ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01486

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 60 del 29/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: PINI GIANLUCA
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 29/07/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 29/07/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01486
presentato da
PINI Gianluca
testo di
Lunedì 29 luglio 2013, seduta n. 60

   GIANLUCA PINI. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   da notizie di stampa si apprende che alcune persone si sono intrufolate nella canonica di Libiola e hanno rubato i soldi delle quote versate dai bambini del Grest; poi, non contenti, hanno raggiunto la vicina chiesa che, dal terremoto dell'anno scorso, è una semplice tensostruttura di plastica e, accanto all'altare hanno defecato e urinato:
   i responsabili sarebbero anche stati individuati, perché una donna li ha visti uscire dalla tenda. Si tratterebbe di quattro ragazzi di origini marocchine, uno residente a Serravalle, gli altri tra Ostiglia e i paesi vicini, ma nei loro confronti ancora non sono stati presi provvedimenti perché le indagini non sono concluse;
   il fatto è successo giovedì 18 luglio nel pomeriggio, ma il parroco, don Eugenio Ferrari, ha formalizzato solo il 22 luglio la denuncia ai carabinieri;
   quel giorno la casa parrocchiale di Libiola, abitate dalle due suore, era vuota e chiusa a chiave perché le religiose, insieme con lo stesso parroco, erano andate in gita con i bambini del Grest, gita di solo un giorno in una località di montagna. Indisturbati, quindi, i malviventi hanno rotto la serratura di una porta sul retro e sono entrati. Sono saliti al piano di sopra e hanno forzato anche la serratura della stanza da letto della suora superiora. In un borsello chiuso in un cassetto c'erano circa ottanta euro, le quote della terza settimana di Grest, più una parte del ricavato di una risottata organizzata dal gruppo estivo con bambini e genitori;
   compiuto il furto, il gruppetto non si è accontentato di allontanarsi. Ha voluto lasciare un segno. Un vandalismo, che nel luogo dove è stato compiuto, assume anche il significato di una provocazione, di uno sfregio voluto e inqualificabile;
   senza alcuna difficoltà, i malviventi hanno tagliato il bordo di plastica della tenda utilizzata come chiesa e, una volta dentro, hanno lasciato gli escrementi accanto all'altare. Nel tendone non c’è assolutamente nulla da rubare, quindi terminati i bisogni organici, i ladri-vandali se ne sono andati –:
   se convenga, come ritiene l'interrogante che sussistano i presupposti per l'espulsione amministrativa dei responsabili del citato atto. (4-01486)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

cittadino straniero

criminalita'

furto

chiesa

espulsione