Legislatura: 17Seduta di annuncio: 59 del 24/07/2013
Primo firmatario: CIPRINI TIZIANA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 24/07/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2013
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 24/07/2013
TRASFORMA IL 19/11/2013
TRASFORMATO IL 19/11/2013
CONCLUSO IL 19/11/2013
CIPRINI e GALLINELLA. —
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
gli istituti paritari sono all'incirca 13.500 suddivisi fra i vari ordini e gradi (infanzia, primaria, secondaria di primo e di secondo grado);
è noto che tali istituti – che godono della parità riconosciuta con legge n. 62 del 2000 – beneficiano di finanziamenti o contributi da parte dello Stato a patto che dimostrino e mantengano determinati requisiti fra i quali l'applicazione per i docenti che vi insegnano di un contratto collettivo nazionale di lavoro del settore e la sussistenza in capo ai docenti del titolo di abilitazione all'insegnamento;
gli istituti paritari o non statali rilasciano titoli e diplomi giuridicamente equiparati a quelli rilasciati dalla scuola statale purché siano coerenti con la domanda formativa delle famiglie e siano caratterizzati da requisiti di qualità ed efficacia;
tuttavia come è emerso nel recente passato e da alcune inchieste, alcuni istituti privati e paritari sono risultati veri e propri «fabbriche di diplomi», dove sembra sufficiente pagare alcune migliaia di euro per ottenere un titolo di studio;
da una ricerca dell'Istat «Misura dell'occupazione non regolare», nel 2008 i dipendenti irregolari nel settore privato dell'istruzione erano 17.200 mentre nel 2009 si è passati a 19.000 (+10,5 per cento in un anno). Inoltre una ricerca del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca sulle dotazioni tecnologiche ha fatto emergere un sensibile «ritardo» delle scuole private e paritarie nella dotazione di laboratori tecnologici e multimediali rispetto alle dotazioni delle scuole statali;
nello studio «Education at a glance 2011» dell'OCSE si rileva che, nonostante alcune realtà, di eccellenza, in Italia le performance tra studenti quindicenni frequentanti scuole private e scuole pubbliche è nettamente a favore dei secondi. Sempre secondo l'OCSE il clima disciplinare nelle scuole private è peggiore di quelle pubbliche (dati 2009);
da una indagine dell'ufficio scolastico regionale della Lombardia è emerso che nelle 2.491 scuole paritarie lombarde, 3.864 insegnanti su 21.526 risultano privi dell'abilitazione necessaria ad insegnare. Infine il personale docente è spesso assunto con forme contrattuali atipiche cioè contratti a progetto ovvero a programma;
in tali realtà si è utilizzato un gran numero di docenti precari che, pur di accumulare il punteggio necessario a mantenere una migliore posizione nelle graduatorie della scuola statale, accettano il compromesso di insegnare presso tali istituti privati con compensi irrisori, svilendo del tutto il proprio ruolo di insegnante;
è evidente come tale situazione rappresenti una grave lesione per i diritti degli insegnanti e al tempo stesso la negazione del principio costituzionale che riconosce il diritto allo studio di ogni, cittadino, garantendo l'accesso a strutture idonee e di eccellenza per la propria formazione ed istruzione –:
se il Ministro conosca i dati del numero degli insegnanti impiegati nelle scuole paritarie o private provvisti di idonea abilitazione all'insegnamento prevista dalla legge;
quali misure, provvedimenti o verifiche il Ministro interrogato intenda intraprendere per intensificare i controlli in ordine all'applicazione dei contratti di assunzione degli insegnanti nelle scuole paritarie e private e per evitare abusi relativamente all'impiego di docenti con retribuzione risibili o sprovvisti di idonea abilitazione all'insegnamento;
quali misure intenda adottare in tema di vigilanza sulle istituzioni scolastiche paritarie utili ad accertare il permanere delle condizioni richieste dalla legge per il riconoscimento della parità scolastica. (4-01406)
EUROVOC :insegnante
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