ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01495

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 61 del 30/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: CIPRINI TIZIANA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 30/07/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BECHIS ELEONORA MOVIMENTO 5 STELLE 30/07/2013
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 30/07/2013
BALDASSARRE MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 30/07/2013
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 30/07/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO PER LE PARI OPPORTUNITA', LO SPORT E LE POLITICHE GIOVANILI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 30/07/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01495
presentato da
CIPRINI Tiziana
testo di
Martedì 30 luglio 2013, seduta n. 61

   CIPRINI, BECHIS, COMINARDI, BALDASSARRE e GALLINELLA. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro per le pari opportunità, lo sport e le politiche giovanili. — Per sapere – premesso che:
   secondo quanto diffuso dal Comitato spontaneo degli invalidi civili di Terni nel 2011, gli invalidi civili iscritti nelle liste di collocamento del centro per l'impiego della provincia di Terni risultano pari a 2.200 laddove il numero degli assunti ogni anno si attesterebbe intorno a quaranta unità;
   i dati resi disponibili dalla seconda relazione al Parlamento sullo stato di attuazione della legge n. 68 del 1999, predisposta dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali con la collaborazione dell'ISFOL, evidenziano che i disabili iscritti agli elenchi provinciali risultavano essere nel 2003 oltre 475.000 (rapporto ISFOL «I servizi di inserimento lavorativo per i disabili nell'ambito dei sistemi di welfare locale» relativo all'anno di programmazione 2000-2006);
   nel 2011 sono stati oltre 22.023 i disabili avviati al lavoro in Italia. Gli iscritti alle liste speciali del lavoro risulterebbero poco più di 644 mila, di cui quasi 65.800 nuovi iscritti (ISFOL, Relazione sullo stato di attuazione delle norme per il collocamento obbligatorio e mirato delle persone disabili relativo al biennio 2010-2011);
   rimane forte il divario tra il numero delle assunzioni obbligatorie previste per legge e il numero dei disabili iscritti nelle liste;
   nella realtà le quote di scopertura, delle imprese potrebbero coprire buona parte dell'offerta lavorativa ma ciò non accade;
   la legge 12 marzo 1999, n. 68 riguardante «Norme per il diritto al lavoro dei disabili» ha come finalità la promozione dell'inserimento e dell'integrazione lavorativa delle persone disabili nel mondo del lavoro attraverso servizi di sostegno e di collocamento mirato. Il comma 1 dell'articolo 3 di tale legge, stabilisce che i datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti ad avere alle loro dipendenze lavoratori appartenenti alle categorie protette con quote di riserva proporzionali al numero totale dei dipendenti dell'azienda. Le amministrazione provinciali, attraverso i centri per l'impiego, svolgono un ruolo fondamentale nell'attività di orientamento, tutoraggio e ricerca occupazionale dedicate specificatamente alle persone disabili;
   la legge prevede che in un'azienda che abbia tra i 15 e 35 dipendenti ci sia un disabile, due fino a 50 dipendenti e per le aziende più grandi sia riservato a loro il 7 per cento dei posti disponibili;
   il punto critico che emerge lungo il percorso di integrazione lavorativa riguarda dunque le opportunità di inserimento in termini di disponibilità di quota di riserva, cioè di posti riservati per legge ai disabili, nonché di compatibilità con le mansioni segnalate dalle imprese;
   i dati restituiti dalla seconda relazione al Parlamento, relativi a sole 72 province rispondenti, evidenziano che la quota di riserva totale era nel 2003 di 149.648 unità, con una netta preponderanza dei posti disponibili rinvenibile nella fascia dimensionale delle imprese con oltre 50 dipendenti. A fronte di questo dato le stesse imprese denunciavano una scopertura di 84.462 posti di lavoro corrispondente, pur tenendo conto della diversa distribuzione delle risposte, a circa il 56 per cento del totale della quota di riserva. È verosimile che oggi tali dati, con la crisi economica che morde l'Italia, siano peggiorati;
   accade che le aziende, anziché assumere un disabile, in base alla normativa specifica, preferiscono pagare le multe loro comminate;
   accade inoltre, come evidenziato da rappresentanti del comitato spontaneo degli invalidi civili di Terni, che spesso le assunzioni avvengano, ma i disabili siano poi assegnati a mansioni non compatibili con quelle segnalate dalle imprese;
   la legge n. 68 del 1999 appare – in tali casi – frustrata e recentemente – con sentenza n. C-312/11 del 4 luglio 2013 della Corte di giustizia dell'Unione europea – l'Italia è stata condannata per essere venuta meno al suo obbligo di recepire correttamente e completamente la direttiva n. 2000/78/CE che stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro;
   in particolare, nel sanzionare l'Italia, la Corte europea ha osservato che è compito degli Stati membri imporre a tutti i datori di lavoro l'obbligo di adottare provvedimenti efficaci e pratici (ad esempio sistemando i locali, adattando le attrezzature, i ritmi di lavoro o la ripartizione dei compiti) in funzione delle esigenze delle situazioni concrete, a favore di tutti i disabili, che riguardino i diversi aspetti dell'occupazione e delle condizioni di lavoro e che consentano a tali persone di accedere ad un lavoro, di svolgerlo, di avere una promozione o di ricevere una formazione;
   l'insufficienza della legge n. 68 del 1999 mette in evidenza una grave discriminazione ai danni dei disabili che si vedono negato il diritto al lavoro –:
   se i Ministri, ciascuno per le sue competenze, siano a conoscenza della situazione descritta e dei dati aggiornati del numero dei disabili iscritti nelle liste speciali e del numero dei disabili avviati al lavoro in base alla legge n. 68 del 1999;
   quali azioni i Ministri interrogati intendano promuovere, adottare e sollecitare per rimuovere gli impedimenti al pieno inserimento lavorativo dei disabili;
   quali misure intendano adottare i Ministri interrogati – anche di tipo normativo/regolamentare – al fine di garantire pienamente alle persone con disabilità il diritto al lavoro ed evitare abusi nella fase del collocamento lavorativo del disabile così come previsto dalla legislazione vigente, dalla Convenzione per i diritti dei disabili e dalla normativa europea in materia, in particolare dalla direttiva n. 2000/78/CE. (4-01495)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

L 1999 0068

GEO-POLITICO:

TERNI,TERNI - Prov,UMBRIA

EUROVOC :

lavoratore disabile

disabile

diritto del lavoro

accesso all'occupazione

condizioni di lavoro

agevolazioni per handicappati

assunzione