ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01310

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 55 del 17/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: LAFFRANCO PIETRO
Gruppo: IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 17/07/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 17/07/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01310
presentato da
LAFFRANCO Pietro
testo di
Mercoledì 17 luglio 2013, seduta n. 55

   LAFFRANCO. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   con il decreto ministeriale 24 aprile 2013, n. 334, il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca aveva provveduto a definire le modalità e i contenuti delle prove di ammissione ai corsi di laurea ad accesso programmato a livello nazionale per l'anno accademico 2013/2014;
   in particolare, si prevedeva che, per la valutazione delle prove, un massimo di 10 punti su 90 venisse assegnato valutando il percorso scolastico. Tali punti erano attribuiti solo a quei candidati che avrebbero ottenuto un voto di maturità pari ad almeno 80/100, rapportato alla distribuzione in percentili dei voti ottenuti dagli studenti che avrebbero conseguito la maturità nella stessa scuola nell'anno scolastico 2011/2012;
   dopo numerose proteste seguite alla pubblicazione, lo scorso 31 maggio, dei suddetti percentili calcolati per ogni scuola, il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca provvedeva a ritirare il decreto ministeriale 24 aprile 2013, n. 334, sostituendolo con il decreto ministeriale 12 giugno 2013, n. 449;
   oltre a rinviare a settembre 2013 le prove di ammissione ai corsi di laurea a numero programmato, il succitato decreto ha provveduto a ridefinire il meccanismo di attribuzione del bonus di 10 punti, stabilendo che «il punteggio viene attribuito esclusivamente ai candidati che hanno ottenuto un voto all'esame di Stato almeno pari a 80/100 e il cui voto sia non inferiore all'80esimo percentile della distribuzione dei voti della propria commissione d'esame nell'anno scolastico 2012/2013 secondo una tabella»;
   secondo quanto da più parti rilevato, da ultimo anche attraverso una lettera aperta indirizzata al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca Maria Chiara Carrozza e pubblicata su siti tematici da parte di una docente del liceo classico Tacito di Terni, il nuovo sistema penalizzerebbe gli studenti con voti medio alti in commissioni composte da pochi alunni;
   se, da un lato, viene da più parti riconosciuto come il decreto del 12 giugno 2013 corregga alcune delle criticità riscontrate dovute al percentile, dall'altro crea nuove disparità, spostandole dalle scuole alle singole commissioni;
   la nuova formulazione del decreto ha stabilito una tabella di conversione unica dal voto di maturità al punteggio bonus, modificando la soglia di sbarramento per l'accesso al bonus: 80/100 di voto minimo e corrispondenza almeno all'80o percentile riferito ai risultati conseguiti dai maturandi giudicati dalla medesima commissione. Il che vuol dire che comunque vada, al massimo uno studente su cinque in una classe potrà aspirare al bonus;
   ciò, in base ad alcune simulazioni, potrebbe portare ad alcune situazioni paradossali, sfavorendo gli studenti bravi ma non eccellenti, soprattutto se il numero di studenti giudicati dalla commissione fosse esiguo. Infatti applicando un concetto statistico come il percentile a numeri piccoli si ottengono, nella migliore delle ipotesi, risultati poco significativi, nella peggiore, paradossali;
   il destino degli studenti risulta condizionato non solo dalla preparazione personale, ma anche dalla fortuna che la propria classe sia aggregata in una commissione numerosa;
   contestualmente il Ministero ha istituito una apposita commissione, composta da personalità accademiche e della scuola che, alla luce della prima esperienza applicativa del cosiddetto bonus maturità, formuli delle proposte operative entro il 30 settembre 2013 –:
   se non ritenga che ci si trovi di fronte ad una palese violazione della parità di trattamento e cosa intenda fare il Ministero anche al fine di evitare l'elevato contenzioso che già si preannuncia e che rischia di interferire sul regolare inizio del prossimo anno accademico. (4-01310)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

parita' di trattamento

universita'

insegnamento superiore

esame

istituto di istruzione