ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01407

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 59 del 24/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: BRAMBILLA MICHELA VITTORIA
Gruppo: IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 24/07/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 24/07/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01407
presentato da
BRAMBILLA Michela Vittoria
testo di
Mercoledì 24 luglio 2013, seduta n. 59

   BRAMBILLA. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   la società Corio Antonino Il Detective srl ha svolto il servizio di sorveglianza presso l'azienda ospedaliera Policlinico G. Martino di Messina dal 1982 ai primi mesi dell'anno 2008;
   nel febbraio 2008 fu autorizzata una gara per il servizio di sorveglianza armata quinquennale, il cui capitolato prevedeva la salvaguardia dei livelli occupazionali del personale qualificato;
   tale gara fu annullata e il servizio temporaneamente affidato alla società KSM;
   dopo alcune proroghe alla KSM, il policlinico universitario di Messina bandiva l'11 marzo 2009 una sola gara d'appalto per diversi servizi da svolgere al nosocomio, tra i quali la custodia dei parcheggi e la sorveglianza. Trattandosi di un appalto multiservizi, la ditta Corio Antonino il detective non partecipò. La gara fu vinta, il 17 luglio 2009, dal Raggruppamento temporaneo di imprese di cui faceva parte la Mondialpol security;
   nel citato bando di gara del 2009 non era compresa la disciplina del cambio d'appalto come previsto dagli articoli 25 e seguenti del CCNL delle Guardie particolari giurate e nella circolare 15/4977/160105 del 20 marzo 2008 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali;
   al fine di avviare la procedura per la salvaguardia dei livelli occupazionali, la società Il detective ha promosso presso l'ufficio provinciale del lavoro e della massima occupazione (UPLMO) un incontro con le organizzazioni sindacali e l'azienda subentrante, che non ha ritenuto di presentarsi. Al termine dell'incontro, tenutosi il 17 novembre 2009, l'uplmo ha messo a verbale che riteneva violate le norme contrattuali relative al cambio di appalto. Tale interpretazione è stata successivamente condivisa anche dall'ufficio territoriale del Governo;
   il 4 febbraio 2011 (11 febbraio 2011) veniva firmato presso l'uplmo un verbale di accordo tra le organizzazioni sindacali, la società Il detective, la società KSM e la società Mondialpol Spa, in base al quale le aziende subentranti comunicavano di essere disponibili all'assunzione di 43 unità su 70 dichiarate in esubero dalla Detective: 26 guardie particolari giurate e 17 addetti alla guardiania non armati. Il successivo 11 febbraio, nella medesima sede, venivano definiti i criteri per individuare le unità da assumere. E il verbale così si concludeva: «I lavoratori attualmente in forza al Detective ed interessati all'appalto, nel prendere atto che l'attuale procedura di cambio d'appalto comporterà un impiego di personale inferiore a quello precedentemente occupato, provocando la fuoriuscita di 27 lavoratori, in spirito di solidarietà, esprimono la volontà di consentire l'occupazione di tutta la manodopera attraverso una riduzione concertata dell'orario di lavoro per ciascun dipendente. Rivolgono l'invito alle aziende subentranti di agevolare tale procedura. Le due aziende prendono atto della richiesta dei lavoratori e danno la disponibilità a valutare la possibilità di un percorso che possa venire incontro alle esigenze di occupazione di tutti i lavoratori, tenuto conto delle proprie esigenze organizzative»;
   nonostante tali indicazioni, nessun lavoratore di quelli licenziati dalla Detective il 15 dicembre 2011 e non compresi nel succitato verbale d'accordo è stato finora riassorbito, mentre per un primo scaglione di ex dipendenti più giovani si avvicina la data di scadenza dell'indennità di mobilità (31 dicembre 2013) –:
   se in generale non ritenga opportuno, eventualmente anche con iniziative normative, evitare di disperdere la professionalità di guardie particolari giurate, che, ormai prive del porto d'armi concesso loro in qualità di dipendenti di istituti di vigilanza, possono custodire l'arma in casa ma non esercitare la propria attività;
   se, per quanto riguarda il richiamato caso di Messina, nello spirito di collaborazione manifestato nel 2010 con la firma del protocollo d'intesa «Mille occhi sulla città» tra ministero dell'interno, Anci e Organizzazioni rappresentative degli istituti di vigilanza privata, non sia possibile favorire a livello locale l'individuazione di sinergie tra soggetti pubblici e privati che consentano di valorizzare la professionalità delle guardie particolari giurate rimaste senza collocazione. (4-01407)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

sicurezza e sorveglianza

riduzione dell'orario di lavoro

contratto collettivo

istituto ospedaliero

ufficio del lavoro