ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01513

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 62 del 31/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: NASTRI GAETANO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 31/07/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE 31/07/2013
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 22/11/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 14/11/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01513
presentato da
NASTRI Gaetano
testo di
Mercoledì 31 luglio 2013, seduta n. 62

   NASTRI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   l'episodio verificatosi lo scorso 27 luglio a Venezia, in cui si è rischiata la collisione tra una nave da crociera e una banchina del canale di San Marco, conferma come i rischi e i pericoli provenienti dal passaggio dei traghetti superiori a 500 tonnellate adiacenti le coste o addirittura il transito nelle aree più pregiate del Paese, nonostante la tragica esperienza del naufragio della nave da crociera Costa-Concordia, siano tuttora presenti ed evidenti stante i livelli di pericolosità che derivano;
   il decreto interministeriale 2 marzo 2012 recante: «Disposizioni generali per limitare o vietare il transito delle navi mercantili per la protezione di aree sensibili nel mare territoriale» cosiddetto «decreto-rotte», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 7 marzo 2012, n. 56, che obbliga le grandi navi da crociera a tenersi a due miglia dalle aree protette, stabilendo altresì che l'autorità marittima potrà variare il nuovo limite per assicurare l'accesso e l'uscita dai porti e per garantire la sicurezza della navigazione, nella realtà non ha avuto pieno compimento in considerazione di quanto precedentemente esposto;
   il passaggio tuttora consentito da parte delle navi da crociera che proseguono il transito nel canale San Marco a Venezia, per offrire ai turisti l'emozione di avvicinarsi il più possibile al campanile fra i più famosi al mondo, conferma infatti come il provvedimento entrato in vigore nel marzo del 2012, in realtà sia scarsamente efficiente in considerazione che il dispositivo entra nella pienezza dei suoi poteri soltanto quando sia individuata un'alternativa;
   a giudizio dell'interrogante appare urgente e necessario intervenire al fine di garantire sia la salvaguardia dell'ecosistema lagunare, che la sicurezza delle località abitative, presso le quali transitano in entrata e in uscita le navi da crociera la cui grandezza rischia di determinare gravi danni all'incolumità del territorio e degli individui –:
   quali orientamenti intendano esprimere, nell'ambito delle rispettive competenze, con riferimento a quanto esposto in premessa;
   se non ritengano urgente e necessario, avviare ogni iniziativa al fine di rendere pienamente operative le disposizioni previste dal decreto ministeriale citato in premessa, posto che i ritardi e le deroghe previste rischiano di provocare danni anche irreparabili, come la tragedia del naufragio della Costa-Concordia ha purtroppo dimostrato. (4-01513)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 13 settembre 2013
nell'allegato B della seduta n. 77
4-01513
presentata da
NASTRI Gaetano

  Risposta. — La questione delle «Grandi Navi» entranti nel porto di Venezia è stata prontamente affrontata dal Governo non appena la questione è stata posta in tutti i suoi aspetti all'attenzione dell'Esecutivo.
  Al riguardo, in linea con quanto già riferito nel corso di recenti sedute di sindacato ispettivo presso la Camera dei deputati, si informa che al fine di consentire un ampio ed esauriente dibattito con tutte le componenti interessate, è stato attivato, in data 14 giugno 2013, un tavolo tecnico presso la sede del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con la partecipazione dello stesso Ministro, del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare nonché del Presidente della regione Veneto, del Sindaco della città di Venezia, del Presidente dell'Autorità portuale e del rappresentante del Magistrato alle acque di Venezia.
  Già nel corso del predetto incontro si è provveduto a delineare con decisione un percorso che tenesse debitamente conto della delicatezza e dell'urgenza di valutare la problematica nel rispetto dei vari interessi coinvolti, ad iniziare, naturalmente, da quelli della sicurezza della navigazione e della tutela dell'ambiente marino. Nel corso della predetta riunione è stata fissata una serie di punti tra i quali, in particolare:
   eliminare il transito delle grandi navi lungo la rotta che percorre il Canale della Giudecca (al riguardo è già stata programmata una graduale eliminazione dei transiti di talune tipologie di navi);
   garantire le condizioni di sicurezza lungo la sopracitata rotta che, nel frattempo, sono assicurate dall'autorità marittima grazie anche all'opera dei servizi tecnico-nautici;
   calendarizzare una nuova riunione per il 25 luglio 2013 per esaminare le proposte avanzate, al fine di pervenire, entro un termine ragionevolmente breve, alla piena applicazione del decreto interministeriale Passera-Clini del 2 marzo 2012, che vieta il transito delle navi superiori alle 40.000 tonnellate di stazza nel bacino di San Marco e nel canale della Giudecca.

  Nel corso dell'incontro del 25 luglio 2013 sono state illustrate e passate in rassegna le varie proposte pervenute al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l'individuazione di percorsi alternativi al passaggio nel Canale della Giudecca – Bacino San Marco.
  In tale sede si è preso atto che, al momento, solo la proposta dell'Autorità portuale di Venezia, descritta in dettaglio più avanti, costituisce uno studio progettuale completo ed esaustivo, che affronta in maniera compiuta i vari aspetti rilevanti della questione. Le altre proposte, poste solo di recente all'attenzione delle Amministrazioni centrali, seppure sostanzialmente valide, richiedono necessariamente un'analisi più approfondita dei vari profili: sicurezza, gestione del traffico e relative interferenze con altre tipologie di traffico. Le proposte al momento sul tavolo sono così riassumibili:
   1) proposta dell'Autorità portuale (alla quale anche la regione guarda con interesse): offrire un percorso alternativo ottimale alle navi da crociera facendole entrare in laguna da Malamocco con un breve tragitto sul canale dei Petroli (per non intasarlo e per non pregiudicare il traffico commerciale già presente in quell'area) e con una deviazione sul canale Contorta, che andrà dragato per accrescere i fondali, per raggiungere infine la stazione marittima. Al riguardo andrebbero naturalmente analizzati alcuni aspetti legati ai materiali di scavo, con particolare riferimento alla composizione dei fanghi, per realizzare correttamente gli interventi di ricostruzione morfologica della laguna nell'area interessata;
   2) proposta del comune: attestare le grandi navi a Porto Marghera, abbandonando la rotta che attualmente le porta alla stazione marittima. Detta ipotesi, data come immediatamente realizzabile, potrebbe presentare alcune criticità connesse alla sosta in banchina di grandi navi passeggeri in un'area interessata dal transito e dalla sosta di unità navali che trasportano merci pericolose, oltre a dover essere valutata in termini di rispetto della normativa internazionale ed europea in materia di security portuale;
   3) proposta cosiddetta «De Piccoli»: realizzazione di un nuovo terminal crocieristico a Punta Sabbioni. Questo studio presenterebbe criticità in relazione a safety e security portuale (restringimento della bocca di porto, trasferimento dei passeggeri, con impatto sulla navigazione lagunare e sul moto ondoso);
   4) due ulteriori proposte, la prima, cosiddetta «ipotesi Vianello», conosciuta solo tramite articoli di stampa e la seconda, denominata «ipotesi Ingegnere Salmini», presentata di recente ed in buona sostanza simile alla precedente, sembrano presentare caratteristiche nautiche non idonee, oltreché interferenze con l'area industriale e difficile compatibilità con la sicurezza e con gli impatti sul traffico commerciale;
   5) proposta Zanetti (presentata solo in data 19 luglio 2013) si riproporrebbe di mantenere l'accesso attuale delle grandi navi dalla bocca di Lido, ma deviandole con lo scavo di un canale retrostante rispetto a quello della Giudecca, che permetta, quindi, alle stesse di passare attraverso un canale parallelo, anziché compiere l'attuale percorso. L'ipotesi può presentare aspetti di interesse, ma necessita di opportuni approfondimenti dal punto di vista idrodinamico ed ambientale.

  In esito alle valutazioni emerse nel corso della riunione è stato deciso un percorso ancora più puntuale e certo per addivenire all'applicazione del decreto Passera-Clini in tempi ragionevolmente brevi. In tal senso il tavolo ha deciso di demandare al Magistrato alle acque e all'Autorità portuale di Venezia il compito di effettuare una disamina tecnica più approfondita delle varie proposte relative a percorsi alternativi al transito in laguna di dette unità, disamina da completare improrogabilmente entro la metà del mese di settembre 2013.
  Ad ottobre 2013 sarà poi convocato il cosiddetto «Comitatone», in modo da coinvolgere tutta la realtà territoriale di Venezia e poter pervenire entro la fine di tale mese alle determinazioni definitive del Governo sulla soluzione che consentirà di estromettere le grandi navi da crociera dal bacino di San Marco alla luce degli anzidetti approfondimenti tecnici.
Il Ministro delle infrastrutture e dei trasportiMaurizio Lupi.

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GEO-POLITICO:

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