ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01457

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 59 del 24/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: D'ARIENZO VINCENZO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 26/07/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZARDINI DIEGO PARTITO DEMOCRATICO 26/07/2013
COMINELLI MIRIAM PARTITO DEMOCRATICO 26/07/2013
DAL MORO GIAN PIETRO PARTITO DEMOCRATICO 26/07/2013
ROTTA ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO 26/07/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 26/07/2013
Stato iter:
17/12/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 17/12/2014
LUPI MAURIZIO MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 17/12/2014

CONCLUSO IL 17/12/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01457
presentato da
D'ARIENZO Vincenzo
testo di
Mercoledì 24 luglio 2013, seduta n. 59

   D'ARIENZO, ZARDINI, COMINELLI, DAL MORO e ROTTA. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   A) di sera Verona non è collegata con Roma. Il buco è sulla Bologna-Verona. Infatti:
    la linea ferroviaria Verona-Bologna è percorsa giornalmente da circa 12 (dodici) coppie di treni regionali/regionali veloci al giorno nelle due direzioni; a questi vanno aggiunte altre 6 (sei) relazioni di treni Freccia Argento per collegamenti veloci con Roma;
    in pratica, a parte le due fasce pendolari (mattina e sera quando c’è in più un treno regionale che ferma in tutte le stazioni) circola un treno da Bologna per Verona ogni due ore (è servita meglio la relazione Verona-Modena con circa 15 coppie di treni al giorno, con una relazione ogni ora;
    dopo le 18,15 nessun treno collega Roma con Verona. E dopo le 18,50 nessun treno collega Verona con Roma. Di fatto, una delle più dinamiche città dal punto di vista economico del Paese, è isolata dalla capitale;
    se l'offerta ferroviaria per Verona da e verso Roma – direttamente o indirettamente – è cadenzata nel corso della giornata, dopo le 18,15 da Roma e dopo le 18,50 da Verona cala il buio.
   Nel dettaglio, sebbene da:
    1. Roma verso Bologna dopo le 18,15 vi siano quattro treni con un'offerta variegata in partenza dalle 19,20 alle 20,20 e arrivo rispettivamente alle 21,35 e alle 22,35 (altri collegamenti Roma/Bologna sono 19,35/21,52 e 19,50/22,07), dopo l'ultimo treno da Bologna per Verona in partenza alle 21,10 non c’è null'altro;
    2. da Bologna verso Roma dopo le 18,50 vi siano treni con offerta variegata in partenza alle 19,43, 19,53 e 20,20 con arrivo rispettivamente alle 21,40, 22,10 e 22,35 a Roma, dopo l'ultimo treno da Verona per Bologna in partenza appunto alle 18,50 non c’è null'altro;
   il problema vero, quindi, è la mancanza di treni regionali o regionali veloci di collegamento fra Bologna e Verona dopo le 22,35 e da Verona con arrivo fino alle 20,20 a Bologna; intercettando le coincidenze, si eviterebbero, peraltro, possibili vuoti di passeggeri sulla tratta;
    la soluzione di un nuovo collegamento che copra il vuoto risolverebbe anche il buco dei collegamenti da Padova, stazione presso la quale i treni da Roma giungono anche nelle fasce orarie in interesse, infatti dopo le 20,17 da quella città non parte nulla verso Verona;
    altresì, si favorirebbe il prolungamento dei passeggeri verso Trento in ragione del fatto che verso quella destinazione da Verona l'ultimo treno parte alle 22,49;
    l'ulteriore nota stonata è certamente il sottoutilizzo di una linea a doppio binario con una tecnologia sofisticata e molto moderna e con una programmazione di soli 50 treni al giorno quando ne potrebbero circolare più di 120! (come sulle tratte Verona/Milano e Verona/Venezia, o sulla Verona/Trento-Bolzano). Praticamente i lavori di raddoppio del binario (durati più di trent'anni) hanno portato solo benefici in termini di orario: prima le due città erano lontane più di due ore, oggi la distanza temporale è minore di 80/90 minuti ma il numero di corse non è mai cambiato;
    questo accade solo sul territorio veneto. In Emilia Romagna, infatti, sono aumentati i treni ed anche le stazioni nell’hinterland del capoluogo. Nella tratta Bologna-Poggio Rusco (e quindi, esclusivamente, sul territorio della regione Emilia Romagna) circola un treno ogni ora e nelle fasce pendolari un treno ogni mezzora;
    considerata l'esperienza emiliana, per potenziare il servizio sulla linea Verona-Bologna sarebbe sufficiente un accordo fra le due Regioni, Veneto ed Emilia ed il servizio ferroviario potrebbe essere più che raddoppiato con sicuri benefici per il collegamento fra le due città e probabilmente anche per il territorio limitrofo (da Trento e dalla zona padana fino a Brescia);
    sarebbe opportuna una riflessione sull'anticipo della prima partenza da Verona, oggi prevista alle ore 6,50 per essere a Roma prima delle 9,40 e, quindi, in tempo per raggiungere nella capitale qualsiasi destinazione;
    appare urgente prevedere due nuovi collegamenti che offrano la possibilità ai veronesi di usufruire di un collegamento ferroviario da Bologna, e quindi, da Roma, con partenza successiva alle 22,35 in modo da favorire la permanenza in Roma fino alle 20,20 e, di contro da Verona verso Bologna e, quindi, verso Roma che arrivi alla stazione bolognese entro le 20,20;
   B) va rivisto l'aggravio di costi per i veronesi diretti o provenienti dalla Lombardia. Infatti:
    la Regione Veneto, in data 9 luglio, ha comunicato in via ufficiale e in modo unilaterale la soppressione, a partire dall'entrata in vigore del prossimo orario invernale (vale a dire il 15 dicembre), di 4 coppie di treni interregionali che oggi collegano Venezia con Milano. Nel dettaglio i treni 2090, 2098, 2106 e 2110 in partenza da Venezia, ed i treni 2089, 2095, 2107 e 2113 in partenza da Milano;
    si tratta degli unici treni di collegamento interregionali rimasti sulla linea (la direttrice 17), percorsa unicamente dai FrecciaBianca e ai FrecciaRossa di Trenitalia; Le motivazioni fornite dalla Regione Veneto su questa scelta riguardano una rimodulazione del servizio ferroviario interno regionale che non prevede più treni di collegamento a lunga percorrenza con le altre regioni. Tecnicamente la cosa si chiama «rottura di carico», e in pratica il trasporto regionale Veneto da dicembre si muoverà da Venezia per fare capolinea a Verona. Le conseguenze di questa decisione sono diverse e riguardano sia il Veneto che la Lombardia;
    da dicembre, dunque non sarà più possibile muoversi tra Milano e Venezia se non con i convogli di Trenitalia, passando dagli attuali 17 euro di un interregionale ai 70 euro di un FrecciaRossa. Inoltre, chi non abita nei capoluoghi di provincia dove fermano i Freccia di Trenitalia, dovendo muoversi dal Veneto verso la Lombardia e viceversa, non avrà più modo di farlo, se non cambiando treno e sobbarcandosi tempi e costi aggiuntivi;
    la decisione penalizzerà soprattutto le fasce meno abbienti della popolazione e inciderà ulteriormente sulla viabilità dell'area già congestionata dal traffico e dallo smog –:
   se non si ritenga urgente costituire un tavolo ministeriale, di concerto con le regioni coinvolte, per trovare una soluzione positiva per Verona ed i pendolari veronesi. (4-01457)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 17 dicembre 2014
nell'allegato B della seduta n. 351
4-01457
presentata da
D'ARIENZO Vincenzo

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, si forniscono i seguenti elementi di risposta.
  I collegamenti ferroviari alta velocità (Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca) sono effettuati da Trenitalia in regime di mercato, pertanto, non ricevendo alcun corrispettivo pubblico, si sostengono esclusivamente con i ricavi da traffico, quindi, la relativa programmazione: orari, itinerari e fermate si basa su valutazioni di carattere commerciale.
  Attualmente, l'offerta di media-lunga percorrenza tra Roma e Verona è costituita da 7 coppie di treni Frecciargento giornalieri, di cui 4 treni la mattina e 3 treni il pomeriggio, in partenza da Roma e 3 collegamenti la mattina più 4 nel pomeriggio con partenza da Verona.
  A tale offerta si aggiunge una coppia di Intercity notte che soddisfa la clientela in partenza nella tarda serata sia da Roma per Verona (ICN 764 partenza ore 23,00 arrivo ore 5.30) che da Verona verso la Capitale (ICN 763 partenza ore 23.36 e arrivo a Roma alle 6.00).
  Relativamente all'ipotesi di anticipare la partenza del primo treno da Verona per Roma (prevista alle ore 6.50) si fa presente che – considerato il sistema di cadenzamento orario al minuto 50 vigente sulla relazione di cui trattasi (e il conseguente canale dedicato da Verona verso Roma) l'eventuale anticipo di partenza dovrebbe essere programmato alle ore 5.50, un orario poco appetibile per la clientela.
  Per quanto riguarda il servizio regionale, come è noto, secondo la normativa vigente, decreto legislativo n. 422 del 1997, la relativa programmazione e gestione rientra nelle competenze delle singole regioni i cui rapporti con Trenitalia sono disciplinati da contratti di servizio, nell'ambito dei quali vengono definiti, tra l'altro, il volume e le caratteristiche dei servizi da effettuare, sulla base delle risorse economiche rese disponibili dalle stesse regioni.
  Ugualmente, ricade nell'ambito delle competenze delle regioni la determinazione delle tariffe applicabili ai servizi contrattualizzati del proprio territorio.
  Con l'orario 2014, la regione Veneto ha dato corso ad un progetto di riorganizzazione complessiva del servizio ferroviario regionale sull'intero territorio che, adottando un'offerta di tipo cadenzato, ha previsto in sintesi quanto segue:
   un sistema cadenzato di treni «regionali veloci» che collegano i capoluoghi di provincia e i centri maggiori;
   un sistema cadenzato di treni «regionali» che servono tutte le stazioni/fermate;
   un incremento del numero dei treni e conseguentemente dei posti offerti;
   l'utilizzo di materiale rotabile dedicato per ciascuna linea/relazione.
  Al riguardo, Ferrovie dello Stato ha comunicato che l'attivazione del cadenzamento ha determinato una maggiore regolarità dei servizi e consentito un miglioramento generalizzato del sistema della mobilità su ferro in tutta la regione.
  In particolare, le 4 coppie di treni regionali diretti Venezia-Milano (e viceversa) sono state limitate a Verona, da dove è possibile raggiungere Milano (e viceversa) attraverso interscambio anche con i treni regionali della Lombardia (oltre che con i «Frecciabianca»); ciò ha permesso la realizzazione di un'offerta molto più articolata tra Venezia e Verona.
  Si fa presente inoltre, che i servizi ferroviari in parola, oggetto del processo di razionalizzazione ed efficientamento previsto dall'articolo 16-bis del decreto-legge n. 9 del 2012 così come modificato ed integrato dall'articolo 1, comma 301, della legge di stabilità 2013, saranno oggetto di verifica nel corso dell'anno da parte di questo ministero.
  Si segnala, infine, che per quanto di competenza di questa amministrazione, le problematiche segnalate potranno comunque essere esaminate nell'ambito dell'attività dell'osservatorio nazionale sul trasporto pubblico locale, istituito con l'articolo 1, comma 300, della legge 24 dicembre 2007, n. 244.
Il Ministro delle infrastrutture e dei trasportiMaurizio Lupi.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

VERONA - Prov,VENETO

EUROVOC :

trasporto ferroviario

veicolo su rotaie

rete ferroviaria

utente dei trasporti

linea di trasporto