ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01481

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 60 del 29/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: REALACCI ERMETE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 29/07/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO 29/07/2013
DALLAI LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 29/07/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO PER GLI AFFARI EUROPEI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 29/07/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 06/08/2013

SOLLECITO IL 02/09/2013

SOLLECITO IL 02/10/2013

SOLLECITO IL 18/11/2013

SOLLECITO IL 10/12/2013

SOLLECITO IL 23/12/2013

SOLLECITO IL 08/01/2014

SOLLECITO IL 05/02/2014

SOLLECITO IL 24/03/2014

SOLLECITO IL 05/05/2014

SOLLECITO IL 05/06/2014

SOLLECITO IL 02/07/2014

SOLLECITO IL 01/08/2014

SOLLECITO IL 01/09/2014

SOLLECITO IL 03/10/2014

SOLLECITO IL 05/11/2014

SOLLECITO IL 05/12/2014

SOLLECITO IL 08/01/2015

SOLLECITO IL 02/02/2015

SOLLECITO IL 05/03/2015

SOLLECITO IL 01/04/2015

SOLLECITO IL 05/05/2015

SOLLECITO IL 11/06/2015

SOLLECITO IL 09/07/2015

SOLLECITO IL 03/08/2015

SOLLECITO IL 07/09/2015

SOLLECITO IL 01/10/2015

SOLLECITO IL 02/11/2015

SOLLECITO IL 01/12/2015

SOLLECITO IL 11/01/2016

SOLLECITO IL 03/02/2016

SOLLECITO IL 03/03/2016

SOLLECITO IL 04/04/2016

SOLLECITO IL 02/05/2016

SOLLECITO IL 01/06/2016

SOLLECITO IL 04/07/2016

SOLLECITO IL 01/08/2016

SOLLECITO IL 12/09/2016

SOLLECITO IL 10/10/2016

SOLLECITO IL 08/11/2016

SOLLECITO IL 14/12/2016

SOLLECITO IL 09/01/2017

SOLLECITO IL 01/02/2017

SOLLECITO IL 06/03/2017

SOLLECITO IL 03/04/2017

SOLLECITO IL 09/06/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01481
presentato da
REALACCI Ermete
testo di
Lunedì 29 luglio 2013, seduta n. 60

   REALACCI, CENNI e DALLAI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro per gli affari europei, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   nella primavera 2002 è stata riscontrata, per la prima volta in Italia, nella zona pedemontana della provincia di Cuneo, area privilegiata per la produzione di castagne, la presenza dell'imenottero cinipide Dryocosmus kuriphilus, originario del nord della Cina e ritenuto unanimemente uno degli insetti più nocivi per il castagno in tutto il mondo;
   articoli di stampa e alcuni siti online, un appello promosso da UNCEM Toscana, sottolineano lo stato di grave criticità della filiera della castagna. Una delle cause dell'introduzione del pericoloso parassita è stata attribuita allo scambio di marze infette provenienti dall'Asia;
   la sopraccitata specie di insetto, mai segnalata in passato in Europa, è in grado di provocare la formazione di galle, ovvero di ingrossamenti di forma tondeggiante e dimensioni variabili da 0,5 a 2 centimetri di diametro, di colore verde o rossastro, sulle foglie e i germogli dei castagni, compromettendo in modo definitivo lo sviluppo vegetativo delle piante e la loro fruttificazione;
   nel cuneese fu riscontrata la presenza di galle sia sugli ibridi eurogiapponesi (castanea crenata x C. sativa), sia sul castagno europeo, selvatico o innestato. Il numero di galle per pianta è altresì molto variabile, dipendendo probabilmente, oltre che da una differente sensibilità varietale, anche dall'epoca di insediamento più o meno recente del parassita. La formazione delle galle può infatti coinvolgere i germogli laterali o apicali dei rami, inglobando una parte delle giovani foglie e degli amenti, determinando l'arresto dello sviluppo vegetativo dei getti colpiti;
   il Dryocosmus kuriphilus, o cinipide della castagna, attacca unicamente il genere castanea e presenta una sola generazione annua. Nei mesi di giugno e luglio dalle galle formatesi in primavera fuoriescono le femmine adulte che si presentano come piccole vespe lunghe 2,5 millimetri circa, con una colorazione nera a carico del torace e dell'addome; gli arti risultano di colore giallo brunastro, ad eccezione dell'ultimo segmento tarsale bruno scuro;
   dal 2002, anno in cui si registrò la prima presenza in Italia, il cinipide delle castagne si è diffuso in tutti i boschi di castagno del Paese, colpendo particolarmente le zone a più alta produttività e per valore «tipicità IGP-DOP» come: la già citata cuneese, i castagneti del monte Amiata, i boschi dell'Aretino, in particolar modo nel Casentino, nel Valdarno e nel Pratomagno, la produzione del Monfenera in Veneto, i castagneti IGP campani di Montella Igp, il marrone di Roccadaspide e la «Primitiva» di Roccamonfina, in provincia di Caserta;
   una produzione annua di 45 milioni di chili di altissima qualità consente all'Italia di conquistare la leadership nella produzione in Europa e il quarto posto a livello mondiale dopo Cina, Corea del Sud e Turchia. Inoltre, secondo la Coldiretti, il primato italiano sul piano qualitativo è confermato dalla presenza di ben nove tipi di castagne che hanno ottenuto riconoscimento europeo di tipicità;
   in questo caso i trattamenti antiparassitari di contrasto con fitofarmaci in genere sono scarsamente efficaci, oltre a risultare discutibili dal punto di vista dell'impatto ambientale;
   da alcuni articoli di stampa apparsa da qualche tempo si apprende come parrebbe possibile una lotta biologica alla minaccia del cinipide delle castagne grazie alla diffusione di un insetto antagonista: il Torymus sinensis kannijo, la cui femmina depone le proprie uova nelle galle del cinipide, distruggendo in tal modo le larve del parassita. Tuttavia, lo studio di come sincronizzare il ciclo di vita dei due insetti e di come liberarli nell'ambiente è ancora all'inizio;
   in Giappone la lotta biologica con l'introduzione dello specifico limitatore naturale, ovvero l'imenottero calcidoideo Torymus sinensis kamijo, ha però dato buoni risultati. In diverse località, a distanza di quasi venti anni dalla effettuazione dei primi lanci di questo parassitoide, le percentuali di germogli attaccati dal cinipide sono ampiamente al di sotto della soglia di danno;
   introdurre in natura parassiti antagonisti potrebbe creare gravi squilibri agli ecosistemi;
   nella risposta all'atto di sindacato ispettivo 4-12012 sulla medesima questione l'allora Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Catania rispose: «Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha già istituito un apposito tavolo di settore per fronteggiare la crisi in cui versa il comparto, purtroppo acuita, in queste ultime campagne di commercializzazione, dalla diffusione del parassita in tutti gli areali di produzione nazionali. Peraltro, nella seduta della Conferenza permanente Stato-regioni del 18 novembre 2010, d'intesa con i rappresentanti della filiera, le comunità montane, le associazioni e le amministrazioni locali, è stato sancito l'accordo sul «Piano di settore castanicolo» per tutelare il prodotto «castagna» mediante efficaci azioni sui territori vocati. La medesima Conferenza permanente, il 7 ottobre 2011, ha dato altresì parere favorevole all'istituzione del «Tavolo di filiera della frutta in guscio» comprendente una specifica sezione per la «castanicoltura», formalizzato con decreto n. 4824 del 10 marzo 2011, Per limitare i danni nei castagneti da frutto, non solo la mia amministrazione ha già previsto un finanziamento di 1 milione di euro per attivare la azioni a supporto del predetto piano, ma è stato altresì istituito, in sede di tavolo di filiera, un «Gruppo di coordinamento tecnico-scientifico» per verificare la costituzione e ubicazione dei centri di moltiplicazione del Torymus sinensis (parassitoide antagonista del cinipide) nei territori regionali vocati alla castanicoltura da frutto per ostacolare il diffondersi della «vespa cinese» e garantire un'autonomia gestionale della problematica a livello territoriale»;
   quali iniziative urgenti intendano assumere i Ministri interrogati al fine di attuare una campagna informativa nazionale riservata agli operatori del settore castanicolo con l'obiettivo di limitare la diffusione di D. kuriphilus, o cinipide della castagna, oltreché volta al controllo dell'attività vivaistica per evitare la commercializzazione di piante infestate;
   se non si ritenga opportuno, per tramite dei centri di ricerca e sperimentazione in agricoltura del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali competenti per territorio e di concerto con le Agenzie regionali per l'ambiente, avviare dei progetti tesi a verificare tutte le possibilità di lotta biologica al cinipide, ad esempio con l'introduzione di parassitoidi specifici, e se questi siano compatibili con la tutela della biodiversità nazionale e con le colture castanicole e non solo;
   se non si ritenga infine utile, anche a livello di Unione europea, individuare specifiche forme di indennizzo e di aiuto per la lotta biologica nel settore castanicolo, costituito da centinaia di piccole e medie imprese, spesso a conduzione familiare, gravemente minacciate dal cinipide delle castagne che rappresentano uno degli ambiti di eccellenza della produzione agricola ed alimentare nazionale;
   se e quali conclusioni siano stato prodotte dal sopraccitato «Tavolo di filiera della frutta in guscio» istituito presso la conferenza permanente Stato Regioni nel 2011.
   (4-01481)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

CUNEO,CUNEO - Prov,PIEMONTE

EUROVOC :

frutticoltura

produzione agricola

trattamento fitosanitario

parassitologia

frutto a guscio

produzione nazionale

limitazione della commercializzazione

antiparassitario