miliardi di euro le somme non ancora versate rispetto ai 26 miliardi dichiarati dai condonati, situazione agevolata dalla normativa che aveva anche stabilito che per gli importi superiori a 3.000 euro per le persone fisiche e 6.000 euro per le società era sufficiente versare la prima rata per rendere valido il condono;
   a seguito dell'intervento dei giudici contabili, sono state introdotte una serie di norme con l'obiettivo di rafforzare la riscossione coattiva delle somme dovute; è stato consentito al concessionario della riscossione di poter agire direttamente in via di espropriazione immobiliare per i debiti da condono iscritti a ruolo di importo superiore a 5.000 euro, senza dovere prima procedere all'iscrizione di ipoteca ed attendere ulteriori sei mesi per l'esecuzione (articolo 16-bis della legge n. 189 del 2002, introdotto dall'articolo 32 del decreto-legge n. 185 del 2008); è stato pure previsto che l'agente della riscossione, decorso inutilmente il termine di 60 giorni dalla notifica della cartella esattoriale di pagamento, possa accedere all'anagrafe dei rapporti finanziari allo scopo di individuare beni da pignorare al contribuente moroso;
   ciò nonostante la situazione delle somme recuperate da Equitalia in questi ultimi anni è palesemente deludente rispetto alle aspettative se la Corte dei conti, nel Rapporto sul bilancio dello Stato, è tornata ad evidenziare il rischio concreto del flop fiscale e, come anche riportato da autorevoli fonti di stampa (Il Sole 24ore), le somme ancora da incassare ammonterebbero 4,1 miliardi di euro –:
   quale sia l'esatta entità delle somme che lo Stato deve ancora riscuotere da coloro che hanno presentato domanda di condono ma non hanno ancora saldato il dovuto e quali iniziative intenda assumere il Governo per il recupero delle somme non pagate. (4-01800)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

EQUITALIA SPA, L 2002 0189

EUROVOC :

fiscalita'

debito