ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01632

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 68 del 08/08/2013
Firmatari
Primo firmatario: TACCONI ALESSIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 08/08/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GRANDE MARTA MOVIMENTO 5 STELLE 08/08/2013
SPADONI MARIA EDERA MOVIMENTO 5 STELLE 08/08/2013
DI STEFANO MANLIO MOVIMENTO 5 STELLE 08/08/2013
SCAGLIUSI EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 08/08/2013
DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 08/08/2013
SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE 08/08/2013
DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 08/08/2013
DI BATTISTA ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE 08/08/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 08/08/2013
Stato iter:
04/02/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 04/02/2014
GIOVANNINI ENRICO MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 04/02/2014

CONCLUSO IL 04/02/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01632
presentato da
TACCONI Alessio
testo di
Giovedì 8 agosto 2013, seduta n. 68

   TACCONI, GRANDE, SPADONI, MANLIO DI STEFANO, SCAGLIUSI, DEL GROSSO, SIBILIA, DE LORENZIS e DI BATTISTA. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro degli affari esteri. — Per sapere – premesso che:
   i rapidi cambiamenti del mercato del lavoro ed in particolare il massiccio flusso di emigrazione che si sta registrando negli ultimi tempi richiedono risposte immediate per la tutela del lavoro umano sia per i fortunati che riescono a trovare in Italia un accettabile livello occupazionale, sia per quelli che l'attuale congiuntura economica spinge a lasciare il nostro Paese per cercare oltre confine il lavoro che qui manca. Le recenti statistiche sulla disoccupazione giovanile non fanno ben sperare che questa emorragia di risorse possa arrestarsi in tempi brevi. Proprio per questo è quindi necessario intervenire con tutti gli strumenti possibili per favorire, da una parte, un'inversione di tendenza rispetto alle politiche migratorie degli ultimi anni che, troppo preoccupate dell'aspetto ragionieristico del contenimento della spesa, hanno causato un progressivo smantellamento delle attività a favore delle nostre collettività di vecchia emigrazione, dall'altra per venire incontro alla richiesta di aiuto che i «nuovi migranti» pongono alla sensibilità del Paese;
   si tratta soprattutto di giovani che, nonostante un'ottima formazione culturale e professionale (in molti casi si tratta di veri e propri «cervelli in fuga»), non sempre sono in grado, da soli, di far fronte alle sfide che il radicale cambiamento della loro condizione impone in termini di piena integrazione nelle società di accoglimento;
   si tratta di persone sconosciute all'AIRE, che come punto di riferimento non hanno certamente i Consolati, o i COMITES e le associazioni locali, ma solo il web e i social network, con l'evidente solitudine che tali nuovi «interlocutori» generano al di là dell'apparente tentativo di coinvolgimento e di inclusione;
   resta imperativo per l'Italia far sentire ai nuovi come ai vecchi migranti la vicinanza del Paese non soltanto per offrire loro aiuti concreti, ma anche – è il forte e convinto auspicio – per far riscoprire loro una ragione in più per sentirsi orgogliosi di appartenere ad un grande Paese. È attraverso tali sentimenti di appartenenza, infatti, che si rinsaldano i vincoli, non solo affettivi, con l'Italia che, pur avendo investito sulla loro formazione, rischia invece, a causa di politiche migratorie inadeguate, di vedersi irrimediabilmente sfuggire importanti risorse umane e, in definitiva, economiche;
   rispetto al fenomeno della nuova emigrazione si è finora fatto poco o niente per conoscerlo a fondo e poter programmare efficaci interventi normativi ed operativi. In sostanza non si conosce nemmeno l'esatta entità del fenomeno, condizione essenziale per l'elaborazione di politiche che possano promuovere azioni tempestive e qualificate a favore dei soggetti interessati, alla luce di dati certi e di una lettura non lacunosa dei fenomeni che viviamo;
   si ravvede pertanto la necessità di un monitoraggio puntuale ed efficiente del fenomeno e delle dinamiche che vi sottendono che dovrebbe dotare le competenti amministrazioni di uno strumento conoscitivo che faccia stato dell'entità dei flussi migratori, delle caratteristiche della nuova emigrazione, delle fasce di età dei soggetti coinvolti, del titolo di studio posseduto, del tipo di lavoro di cui sono alla ricerca, dei paesi verso i quali si dirigono, eccetera, per la costituzione di una banca dati immediatamente utilizzabile per l'elaborazione di politiche mirate –:
   se, a fronte dei nuovi flussi migratori, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, e il Ministro degli affari esteri, ciascuno per le questioni di propria competenza e in raccordo tra di loro, intendano procedere ad un'apposita anagrafe del fenomeno sulle direttrici sopra accennate, anche attraverso la firma di accordi di cooperazione bilaterale con gli Stati esteri interessati. (4-01632)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 4 febbraio 2014
nell'allegato B della seduta n. 166
4-01632
presentata da
TACCONI Alessio

  Risposta. — Con l'interrogazione parlamentare in esame si pone all'attenzione del Governo il problema della disoccupazione giovanile, la recente «nuova» emigrazione e, in particolare, la necessità di un adeguato monitoraggio di tale fenomeno.
  Tenuto conto di quanto previsto dalla legge n. 470 del 1988, relativa all'istituzione dell'Aire – Anagrafe dei cittadini italiani residenti all'estero – il monitoraggio da parte delle sedi diplomatico – consolari dei flussi emigratori italiani, incluso quello degli italiani di età compresa tra i 18 e i 40 anni, avviene nella misura in cui i cittadini italiani che si trasferiscono all'estero richiedono l'iscrizione all'Aire. La citata legge stabilisce il dovere di iscriversi all'Aire per tutti i cittadini italiani che trasferiscono la loro residenza all'estero per periodi superiori a dodici mesi e che tale iscrizione costituisce prerequisito necessario per fruire di alcuni servizi consolari e per poter esercitare il diritto di voto all'estero. A ciò occorre aggiungere che la rete diplomatico – consolare presta assistenza a tutti i cittadini che si rivolgono ai propri uffici, anche per via telematica, a prescindere dalla loro iscrizione all'Aire.
  Tenuto conto che i fenomeni migratori che interessano il nostro Paese negli ultimi tempi presentano caratteristiche in parte differenti da quelle dell'emigrazione tradizionale, le sedi diplomatico – consolari utilizzano tutti i canali a loro disposizione, compresi quelli relativi alle nuove tecnologie dell'informazione e i social-media, per entrare in contatto anche con i connazionali emigrati rappresentanti delle nuove generazioni. Tali contatti si rivelano di particolare utilità anche per le stesse sedi, al fine di acquisire maggiori informazioni sui fenomeni migratori e la nuova mobilità internazionale.
  Il Ministero degli affari esteri attraverso la rete diplomatico – consolare mantiene i rapporti con tutti gli organismi rappresentativi degli italiani all'estero e con le associazioni, comprese quelle regionali, ove presenti. Ai sensi dell’ articolo 45 del decreto del Presidente della Repubblica n. 18 del 1967 gli Uffici consolari, svolgono, tra le altre funzioni, quelle volte a favorire le attività educative, assistenziali e sociali presso la collettività italiana e promuovono, assistono, coordinano e, nei casi previsti dalla legge, vigilano l'attività delle associazioni, delle Camere di commercio, degli enti italiani. In tale ambito è stata avviata dal Ministero degli affari esteri una ricognizione delle associazioni italiane all'estero per pervenire ad un quadro aggiornato della realtà associativa, in vista di una possibile inclusione anche delle associazioni che sono riflesso delle recenti migrazioni per valorizzarne le esperienze più concrete e positive.
  Si rappresenta, altresì, che presso la direzione generale per le politiche dei servizi per il lavoro di questa amministrazione è incardinato il coordinamento nazionale di Eures (European Employment Services) che è la rete europea dei servizi per l'impiego, cui partecipano anche i sindacati e le organizzazioni dei datori di lavoro. La mission della rete Eures è quella di informare lavoratori e aziende sulle possibilità di vivere un'esperienza di lavoro in un altro Paese dell'Unione europea e di avvalersi delle professionalità di lavoratori con competenze diverse, nell'ambito del mercato del lavoro europeo. Detta rete, infatti, ha l'obiettivo di migliorare il mercato del lavoro europeo stimolando l'occupazione attraverso una maggiore mobilità europea dei lavoratori, nonché facilitare la libera circolazione all'interno dello spazio europeo e promuovere l'incontro tra domanda e offerta di lavoro. Appare opportuno precisare che Eures non si occupa di flussi migratori, ma di azioni di supporto alla mobilità internazionale dei lavoratori, al fine di valorizzarne le capacità e aumentarne l'occupabilità.
  Si tratta di una mobilità circolare che mira a realizzare un flusso di ritorno, rendendo appetibile il mercato del lavoro italiano anche per i giovani stranieri, tramite la realizzazione di progetti di partnership con altri Stati membri.
  Il coordinamento nazionale Eures, in particolare, ha il compito di pianificare annualmente le strategie e le attività della rete nazionale Eures e di monitorarne i risultati, attraverso i rapporti redatti dai consulenti Eures sul territorio, sulle singole azioni svolte, e tramite un monitoraggio che i consulenti sono tenuti ad effettuare periodicamente, relativo alla loro attività di informazione (sul vivere e lavorare in altri paesi, sulle opportunità di lavoro o di lavoratori in Europa) e all'attività di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro a livello europeo.
Il Ministro del lavoro e delle politiche socialiEnrico Giovannini.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

politica migratoria

disoccupazione giovanile

emigrazione

statistica occupazionale

regime di aiuto