ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01419

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 59 del 25/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: DI GIOIA LELLO
Gruppo: MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Data firma: 25/07/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 25/07/2013
Stato iter:
13/12/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 13/12/2013
ZANONATO FLAVIO MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 13/12/2013

CONCLUSO IL 13/12/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01419
presentato da
DI GIOIA Lello
testo presentato
Giovedì 25 luglio 2013
modificato
Mercoledì 24 luglio 2013, seduta n. 59

   DI GIOIA. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   il gasdotto trans-adriatico è un progetto volto alla costruzione di un nuovo gasdotto che dovrebbe connettere l'Italia con la Grecia attraverso l'Albania, al fine di consentire l'afflusso di gas naturale proveniente dalla zona del Caucaso;
   nel 2009 è stato siglato l'accordo intergovernativo tra Italia e Albania per la cooperazione nei campi dell'elettricità e del gas;
   in tale accordo fu individuato il TAP come progetto di interesse prioritario per entrambi i Paesi;
   tale opera dovrebbe avere il suo terminale nel comune di Meledugno, in provincia di Lecce;
   il 24 gennaio 2012, infatti, sono iniziati i monitoraggi di fronte alla costa di San Foca, località San Basilio;
   sul progetto vi è stata una forte opposizione, sin dall'inizio, da parte dell'amministrazione locale che ha fatto presente, con due delibere di altrettanti consigli comunali, quanto fosse incompatibile tale opera rispetto alla vocazione agricola e turistica di quel territorio;
   la vocazione turistica di tale territorio è, d'altronde, confermata dai prestigiosi riconoscimenti conseguiti, quali la Bandiera Blu e Le Cinque Vele di Legambiente;
   sembra incredibile che ogni volta che si prospetta un'opera d'interesse nazionale non vi sia alcun criterio di selezione e valutazione dei territori interessati che rischiano di vedere affossare la propria economia locale in virtù della superficialità con la quale sono prodotte tali scelte –:
   se non si ritenga necessario accogliere le giuste motivazioni fornite dall'amministrazione comunale di Meledugno in merito alla necessità di rivedere il luogo dove posizionare il terminale del gasdotto in oggetto, al fine di evitare inutili situazioni di tensione sociale in un'area già pesantemente colpita dagli effetti della crisi economica e che vede nel turismo e nell'agricoltura una fonte reale di crescita e sviluppo economico;
   se non si ritenga, di conseguenza, urgente convocare un tavolo di confronto interistituzionale tra le parti in causa al fine di trovare una soluzione condivisa su tale delicata materia. (4-01419)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 13 dicembre 2013
nell'allegato B della seduta n. 138
4-01419
presentata da
DI GIOIA Lello

  Risposta. — Si premette che la specificità della materia trattata e la delicatezza delle questioni ivi rappresentate sono conseguenti al tentativo di armonizzare e garantire, da una parte la salvaguardia ambientale e la tutela di un territorio (come quello del comune di Melendugno, in provincia di Lecce) a forte vocazione sia agricola che turistica, dall'altra dare seguito all'accordo intergovernativo tra Italia e Albania per la cooperazione dell'elettricità e del gas siglato nel 2009.
  In tale accordo venne infatti individuato nella società Trans Adriatic Pipeline (TAP), il progetto fulcro e prioritario per entrambi i Paesi che opererà al fine della costruzione di un nuovo gasdotto che connettendo l'Italia con la Grecia, attraverso l'Albania, consentirà l'afflusso di gas naturale proveniente dalla zona del Caucaso.
  In questa ottica il Ministero dello sviluppo economico in base alle proprie competenze e da ulteriori elementi acquisiti dalla società Trans Adriatic Pipeline (TAP) comunica quanto segue:
   il progetto Tap costituisce una infrastruttura strategica per trasportare gas naturale dai giacimenti dell'area del Caspio, in particolare dalla seconda fase di sviluppo del giacimento azero di Shah Deniz II, nel Mar Caspio, verso l'Europa. Esso è stato selezionato nell'ambito di un gruppo di vari progetti, facenti parte del cosiddetto «Corridoio Sud» che alternativamente prevedevano di far giungere il gas in Europa attraverso l'area balcanica o, come poi è avvenuto, attraverso la Grecia, l'Albania e l'Italia.
  L'apertura del Corridoio Sud è considerata nel suo insieme una priorità dell'Unione europea e la Commissione europea ha fortemente promosso il suo sviluppo, proprio per aprire una nuova via di approvvigionamento di gas per l'Europa, che potrà svilupparsi in futuro con portate maggiori e rotte complementari, in modo da accrescere la sicurezza degli approvvigionamenti e soprattutto la diversificazione delle forniture, ancora fortemente legate ai partner tradizionali, Paesi come la Russia e l'Algeria. Questo è tanto più importante in quanto, anche considerata la
roadmap europea per il 2050, il gas continuerà a rivestire nel medio termine una fonte energetica imprescindibile per i Paesi UE, anche in considerazione del previsto calo della produzione di gas europea, e in previsione della auspicata ripresa dell'economia e quindi dei consumi.
  La ratifica dell'accordo sul gasdotto Trans Adriatic Pipeline tra il Governo della Repubblica italiana, il Governo della Repubblica di Albania ed il Governo della Repubblica della Grecia, fatto ad Atene il 13 febbraio 2013, permette di dare attuazione all'intesa siglata dai tre Paesi il 27 settembre 2012 a New York per la realizzazione dello stesso, attraverso il rafforzamento delle collaborazioni in essere e costituisce per l'Italia un utile strumento per diversificare le fonti energetiche, nonché i fornitori di energia, con positive ricadute anche dal punto di vista della sicurezza energetica.
  Al fine di promuovere la realizzazione del gasdotto Tap il 13 febbraio 2013 i Ministri dell'energia dei Governi della Repubblica d'Italia, d'Albania e della Grecia, hanno firmato ad Atene un accordo sul gasdotto Tap, che è stato già ratificato sia dalla Grecia che dalla Albania.
  Il 24 maggio 2013, il Consiglio dei Ministri italiano ha approvato il disegno di legge per la ratifica e l'esecuzione di tale Accordo, che è stato inviato alle Camere per la ratifica. Il 30 luglio 2013 si è concluso l'esame e la discussione in Commissione Senato (A.S. 884) ottenendo il parere favorevole delle Commissione ambiente, industria, bilancio ed esteri del Senato. Ad ottobre 2013 era in trattazione in Assemblea Senato.
  Il 28 giugno 2013, il consorzio Shah Deniz II ha quindi ufficializzato la scelta del gasdotto Tap come rotta preferenziale per il trasporto del gas azero in Europa, rispetto al progetto rimasto Nabucco West, finalizzato a trasportare invece il gas azero fino in Austria attraverso i Balcani, progetto che potrà essere realizzato in una seconda fase più avanti nel tempo, quando saranno disponibili volumi di gas aggiuntivi.
  La scelta di Tap per l'apertura del Corridoio Sud delle infrastrutture gas strategiche europee, come sopra evidenziato, accrescerà la sicurezza degli approvvigionamenti, la diversificazione delle fonti e delle rotte di provenienza del gas e l'aumento dell'offerta e del numero di fornitori in concorrenza sul mercato italiano ed europeo. La sua realizzazione consentirà di andare verso un mercato sempre più concorrenziale e più integrato con quello europeo, consentendo all'Italia di diventare un
hub europeo del gas proveniente dalla regione del Caspio;
   l'approdo del metanodotto a nord di San Foca, secondo quanto dichiarato dalla società nello studio di impatto ambientale, procurerebbe ridotti impatti ambientali in quanto il gasdotto attraverserebbe la linea di costa secondo la tecnica della trivellazione orizzontale, cioè mediante un gasdotto che dal largo della costa verrebbe realizzato con un passaggio al di sotto del fondo marino, riemergendo dal sottosuolo nell'entroterra, oltre la linea di costa, senza quindi intaccare minimamente la costa salentina, che non sarebbe perciò interessata da lavori in superficie.

  Riguardo il tracciato in terraferma il gasdotto interesserà il comune di Melendugno, evitando tutte le zone protette da vincoli di carattere ambientale e paesaggistico previsti dal piano urbanistico territoriale.
  Anche nella scelta della cabina terminale di approdo la società Tap ha studiato insieme alle autorità locali il miglior tracciato al fine di preservare il territorio nella sua integrità paesaggistica. E prevalsa la scelta di collocare la cabina nell'area del comune di Melendugno, su terreno agricolo, al di fuori dell'area vincolata, dove saranno adottati tutti i requisiti di progettazione e realizzazione previsti dalle norme di sicurezza.
  Si precisa che il terminale di ricezione svolge solo funzione di misura e non produce emissioni significative in atmosfera, in quanto nella fase di riscaldamento del gas saranno utilizzati dei riscaldatori elettrici; emissioni di CO2 occasionali, potranno verificarsi, ma solo durante eventuali partenze/fermate rapide del terminale ed in caso di improvvise variazioni considerevoli della pressione della rete gas di Snam; in ogni caso, dallo studio di valutazione ambientale, risultano non significative, ai di sotto dei limiti consentiti dalla norma e di gran lunga inferiori, a quante prodotte, nell'anno; dal riscaldamento dell'abitato del comune di Melendugno e di Vernole.
  In ogni caso si fa presente che lo studio di impatto ambientale revisionato ed aggiornato, anche per rendere ancora meno rilevanti le incidenze sul territorio, in particolare per l'ubicazione e le dimensioni del terminale di ricezione è stato, il 10 settembre 2013, allo scadere della proroga concessa dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare alla società, presentato al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, e pubblicato sui quotidiani locali e nazionali per la fase di consultazione. Pertanto, durante tale fase tutte le incidenze sul territorio potranno essere valutate, acquisendo il parere definitivo degli enti locali interessati e della popolazione interessata dall'infrastruttura.
  In tale occasione sarà possibile una corretta informazione sugli effettivi impatti di carattere territoriale e ambientale e dei vantaggi di carattere nazionale e locale derivanti dalla realizzazione dell'opera, indirizzata a tutti i soggetti interessati, che consentirà di avere una valutazione compiuta degli stessi su basi tecniche e dati concreti. Inoltre in tale sede potranno essere anche stabilite le misure di compensazione ambientale e territoriale per i territori interessati dall'opera, in base alle norme vigenti.
  La società Tap ha già dato la propria disponibilità a investire in progetti locali a beneficio dei comuni, dei residenti e della comunità locale, tra cui sostenere, mediante una convenzione, lo studio e la realizzazione di un intervento di tutela della costa dall'erosione costiera stanziando 5 milioni di euro. Infine, secondo uno studio effettuato da Nomisma, l'impatto complessivo sul prodotto interno lordo pugliese sarebbe di euro 290 milioni e di circa 2.000 posti di lavoro durante la fase di costruzione.
  Per quanto riguarda gli aspetti autorizzativi, solo una volta emanato il decreto di pronuncia di compatibilità ambientale a valle del parere della commissione Via del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministero dello sviluppo economico potrà convocare la riunione della conferenza dei servizi decisoria alla quale saranno invitati a partecipare tutti gli enti locali interessati; la seduta decisoria della conferenza dei servizi potrà essere preceduta anche da sedute istruttorie qualora se ne ravvisasse la necessità o fosse richiesto da un ente interessato, pertanto il confronto interistituzionale è garantito come previsto dalla normativa sul procedimento amministrativo. È da sottolineare infine che le norme prevedono che le autorizzazioni alla costruzione ed esercizio dei gasdotti siano emanate dal Ministero dello sviluppo economico di intesa con la regione interessata.

Il Ministro dello sviluppo economicoFlavio Zanonato.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

ALBANIA

GEO-POLITICO:

MELENDUGNO,LECCE - Prov,PUGLIA

EUROVOC :

gas naturale

amministrazione locale

gasdotto

protezione dell'ambiente