ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01386

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 59 del 24/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: D'AMBROSIO GIUSEPPE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 24/07/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E LA SEMPLIFICAZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E LA SEMPLIFICAZIONE delegato in data 24/07/2013
Stato iter:
07/11/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/11/2013
D'ALIA GIANPIERO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E SEMPLIFICAZIONE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 07/11/2013

CONCLUSO IL 07/11/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01386
presentato da
D'AMBROSIO Giuseppe
testo di
Mercoledì 24 luglio 2013, seduta n. 59

   D'AMBROSIO. — Al Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione. — Per sapere – premesso che:
   con il decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, con legge 6 agosto 2008 n. 133 si era riusciti a produrre un taglio di circa 7.000 leggi. Il 17 febbraio 2009 è stata, inoltre, approvata la legge di conversione n. 9 del 2009 del decreto-legge n. 200/2008, che abroga quasi 29.000 leggi ritenute oramai obsolete. Dopo questa faticosa opera di semplificazione normativa, portata a termine nel 2010 con il decreto «taglia-leggi», la produzione legislativa ha ripreso a correre. È in netta crescita la produzione di atti amministrativi e delle regole descrittive, senza che siano attuate abrogazioni esplicite. Soltanto nell'ultimo anno della XVI legislatura, sono state pubblicate 101 leggi con i contenuti più vari;
   l'utilizzo sempre più insistente dei decreti-legge, fa lievitare enormemente il numero di nuovi provvedimenti, basti pensare ai decreti-legge presentati solo nel 2012: crescita, semplificazione, spending review, sviluppo. Decreti-legge contraddistinti dal così detto carattere di urgenza, che li rende esenti dall'analisi di impatto della regolamentazione, che dovrebbe valutare la necessità della norma e l'impatto sui cittadini e imprese;
   il problema principale, non è solo il numero in crescita di leggi, ma la modalità confusa e disordinata con cui questa spesso avviene. Si legifera per modificare una norma senza provvedere a corpose abrogazioni finalizzate ad una reale semplificazione. Caratteristica che contraddistingue anche i decreti-legge dell'attuale Governo. È quindi necessario avviare vere misure di semplificazione degli atti che rendano più semplice ed immediata, da parte dei cittadini, la comprensione della norma, magari attraverso l'adozione di «testi unici» –:
   se il Governo intenda assumere iniziative, ed in caso affermativo con quali modalità e tempistiche, rispetto alla semplificazione normativa. (4-01386)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 7 novembre 2013
nell'allegato B della seduta n. 113
4-01386
presentata da
D'AMBROSIO Giuseppe

  Risposta. — Si fa riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame con cui l'interrogante chiede quali misure di semplificazione normativa il Governo intenda assumere e con quali modalità e tempistiche, al fine di rendere più semplice ed immediata, da parte dei cittadini, la comprensione delle norme.
  Al riguardo, si rappresenta quanto segue.
  Nel quadro delle politiche di semplificazione normativa, il meccanismo delle abrogazioni espresse o implicite è strettamente connesso ad un più ampio progetto di riordino, che si realizza attraverso misure di coordinamento e codificazione.
  La fase di riordino, anzi, è quella più importante, perché è in grado di conferire coerenza all'ordinamento, un obiettivo più ampio, quindi, della sola – seppur fondamentale – certezza giuridica.
  Invero, la razionalizzazione normativa, non solo facilita la comprensione ed il rispetto della normativa da parte di cittadini ed imprese, ma rafforza l'affidamento degli operatori che possono prevedere le conseguenze dei propri comportamenti e le reazioni delle amministrazioni. Un quadro regolatorio chiaro, inoltre, è in grado di ridurre i costi per i soggetti tenuti a rispettare ed attuare le norme.
  I vantaggi dell'armonizzazione delle disposizioni legislative vigenti sono stati sottolineati anche dalla Commissione europea, la quale osserva come la qualità della regolazione, ovvero la creazione di un quadro normativo di riferimento semplice e coerente, «assicura il corretto funzionamento dei mercati, crea condizioni di concorrenza eque per le società e gli istituti finanziari che operano nel mercato unico e tutela i lavoratori, i consumatori, la salute e l'ambiente».
  Appare, quindi, evidente l'importanza di misure di riassetto normativo che codifichino e riordinino la legislazione vigente, soprattutto in alcuni settori in cui la produzione normativa appare maggiormente stratificata.
  Proprio in quest'ottica si collocano le iniziative del Governo proposte con la presentazione del disegno di legge recante «Misure di semplificazione degli adempimenti per i cittadini e le imprese e di riordino normativo» (AS 958), attualmente in corso di trattazione presso la Commissione affari costituzionali del Senato della Repubblica.
  In particolare, si segnala l'articolo 1 del citato disegno di legge, con cui si delega il Governo ad adottare uno o più decreti legislativi al fine di provvedere al riassetto ed alla codificazione delle disposizioni vigenti in materia di istruzione, università e ricerca (articolo 2) e in materia ambientale (articolo 3). Il riassetto e la codificazione riguarderanno, inoltre, le disposizioni contenute nel testo unico delle leggi sui pesi e sulle misure nonché quelle in materia di società fiduciarie e di revisione, di borse merci e, infine, di società di mutuo soccorso.
  I suddetti decreti legislativi sono adottati, entro ventiquattro mesi dalla data di entrata in vigore della legge, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione e dei Ministri competenti.
  Il successivo articolo 2, in relazione alla delega al Governo in materia di istruzione, università e ricerca, specifica che i decreti legislativi potranno contenere disposizioni anche modificative della disciplina vigente, al fine del riordino, dell'armonizzazione e del coordinamento delle disposizioni legislative e regolamentari in tale settore.
  Analogamente, l'articolo 3, recante la delega al Governo per la codificazione in materia ambientale, prevede l'adozione di decreti legislativi, anche correttivi e integrativi del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia di tutela ambientale, al fine del riassetto e della sistemazione della disciplina in modo organico e coordinato, anche mediante inserimento delle disposizioni che regolano le materie già incluse nel decreto legislativo n. 152 del 2006 e che sono collocate all'interno di altre fonti normative primarie vigenti.
  Infine, il processo di codificazione per il settore ambientale è completato attraverso l'adozione di una o più raccolte organiche delle norme regolamentari vigenti nella medesima materia.
Il Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazioneGianpiero D'Alia.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DECRETO LEGGE 2008 0112

EUROVOC :

legislazione

abrogazione