ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01641

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 68 del 08/08/2013
Firmatari
Primo firmatario: D'UVA FRANCESCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 08/08/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
NUTI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 08/08/2013
NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 08/08/2013
DIENI FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 08/08/2013
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 08/08/2013
MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 08/08/2013
VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 08/08/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 08/08/2013
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 08/08/2013
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 28/08/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 23/12/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01641
presentato da
D'UVA Francesco
testo di
Giovedì 8 agosto 2013, seduta n. 68

   D'UVA, NUTI, NESCI, DIENI, DE ROSA, MARZANA e VILLAROSA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   in data 14 gennaio 2013, il decreto-legge n. 1 del 14 gennaio 2013 stabiliva che, in deroga a quanto disposto dal decreto-legge n. 59 del 2012, il termine temporale delle emergenze di natura ambientale attualmente in essere all'interno del territorio dello Stato veniva, per le sole situazioni ritenute dal Governo di particolare gravità, prorogato al 31 dicembre 2013;
   durante l'esame del decreto-legge n. 1 del 14 gennaio 2013 al Senato della Repubblica, nonostante l'espresso parere negativo del Governo, si accoglieva un emendamento presentato dal Popolo delle Libertà, a prima firma Bruno, il quale dispone che la proroga della situazione di emergenza ambientale venga disposta sino al 31 dicembre 2013 anche per l'emergenza idrica nel comune di Lipari;
   per far fronte a tale emergenza, la n. 3738/2009, dichiarata tale nel 2002 e prorogata già da oltre 11 anni, è stato nominato commissario l'avvocato Luigi Pelaggi, già oggetto di una proposta di revoca poi non attuata in sede di conversione di decreto-legge dal precedente Governo, il quale doveva cessare le funzioni del suo mandato al 31 dicembre 2012, ma che vedrà prorogato il suo commissariamento grazie all'approvazione di tale emendamento;
   l'emendamento alla decretazione d'urgenza, soggetto a forti critiche da parte di numerosi membri delle Camere, è stato oggetto di un ordine del giorno, il n. 9/5714/6, con cui si impegnava «il Governo a valutare attentamente l'opportunità dell'attuale proroga dell'emergenza idrica nelle isole Eolie e comunque di individuare iniziative volte a favorire il rientro, entro un breve termine, nel regime ordinario delle attività favorendo in tal modo la traslazione alla regione siciliana delle competenze correlate alla realizzazione delle opere in argomento in concertazione con l'ente locale di riferimento»;
   il commissario Luigi Pelaggi ha disposto e appaltato, nel corso del suo mandato, la realizzazione di un depuratore da realizzarsi in località Canneto (comune di Lipari), opera finanziata, contestualmente ad altre opere quali rimpianto di depurazione dell'isola di Vulcano, dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare con circa 50 milioni di euro, andando così a creare in un'area turistica, dove tra l'altro insistono coltivazioni e allevamenti, vasche di liquami che metterebbero a serio rischio il litorale di Unci a Canneto e l'area portuale di Sottomonastero;
   in particolare, con la determinazione n. 12 del commissario delegato OPCM 3738/2009 del 5 dicembre 2011, si è approvato il progetto definitivo sezione B – isola di Lipari, impianto di depurazione di Lipari ed opere fognarie accessorie, sull'albo pretorio on line del comune di Lipari ed il verbale di validazione del progetto definitivo del 5 dicembre 2011 a firma del RUP;
   il progetto del depuratore di Lipari, era stato già approvato con la determinazione n. 7 del 14 maggio 2011 e verbale di validazione del 4 maggio 2011, ma l'ufficio commissariale, a seguito della necessità di realizzare – oltre ai due impianti di depurazione (Lipari e Vulcano) già previsti – un nuovo impianto di desalinizzazione sull'isola di Vulcano, nel dicembre 2011 riapprovava e rivalidava i progetti con un nuovo quadro complessivo della spesa;
   il raffronto tra il quadro complessivo della spesa (cosiddetto quadro economico) tra il precedente verbale di validazione del 4 maggio 2011, ed il precedente provvedimento di approvazione del progetto (determinazione n. 7 del 14 maggio 2011) e quello del 5 dicembre 2011, nonostante i progetti relativi al depuratore di Lipari e di Vulcano non sono stati oggetto di modifica, presentava delle sostanziali differenze economiche, ad avviso degli interroganti, non giustificabili né giustificate;
   attraverso un'attenta analisi della documentazione alcune delle spese precedentemente riportate, con la nuova approvazione, nonostante si sia prevista la realizzazione non solo dei due depuratori di Lipari e Vulcano, ma anche di un desalinizzatore, anziché aumentare in maniera direttamente proporzionale all'aumento delle opere da porre in essere, diminuiscono;
   un esempio evidente è riscontrabile alla voce «Interventi sulla discarica di Lami – Malopasso», laddove nel precedente verbale di validazione ed approvazione del progetto l'importo messo a bando per la seguente voce era pari a euro 450.000,00, mentre nel successivo verbale di validazione del 5 dicembre 2011, e in assenza di alcun tipo di modifica, l'importo è di soli euro 150.000,00, con una differenza e un contestuale risparmio del 66,66 per cento;
   a fronte di medesimi ed immutati progetti di depurazione per le isole di Lipari e Vulcano, e con la realizzazione di un nuovo e ulteriore progetto, il desalinizzatore di Vulcano, vi è dunque una non giustificabile, allo stato degli atti, diminuzione di costi pari a euro 589.745,00;
   alcune voci presenti all'interno del quadro complessivo di spesa aumentano invece fino al 100 per cento, voci che però dovrebbero restare invariate dal momento che queste riguardano attività esterne o non strettamente collegate alle nuove opere, quali le spese per la pubblicità di gara che dalle 45.000,00 euro inizialmente previste arrivano agli attuali 90.000,00 euro;
   allo stato attuale appare del tutto incomprensibile come sia possibile che, a fronte dell'aumento delle opere in appalto, alcune voci direttamente collegabili alla realizzazione delle opere diminuiscano mentre altre voci di spesa subiscano variazioni in aumento fino al 100 per cento benché riguardanti la pubblicità della gara, spesa che non dovrebbe subire di norma alcuna variazione;
   non è dato sapere se tale situazione sia dovuta ad errore della precedente validazione ed approvazione ovvero se l'errore sia presente nella determinazione del dicembre 2011 comportando la relativa conseguenza che il progetto così come approvato e convalidato risulterebbe privo di copertura finanziaria;
   i dubbi circa l'assenza di una adeguata copertura finanziaria aumentano a seguito dell'analisi dell'articolo 1 del decreto di VIA del progetto, emanato dall'assessorato regionale del territorio ed ambiente della regione siciliana, si prevede che i materiali provenienti dagli scavi delle opere dovranno essere inviati presso impianti di trattamento e presso discariche autorizzate;
   il progetto, così come approvato, prevede che i materiali di scavo non saranno inviati presso impianti di trattamento o presso discariche autorizzate, ma smaltiti presso la vecchia discarica RSU di Lipari, chiusa ormai da anni, sita in Lami contrada Malopasso (relazione integrativa A.2.a. pagina 47) e dunque presso una discarica attualmente non autorizzata;
   l'articolo 1 della valutazione di impatto ambientale prevede altresì che i muri di contenimento dovranno essere rivestite con pietra locale, ma sempre nella relazione integrativa approvata ed allegata al progetto (A.2.A pagina 36 rigo 3) si precisa che non si provvederà ad alcun rivestimento dei muri con il materiale disposto dal decreto, stante l'elevato costo;
   appare evidente come il progetto dunque, così come validato ed approvato, si ponga in contrasto con la valutazione di impatto ambientale, così come rilasciata in data 21 febbraio 2011 dall'assessorato del territorio ed ambiente della regione siciliana –:
   se il Governo intenda provvedere per individuare iniziative volte a determinare la cessazione del regime di emergenza, così come prorogata dal decreto n. 1 del 2013 e, nel minor tempo possibile, ripristinare il regime ordinario delle attività attraverso la rimozione dell'attuale stato di commissariamento e con il contestuale riaffidamento alla Regione Siciliana delle normali competenze e prerogative;
   se il Governo intenda proseguire con il finanziamento di un'opera che sembra presentare caratteri di limitata trasparenza dal punto di vista del quadro economico per la sua costruzione;
   se il Governo intenda adoperarsi affinché venga fermata la costruzione di un'opera che rappresenta un evidente pericolo per il settore primario e turistico dell'isola di Lipari, dal momento che la località di Canneto, oltre a essere località soggetta a numerose coltivazioni e allevamenti, rappresenta per il comune il più importante centro balneare dell'isola, il quale verrebbe irrimediabilmente compromesso dalla costruzione di vasche per liquami e acque stagnanti. (4-01641)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

ISOLA DI LIPARI

EUROVOC :

deposito dei rifiuti

impatto ambientale

impianto portuale

prevenzione dell'inquinamento

protezione delle acque