ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01459

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 59 del 24/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: BRAMBILLA MICHELA VITTORIA
Gruppo: IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 26/07/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLA SALUTE 26/07/2013
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 14/10/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01459
presentato da
BRAMBILLA Michela Vittoria
testo di
Mercoledì 24 luglio 2013, seduta n. 59

   BRAMBILLA. — Al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:
   da fonti di stampa si apprende che presso il delfinario dello zoo di Fasano (Brindisi) «si è tenuto un progetto terapeutico che ha coinvolto un gruppo di ragazzi con problemi di autismo che sono venuti a contatto con i delfini, I ragazzi accompagnati da alcuni educatori, hanno prima assistito allo spettacolo e poi hanno interagito con i mammiferi presenti»;
   ai ragazzi sarebbe stato consentito di interagire con gli animali per stessa ammissione dei direttore del parco;
   per «progetto terapeutico» si intende evidentemente un progetto che dia risultati e che sia valutato scientificamente in modo adeguato e sia condotto nel rispetto delle normative vigenti;
   per terapia assistita con animali (TAA – animal-assisted therapy) si intende, secondo la definizione fornita dal Centro di collaborazione OMS/FAO per la sanità pubblica veterinaria e l'Istituto superiore di sanità, la «Terapia effettuata con l'ausilio di animali» ovvero, secondo la definizione dell'Istituto zooprofilattico sperimentale dell'Abruzzo e del Molise, la «terapia assistita dagli animali»;
   trattasi di un'attività terapeutica vera e propria, con precise caratteristiche, effettuata con l'ausilio di animali domestici e finalizzata a migliorare le condizioni di salute di un paziente mediante specifici obiettivi;
   la co-terapia TAA rientra nel gruppo delle cosiddette «pet-therapy», definite «attività di sostegno terapeutico che si attuano attraverso l'utilizzo della relazione uomo-animale domestico» (Ministero della salute – direzione generale della sanità animale, «L'approccio zooantropologico alla pet therapy»);
   le terapie assistite con gli animali sono definite anche dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 28 febbraio 2003 «Recepimento dell'accordo recante disposizioni in materia di benessere degli animali da compagnia e pet-therapy» (Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 52 del 4 marzo 2003);
   con l'espressione «Terapie assistite dagli animali» ci si riferisce a interventi terapeutici con precise caratteristiche ed obiettivi, finalizzati a migliorare le condizioni di salute psico-fisica di un paziente. È una terapia complementare e non alternativa, volta pertanto a integrare, rafforzare e coadiuvare le terapie accademiche normalmente effettuate per il tipo di patologia considerato. Le TAA sono caratterizzate dall'attuazione di un preciso protocollo che comprende l'individuazione di obiettivi di salute specifici per ciascun destinatario dell'intervento, una gestione multidisciplinare, una documentazione dell'intervento e una valutazione obbligatoria degli esiti (Delta society, handbook for animal assisted activities and animal assisted therapy Washington: Renton; 1992);
   i delfini, più correttamente i tursiopi, non possano essere definiti propriamente dei «pet», essendo al contrario animali selvatici costretti a vivere in stato di cattività. Non appare quindi infondato e fuori luogo asserire che tursiopi non sono da questo punto di vista assimilabili a cani, gatti, galline, cavalli;
   un'ampia letteratura scientifica («Assessment of the risk of zoonotic disease transmission to marine mammal workers and public: survey of occupational risks» AK. Mazet, H. and M. H. Ziccardi. Wildlife Health Center School of veterinarian medicine, University of California. Davies, California 95616. Usa; etc.) evidenzia il rischio di trasmissione di patologie tra la specie Tursiops truncatus e l'uomo, mentre numerosi e gravi sono gli incidenti registrati durante le sessioni di terapia assistita con i tursiopi, in Paesi nei quali questa pratica è lecita;
   la DAT (Dolphin Assisted Therapy, terapia assistita con i delfini) è una terapia molto controversa e prevede una stretta interazione con i delfini, di solito il nuoto con questi animali in cattività o nel loro ambiente naturale, ed è proposta come trattamento o palliativo di malattie e invalidità. La sua efficacia non è tuttavia scientificamente dimostrata (Marino e Lilieafield, 2007) e le acque nelle quali sono detenuti i tursiopi in cattività certamente non hanno le caratteristiche di balneabilità previste dalla vigente normativa;
   il documento del Comitato nazionale per la bioetica, «Problemi relativi all'impiego di animali in attività correlate alla salute e al benessere umani», approvato il 21 ottobre 2005, afferma testualmente: «Gran parte delle attività considerate nel documento riguardano un numero ristretto di animali sicuramente domestici (cani, gatti, cavalli). Mentre per altre si pone il problema dell'eventuale utilizzo di altre specie (per esempio i delfini). In questo caso, il principio di precauzione, inteso sia come salvaguardia della salute dell'uomo, sia come tutela della specificità animale, impone di escludere da tali pratiche tanto gli animali selvaggi (anche se animansiti) quanto animali il cui livello di domesticazione è ancora incerto per cui, anche se non sussistono evidenti pericoli per l'uomo, sono molto probabili riflessi negativi per l'animale»;
   il decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare 6 dicembre 2001 n. 469, «Regolamento recante disposizioni in materia di mantenimento in cattività di esemplari di delfini appartenenti alla specie Tursiops Truncatus, in applicazione dell'articolo 17, comma 6 della legge 23 marzo 2001, n. 93 stabilisce agli articoli 37 e seguenti dell'allegato che il nuoto con i delfini è vietato ed è permesso solo all'addestratore, al veterinario, al biologo e al curatore è consentito effettuare immersioni con i delfini allo scopo di provvedere alla loro cura o all'ispezione delle strutture. I delfini non devono essere alimentati dal pubblico né entrare in contatto con lo stesso, durante le eventuali dimostrazioni, la sorveglianza dev'essere continua per evitare che i visitatori abbiano contatto fisico con i delfini o gettino oggetti nelle vasche –:
   quali siano gli strumenti che i Ministeri interrogati intendano porre in essere per evitare che siano reiterate palesi violazioni della normativa vigente;
   quali siano le garanzie che il Ministero competente intenda offrire affinché le strutture che detengono tursiopi in cattività non consentano più alcun contatto tra pubblico e cetacei – come accade non solo a Fasano – anche in ragione del rischio sanitario a cui si sottopongono visitatori e animali;
   se non si ritenga opportuno, a seguito delle costanti e reiterate violazioni del decreto sopraccitato, vietare alle strutture inadempienti di proseguire con le loro attività. (4-01459)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

FASANO,BRINDISI - Prov,PUGLIA

EUROVOC :

rischio sanitario

mammifero marino

terapeutica

animale domestico

benessere degli animali

sanita' pubblica