ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01708

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 71 del 05/09/2013
Firmatari
Primo firmatario: REALACCI ERMETE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 05/09/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 05/09/2013
Stato iter:
04/12/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 04/12/2014
BORLETTI DELL'ACQUA ILARIA CARLA ANNA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 02/10/2013

SOLLECITO IL 18/11/2013

SOLLECITO IL 10/12/2013

SOLLECITO IL 23/12/2013

SOLLECITO IL 08/01/2014

SOLLECITO IL 05/02/2014

SOLLECITO IL 24/03/2014

SOLLECITO IL 05/05/2014

SOLLECITO IL 05/06/2014

SOLLECITO IL 02/07/2014

SOLLECITO IL 01/08/2014

SOLLECITO IL 01/09/2014

SOLLECITO IL 03/10/2014

SOLLECITO IL 05/11/2014

RISPOSTA PUBBLICATA IL 04/12/2014

CONCLUSO IL 04/12/2014

SOLLECITO IL 05/12/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01708
presentato da
REALACCI Ermete
testo di
Giovedì 5 settembre 2013, seduta n. 71

   REALACCI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   come sta accadendo recentemente per molti settori produttivi, anche per l'industria del cinema è arrivato il momento di accettare la sfida di una nuova consapevolezza nell'ambito della sostenibilità ambientale e nella riduzione delle emissione di CO2;
   un approccio che è in atto anche in altre e tra le più importanti industrie cinematografiche del mondo e che possiede un impatto rilevante, vista l'importanza del film come prodotto di un'industria culturale, in termini di comunicazione e di educazione culturale ai nuovi stili di vita rispettosi dell'ambiente, riducendo consumi ed emissioni;
   attraverso l'analisi di tutti i reparti tecnici che contribuiscono alla realizzazione di un film, sono stati individuati ambiti su cui è possibile intervenire per ridurre al minimo l'impatto ambientale di cose e persone. Utilizzando, ad esempio, tecnologie più moderne ed efficienti: generatori euro5, kit fotovoltaici, illuminazione a LED; parallelamente grazie ad un razionalizzazione dell'intero processo produttivo possono essere di gran lunga incrementate le performance ambientali dei consumi energetici, del trasporto delle merci e delle maestranze, del consumo di materiali, della gestione dei rifiuti e infine del catering su materiali bio compatibili;
   per comprendere la misura degli interventi possibili, secondo dati Edison – Tempesta Film, può essere considerata come base di analisi la produzione media italiana di circa due mesi di riprese. Analizzando i consumi elettrici si è stimato che ottimizzando il numero di gruppi elettrogeni utilizzati si ottiene un risparmio all'incirca del 19 per cento, passando da 19,43 t di CO2eq a 15,78 t di CO2eq. Ipotizzando poi di utilizzare corpi illuminanti più efficienti si può ottenere un'ulteriore riduzione dell'ordine del 10/15 per cento. E i generatori elettrici sono soltanto uno dei 38 indicatori di sostenibilità ambientale del protocollo. Se quindi tutte le produzioni seguissero le indicazioni del protocollo (in Italia si stimano 5.880 giorni di riprese ogni anno) si realizzerebbe una riduzione delle emissioni pari a 1.120 tonnellate di CO2, equivalenti a quelle relative all'illuminazione pubblica annuale di un comune di oltre 10.000 abitanti;
   le case di produzione cinematografiche inoltre attraverso una maggiore consapevolezza ambientale e un maggiore risparmio in termini di costi energetici possono essere agevolate anche nella ricerca di nuovi finanziatori dei film stessi –:
   se i Ministri interrogati intendano valutare forme di incentivazione fiscale per la produzione di film «sostenibili», il cui processo produttivo sia efficiente dal punto di vista energetico, stanti anche le importanti ricadute nello sviluppo tecnologico, nella riduzione dei consumi e di CO2 e i benefici indiretti in termini di educazione ambientale dello spettatore;
   se intendano altresì considerare la costituzione di un tavolo tecnico congiunto tra il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e il Ministro per il beni e le attività culturali per l'elaborazione di «Linee Guida per la produzione di Film Sostenibili» e per l'individuazione dei criteri necessari per la qualifica di film sostenibile. (4-01708)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 4 dicembre 2014
nell'allegato B della seduta n. 345
4-01708
presentata da
REALACCI Ermete

  Risposta. — In riferimento all'interrogazione parlamentare in oggetto, con la quale si chiedono valutazioni riguardo a «forme di incentivazione fiscale per la produzione di film “sostenibili”» e alla «costituzione di un tavolo tecnico congiunto», tra il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e questa amministrazione, «per l'elaborazione di “Linee Guida per la produzione di Film Sostenibili” e per l'individuazione dei criteri necessari per la qualifica di film sostenibile», si comunica quanto segue.
  Trova certamente condivisione l'esigenza, espressa dall'interrogante, di un impegno dell'industria cinematografica per l'utilizzo di tecnologie più moderne, efficienti ed efficaci sotto il profilo del risparmio energetico e della sostenibilità ambientale.
  Anche per questo settore produttivo, infatti, si impone la necessità di rivedere i processi produttivi, adottando modelli tecnologici più responsabili e realizzando prodotti che consumino e inquinino meno, preservando, così, l'ambiente e le risorse disponibili.
  A tale riguardo si fa presente come, presso la direzione generale per il cinema di questa amministrazione, operi la «commissione per la cinematografia – sezione consultiva per i film» (articolo 8 del decreto legislativo 22 gennaio 2004 n. 28 e decreto ministeriale del 10 febbraio 2014), con il compito di valutare i progetti filmici ai fini dell'attribuzione della qualifica di interesse culturale e di un contributo economico.
  La qualifica di interesse culturale è riconosciuta a seguito di una procedura altamente selettiva e di tipo concorsuale, come previsto dal decreto legislativo sopra richiamato e dai relativi decreti attuativi, in particolare i due decreti ministeriali dell'8 febbraio 2013 recanti, il primo, «Modalità tecniche di sostegno alla produzione ed alla distribuzione cinematografica» e, il secondo, «Composizione ed attività della commissione per la cinematografia e valutazione dell'interesse culturale».
  La commissione, ricostituita con provvedimento del 25 luglio scorso, è composta di otto esperti, altamente qualificati: due di nomina della conferenza Stato, regioni e province autonome di Trento e Bolzano e sei di nomina ministeriale.
  Per la valutazione dell'interesse culturale dei film, la commissione si avvale di una serie di indicatori, raggruppati in tre categorie, che la commissione stessa adotta nella prima seduta utile di lavoro, insieme al regolamento di funzionamento e alle specifiche modalità di valutazione e votazione dei progetti filmici presentati ogni anno.
  La commissione, riunitasi dopo la ricostituzione, per la prima volta, l'11 settembre scorso, ha riconfermato, nell'ambito della categoria «Valore componenti tecniche e tecnologiche», l'indicatore dell'utilizzo di tecnologie finalizzate alla minimizzazione dell'impatto ambientale.
  I progetti filmici giudicati favorevolmente per l'interesse culturale, anche in virtù di tale elemento di valutazione, sono ammessi pure a fruire degli incentivi fiscali riconducibili al cosiddetto
tax credit.
  I «criteri per il riconoscimento dell'interesse culturale per l'anno 2014» e il «regolamento di funzionamento interno della commissione per la cinematografia – sezione consultiva per i film» sono pubblicati sul sito web della Direzione generale per il cinema, al seguente indirizzo: http://www.cinema.beniculturali.it/direzionegenerale/63/circolari/.
  Risulta, quindi, chiaro che già oggi, ai fini della corresponsione di finanziamenti pubblici per la realizzazione di film, il parametro della «sostenibilità» riveste un ruolo importante.
  In relazione alla costituzione di un tavolo tecnico congiunto tra questa amministrazione e il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, «per l'elaborazione di “linee Guida per la produzione di film sostenibili” e per l'individuazione dei criteri necessari per la qualifica di film sostenibile», si rappresenta che lo scrivente Ministero si adopererà per valutare ogni possibile forma di collaborazione a riguardo.

Il Sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali e il turismoIlaria Carla Anna Borletti dell'Acqua.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

produzione cinematografica

macchina elettrica

industria cinematografica

consumo d'energia

educazione ambientale

impatto ambientale