ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01403

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 59 del 24/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: FRUSONE LUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 24/07/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'INTERNO 24/07/2013
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE 23/09/2013
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 24/12/2013
Stato iter:
07/10/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/10/2014
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 07/10/2014

CONCLUSO IL 07/10/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01403
presentato da
FRUSONE Luca
testo di
Mercoledì 24 luglio 2013, seduta n. 59

   FRUSONE. — Al Ministro dell'interno, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   in data 23 luglio 2013 è scoppiato un incendio, verso le 7:15, nel sito dell'inceneritore di Colleferro con il conseguente innalzamento di una densa colonna di fumo dovuta, almeno dalle prime indiscrezioni, all'incendio di uno dei nastri trasportatori;
   l'inceneritore di Colleferro era già salito agli onori di cronaca nei primi mesi del 2009 quando vennero arrestati 13 persone compresi i dirigenti della società che gestiva l'impianto che all'epoca si chiamava GAIA;
   in data 19 giugno 2013 in località Castellaccio, poco distante dall'inceneritore di Colleferro, è scoppiato un altro incendio nello stabilimento ACEA ARIA UL 2 (ex Snia) di Paliano in cui viene prodotto CDR;
   questi incendi che insistono entrambi su una medesima area geografica sembrano collegarsi l'uno all'altro quasi come una regia atta a condizionare la politica del ciclo dei rifiuti della zona –:
   cosa risulta ai Ministri interrogati sulle cause che hanno portato all'incendio presso l'inceneritore di Colleferro e presso lo stabilimento ACEA sito in Paliano;
   se risulta una presenza in quella zona di organizzazioni legate alle eco-mafie e segnatamente al traffico dei rifiuti;
   quali iniziative sono state assunte per monitorare i danni ambientali derivanti dagli incendi in questione e quali iniziative si intenda assumere per evitare che tali episodi possano ripetersi. (4-01403)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 7 ottobre 2014
nell'allegato B della seduta n. 304
4-01403
presentata da
FRUSONE Luca

  Risposta. — In relazione all'interrogazione in esame, occorre preliminarmente rilevare che gli impianti di cui in essa si fa menzione non risultano nell'inventario degli stabilimenti a rischio industriale di cui al decreto legislativo n. 334 del 1999, motivo per il quale gli elementi conoscitivi di seguito riferiti sono stati acquisiti, nel corso di apposita istruttoria, principalmente dalla prefettura di Frosinone e dall'ARPA Lazio.
  L'area interessata dai fatti richiamati nella interrogazione, peraltro, è la Valle del Sacco (o anche Valle Latina), da qualcuno considerata il nome geografico proprio del territorio comunemente denominato Ciociaria. Essa è una regione del Lazio meridionale, situata in massima parte nella provincia di Frosinone e, per un breve tratto, in quella di Roma. È compresa tra i Monti Ernici e i Monti Lepini ed è attraversata dal fiume Sacco. Al suo interno, i comuni più importanti sono, innanzitutto Frosinone, e poi Anagni, Alatri, Ceccano, Ceprano, Paliano, Colleferro, Artena, Ferentino, Morolo, Supino, Patrica.
  Nella Valle sorge un importante distretto industriale, e per l'intensa attività industriale che vi si è svolta, soprattutto chimica, nonché per la creazione di discariche a cielo aperto, si è creato un sovraccarico di inquinanti che negli anni hanno contaminato terreni e falde acquifere, tanto che nel 2006 è stato dichiarato lo «stato di emergenza socio-economico-ambientale» per la Valle del Sacco, a più riprese prorogato.
  Tanto premesso, in quanto ritenuto necessario per meglio comprendere le preoccupazioni manifestate dagli interroganti nonché quelle indirettamente riferibili alla popolazione ivi residente, per prima cosa si rileva che nella mattinata del 19 giugno 2013 un incendio di rilevanti dimensioni si è sviluppato nell'interno di un capannone dello stabilimento industriale ACEA ARIA UL 2 (ex SNIA), ubicato nel territorio del comune di Paliano, nei pressi del chilometro 57+200 della strada statale «Casilina».
  Tale incendio, che ha riguardato, in particolare, il tetto della struttura edilizia adibita a lavorazione e deposito di combustibile da rifiuto (CDR), ha interessato, prevalentemente, materiale costituito da carta, plastica, gomma e prodotti legnosi, nonché la stessa copertura sulla quale risultava installato un impianto di produzione di energia elettrica a pannelli fotovoltaici, poggiati su lamiera grecata con strato coibente.
  L'intervento di spegnimento, prontamente effettuato da parte del comando Provinciale dei Vigili del fuoco di Frosinone, è proseguito per l'intera giornata del 19 giugno.
  Poiché, come già riferito, risultava interessato dall'incendio il materiale di coibentazione del capannone, si è sviluppato un notevole volume di fumo, caratterizzato da un odore acre, che è rimasto visibile nell'area circostante lo stabilimento anche a causa delle condizioni meteorologiche di scarsa ventilazione, provocando, per l'evidente impatto visivo, un certo allarmismo da parte della popolazione locale.
  Sul posto ha operato il nucleo-investigativo antincendio dello stesso corpo nazionale dei Vigili del fuoco, che ha proceduto ai necessari rilievi, finalizzati a individuare le possibili cause dell'evento, nonché personale dell'ARPA Lazio di Frosinone, che ha effettuato monitoraggi dell'area e prelievi sui terreni delle aree circostanti.
  Il personale dell'ARPA Lazio, in particolare, si è prontamente attivato al fine di porre in essere attività tecniche di controllo degli eventuali effetti ambientali dovuti all'incendio. È stato riferito, in particolare, che i controlli della qualità dell'aria sono avvenuti mediante due linee di intervento attuate contemporaneamente. La prima ha riguardato l'utilizzo delle stazioni di monitoraggio della qualità dell'aria afferenti alla rete regionale. Poiché nel territorio potenzialmente interessato sono attive quattro stazioni di monitoraggio (1 nel comune di Anagni, 1 nel comune di Ferentino e 2 nel comune di Colleferro) queste sono state utilizzate per mantenere sotto controllo sia i principali indicatori (PM10, ossidi di azoto, ossidi di zolfo, monossido di carbonio) sia la eventuale presenza di idrocarburi policiclici aromatici. La seconda linea di intervento ha comportato il posizionamento di campionatori per la determinazione di inquinanti organici e metalli. Dai risultati è emerso che tutte le concentrazioni misurate nel giorno dell'evento e nei giorni successivi, in tutte le centraline prese in esame, sono risultate inferiori ai limiti previsti dalla normativa.
  A distanza di poco più di un mese, il 23 luglio 2013 è scoppiato un altro incendio in un altro impianto di lavorazione dei rifiuti, e, nello specifico, presso l'impianto di termovalorizzazione di CDR della E.P. Sistemi (il cosiddetto inceneritore di Colleferro) ubicato in località Colle Sughero, in agro – appunto – di Colleferro. Il denso fumo nero che si è innalzato dall'impianto è stato visibile in tutta la zona, allarmando, anche in questo caso, la popolazione residente.
  L'incendio, di breve durata e intensità, è stato immediatamente circoscritto dai Vigili del fuoco prontamente intervenuti. Esso ha riguardato uno dei due nastri trasportatori di alimentazione del CDR in prossimità della fossa di carico. Causato dal surriscaldamento di un cuscinetto di scorrimento, esso non ha coinvolto in alcun modo i rifiuti ivi trattati che non sono stati quindi interessati dalle fiamme.
  Sono stati analizzati, anche in questo caso, dal personale dell'ARPA Lazio, i dati orari di qualità dell'aria registrati dalle due centraline ubicate nel territorio comunale di Colleferro, le quali non hanno evidenziato alcun picco significativo per nessuno dei parametri monitorati.
  Risulta, comunque, che le rispettive autorità comunali abbiano provveduto ad assumere provvedimenti di natura cautelativa allo scopo di scongiurare ogni possibile rischio per la salute e la pubblica incolumità, nonché a tempestivamente informare e tenere aggiornati i propri amministrati.
  Fermo restando tutto quanto sopra riferito, appare opportuno precisare che sia la questura di Frosinone che il comando provinciale dei Carabinieri hanno fatto presente, nel corso dell'istruttoria condotta da questo Ministero, che non era emerso il coinvolgimento di organizzazioni riconducibili al traffico di rifiuti e/o ecomafie.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

AZIENDA COMUNALE ENERGIA E AMBIENTE ( ACEA )

GEO-POLITICO:

PALIANO,FROSINONE - Prov,LAZIO

EUROVOC :

incendio

protezione dell'ambiente

stabilimento