ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01795

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 75 del 11/09/2013
Firmatari
Primo firmatario: RAMPELLI FABIO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 11/09/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 11/09/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 14/11/2014

SOLLECITO IL 13/11/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01795
presentato da
RAMPELLI Fabio
testo di
Mercoledì 11 settembre 2013, seduta n. 75

   RAMPELLI. — Al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   in uno studio diffuso dal Ministero della salute il bacino idrografico del fiume Sacco è stato annoverato tra i 44 siti più inquinati d'Italia, ed è stato appurato che nei comuni che insistono sull'area negli ultimi anni si è registrato un aumento del tasso di mortalità, dovuto principalmente a patologie dell'apparato digerente, del sistema cardiocircolatorio e di tipo tumorale;
   l'emergenza ambientale della Valle del Sacco deriva dal dismesso distretto industriale della zona, costruito a partire dai primi del Novecento e basato sull'industria bellica e sulla produzione di materiali ferroviari, cui si sono aggiunti, negli anni, il cemento, i pesticidi, e la chimica pesante;
   l'assenza di precisi vincoli ambientali all'epoca della dismissione dei siti, e tanto più nel periodo della loro attività, ha fatto sì che nascessero oltre un centinaio di discariche abusive e che i rifiuti tossici venissero «smaltiti» semplicemente interrandoli, spesso non molto lontano dai corso d'acqua del fiume;
   uno studio del dipartimento di epidemiologia del servizio sanitario della regione Lazio ha evidenziato il grave stato di inquinamento della zona, rilevando la presenza nell'acqua di betaesaclorocicloesano, una sostanza inquinante derivante dalla produzione di un potente insetticida, il lindano, bandito dal 2001, sostanza anche riscontrata nei sangue delle persone tenute sotto osservazione nel corso dell'indagine;
   lo stato di emergenza ambientale nella Valle del Sacco era stato riconosciuto già nel marzo del 2005, in seguito alla morte di alcuni capi di bestiame e del ritrovamento di elevati livelli della citata sostanza inquinante in campioni di latte di un'azienda agricola;
   tra i comuni della Valle in oggetto vi è anche quello di Ceccano, per il quale già nel 2009 fu dichiarato lo stato di emergenza ambientale ma la cui popolazione risulta incomprensibilmente esclusa dal monitoraggio sanitario promosso nella zona;
   con un decreto ministeriale del 12 marzo 2013 il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha formalizzato il declassamento del bacino del fiume Sacco e di Frosinone da siti di interesse nazionale a siti di interesse regionale –:
   quali iniziative si intendano assumere al fine di ripristinare la classificazione di sito di interesse nazionale (SIN) per la Valle del Sacco, e di destinare gli investimenti necessari a provvedere agli urgenti interventi di bonifica;
   quali iniziative il Governo intenda assumere, ove il sito possa essere nuovamente classificato come sito di interesse nazionale, affinché nel monitoraggio sullo stato di salute delle popolazioni residenti sia incluso anche il comune di Ceccano, al fine di ottenere un quadro completo della situazione sanitaria nella zona e predisporre i relativi interventi in favore dei residenti. (4-01795)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

VALLE DEL SACCO

GEO-POLITICO:

CECCANO,FROSINONE - Prov,LAZIO

EUROVOC :

disastro naturale

sostanza tossica

controllo sanitario

inquinamento idrico

agente inquinante

idrologia

corso d'acqua