ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01503

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 61 del 30/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: RUOCCO CARLA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 30/07/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 30/07/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 20/08/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01503
presentato da
RUOCCO Carla
testo di
Martedì 30 luglio 2013, seduta n. 61

   RUOCCO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   il 7 giugno del 2013 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 132 la legge 6 giugno 2013, n. 64 recante «Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, recante disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in materia di versamento di tributi degli enti locali. Disposizioni per il rinnovo del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria»;
   questo provvedimento era divenuto ormai indispensabile, non solo per l'intollerabile e crescente asimmetria che porta lo Stato a richiedere con inflessibile puntualità il saldo delle imposte mentre provvede al pagamento dei propri debiti in tempi del tutto incerti, ma anche per il l'entità insostenibile degli arretrati che ad oggi, anche al netto dei pagamenti previsti dalla legge 6 giugno 2013, n.64, non risulta ancora correttamente quantificata;
   secondo una stima della CGIA di Mestre, risalente al 13 luglio, sarebbe verosimile ritenere che i debiti della pubblica amministrazione italiana nei confronti delle imprese ammontino a circa 120 miliardi di euro, cifra di molto superiore rispetto ai dati forniti da Banca d'Italia nel marzo scorso, secondo i quali il debito della Pubblica amministrazione sarebbe pari a 91 miliardi di euro.
   sempre secondo la CGIA questo spaventoso cumulo di debiti avrebbe contribuito in modo consistente al forte incremento nel numero dei fallimenti delle imprese vittime dei ritardi o dei mancati pagamenti da parte dei committenti pubblici e privati che con un aumento del 114 per cento, tra il 2008 ed il 2012, sarebbe più che raddoppiato;
   per questa ragione il decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, così come modificato dal Parlamento, andava incontro alle aspettative del Paese per rilanciare la crescita, attraverso una consistente iniezione di liquidità nel sistema, che contribuiva a sanare parzialmente una situazione debitoria verso le imprese che si era fatta, col tempo, intollerabile;
   tale speranza, a quanto emerge da preoccupanti notizie pervenute dagli organi di stampa, sembrerebbe tuttavia destinata ad essere frustrata;
   nella sopracitata legge viene disposto che entro il 5 luglio 2013, le pubbliche amministrazioni avrebbero dovuto sul proprio sito internet l'elenco completo, per ordine cronologico di emissione della fattura o della richiesta equivalente di pagamento, dei debiti per i quali è stata effettuata comunicazione indicando l'importo e la data prevista di pagamento comunicata al creditore;
   tale era l'importanza della scadenza che viene previsto che la mancata pubblicazione è rilevante ai fini della misurazione e della valutazione della performance individuale dei dirigenti responsabili e comporta responsabilità dirigenziale e disciplinare ai sensi del decreto legislativo 165/2001;
   i dirigenti responsabili sono assoggettati altresì ad una sanzione pecuniaria pari a 100 euro per ogni giorno di ritardo nella certificazione del credito;
   secondo il Sole 24 Ore, tuttavia, al 5 luglio 2013 solo sei Ministeri di spesa, nove regioni e 10 capoluoghi di regione avrebbero pubblicato online l'elenco dettagliato delle fatture per le quali è stata comunicata ai creditori la data di pagamento prevista;
   più specificamente in quella data si sarebbero trovati in regola solo la metà dei venti comuni capoluogo di regione interessati;
   tra le regioni, invece, sarebbero in regola con i tempi soltanto Piemonte, Liguria, Toscana, Abruzzo, Molise, Basilicata e Sardegna;
   tra i Ministeri di spesa, al 5 luglio, sviluppo economico, infrastrutture, salute, istruzione, politiche agricole erano quelli in regola con la comunicazione online che deve contenere codice identificativo della fattura, importo e data di pagamento comunicata al creditore;
   paradossale risulterebbe a questo proposito proprio l'assenza del Ministero dell'economia;
   inoltre, secondo il Corriere della Sera dell'11 luglio 2013, l'Ance avrebbe citato «una circolare della Ragioneria generale dello Stato, secondo cui i crediti a valere sui cosiddetti residui passivi “perenti”, cioè le somme non spese in via di eliminazione dal bilancio pubblico, vanno pagati a un anno (un anno!) dalla presentazione dell'istanza»;
   secondo lo stesso articolo, la ragioneria, alle prese con le comunicazioni da inviare entro il 30 giugno alle imprese sulla data di pagamento prevista per gli arretrati, ha stabilito che «in caso di dubbio sulla data è meglio non effettuare alcuna comunicazione»;
   sebbene il Ministro dell'economia abbia comunicato il 22 luglio che sono già stati messi a disposizione delle amministrazioni 15,692 miliardi di euro su un totale di 20 miliardi, la stampa e le associazioni di categoria avrebbero più volte lasciato trasparire dubbi circa la capacità del complesso delle amministrazioni di rispettare le scadenze previste dal decreto –:
   se sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa, se corrispondano al vero le notizie di stampa riportate in premessa circa i ritardi nella pubblicazione dei debiti della pubblica amministrazione e quale sia lo stato dell'attuazione delle misure previste dal decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, recante disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in materia di versamento di tributi degli enti locali. Disposizioni per il rinnovo del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria», come convertito dalla legge n. 64 del 6 giugno 2013. (4-01503)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

impresa

pubblica amministrazione

debito

bilancio dello Stato

pagamento