ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01309

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 55 del 17/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: PIAZZONI ILEANA CATHIA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 17/07/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
NICCHI MARISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/07/2013
DI SALVO TITTI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/07/2013
BORDO FRANCO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/07/2013
COSTANTINO CELESTE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/07/2013
FRATOIANNI NICOLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/07/2013
PANNARALE ANNALISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/07/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 17/07/2013
Stato iter:
17/12/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 17/12/2013
FADDA PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 17/12/2013

CONCLUSO IL 17/12/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01309
presentato da
PIAZZONI Ileana Cathia
testo di
Mercoledì 17 luglio 2013, seduta n. 55

   PIAZZONI, NICCHI, DI SALVO, FRANCO BORDO, COSTANTINO, FRATOIANNI e PANNARALE. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   il decreto-legge del 25 marzo 2013, n. 24, così come convertito dalla legge 23 maggio 2013, n. 57, ha stabilito — al comma 1, lettera b), dell'articolo 1 — che la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari debba avvenire a partire dal 1o aprile 2014;
   a tal fine, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano avrebbero dovuto presentare entro il 15 maggio 2013 i programmi che consentissero il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari, non solo mediante interventi strutturali, ma anche favorendo la cura e il reinserimento sociale dei degenti, con una loro effettiva presa in carico da parte dei dipartimenti di salute mentale;
   in particolare, il comma 1, lettera c), dell'articolo citato, stabilisce che il programma regionale debba prevedere, oltre a interventi strutturali, attività volte a incrementare la realizzazione di percorsi terapeutico-riabilitativi, definendo prioritariamente tempi certi e impegni precisi per il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari, prevedendo inoltre la dimissione di tutte le persone internate per le quali l'autorità giudiziaria abbia già escluso o escluda la sussistenza della pericolosità sociale, con l'obbligo per le aziende sanitarie locali di presa in carico all'interno di progetti terapeutico-riabilitativi individuali che assicurino il diritto alle cure e al reinserimento sociale;
   nella norma è inoltre previsto che il programma regionale deve favorire il ricorso a misure di sicurezza alternative al ricovero in ospedali psichiatrici giudiziari o all'assegnazione a casa di cura e custodia;
   il comma 1, lettera e) del medesimo articolo prevede, altresì, che in caso di mancata presentazione del programma regionale o mancato completamento dello stesso nel termine stabilito, il Governo debba provvedere in via sostitutiva, nominando a tal fine un commissario unico per tutte le regioni per le quali si rendono necessari gli interventi sostitutivi;
   il dettato della norma prevede chiaramente che, alla chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, non debba far seguito una riproduzione su scala regionale degli stessi, né alcun tipo di soluzione manicomiale territoriale, bensì piccole residenze socio-sanitarie inserite nei contesti sociali, anche di natura transitoria, per un progressivo avvicinamento delle persone ai territori di provenienza, ma soprattutto che sia favorito il loro reinserimento sociale mediante programmi terapeutico-riabilitativi individuali e misure alternative all'internamento, attraverso la presa in carico dei servizi di salute mentale territoriali;
   considerata la mancata presentazione del programma sopra descritto entro il termine stabilito dalla legge di conversione del predetto decreto-legge, la 23 maggio 2013, n. 57, da parte della regione Veneto, la diversa articolazione dei programmi inviati dalle altre regioni al Ministero, nonché i tempi e gli impegni che la legge stessa impone per il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari, anche alla luce dello stanziamento di risorse in conto capitale, in deroga all'articolo 20 della legge 11 marzo 1988, n. 67, per la realizzazione delle finalità del decreto-legge n. 57 del 2013, sarebbe doveroso, ad avviso degli interroganti, un chiarimento al più presto del Ministro interrogato riguardo le iniziative da intraprendere in caso di presentazione di programmi inidonei –:
   se i programmi regionali inoltrati al Ministero contemplino l'utilizzo dei finanziamenti stanziati, non solo per edificare nuove strutture, ma anche per realizzare tutte le previsioni di reinserimento sociale dei degenti tramite potenziamento dei dipartimenti territoriali di salute mentale;
   quali iniziative il Ministro interrogato intenda intraprendere nel caso in cui i programmi predetti non siano stati presentati o non risultino sufficientemente articolati e idonei a realizzare il complesso delle previsioni normative della legge 23 maggio 2013, n. 57. (4-01309)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 17 dicembre 2013
nell'allegato B della seduta n. 139
4-01309
presentata da
PIAZZONI Ileana Cathia

  Risposta. — A partire dal 1o aprile 2014, le persone nei cui confronti sono state applicate misure di sicurezza (ricovero in ospedale psichiatrico giudiziario; assegnazione a casa di cura e custodia) non potranno più essere ospitate negli ospedali psichiatrici giudiziari (OPG) presenti nel territorio nazionale (Castiglione delle Stiviere, Reggio Emilia, Montelupo Fiorentino, Aversa, Napoli, Barcellona Pozzo di Gotto).
  Per l'attuazione di quanto previsto nella normativa vigente in merito al percorso di superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari ed all'utilizzo dei fondi in conto capitale e di parte corrente allo scopo stanziati, è stato attivato presso il Ministero della salute un gruppo di lavoro che esamina e valuta tutti i programmi che provengono dalle regioni.
  Tutte le regioni hanno inviato il programma previsto per l'assegnazione dei 173 milioni di euro in conto capitale nei tempi stabiliti (15 maggio 2013), ad eccezione della regione Veneto per la quale, pertanto, è stata avviata la procedura di commissariamento indicata dall'articolo 1, comma 1, lettera e), del decreto-legge 25 marzo 2013, n. 24, recante «Disposizioni urgenti in materia sanitaria» come convertito dalla legge 23 maggio 2013, n. 57.
  Tutti gli altri programmi valutati hanno richiesto alcune integrazioni per essere considerati pienamente rispondenti ai requisiti stabiliti, inclusa la parte relativa alla descrizione di percorsi terapeutico/riabilitativi personalizzati per ogni detenuto sottoposto a misura di sicurezza detentiva in ospedali psichiatrici giudiziari. Ovviamente attenta analisi è stata fatta per la parte strutturale delle nuove residenze previste (definite Rems-Residenze per l'esecuzione della misura di sicurezza), a valenza sanitaria, con al massimo 20 p.l. ciascuna, e con sola vigilanza perimetrale.
  Ogni programma valutato positivamente è stato inviato al Ministero dell'economia e delle finanze (MEF) per il necessario concerto, che consente il trasferimento effettivo dei fondi assegnati a ciascuna regione. Ad oggi sono ritornati già approvati anche dal Ministero dell'economia e delle finanze i piani delle regioni Emilia-Romagna, Marche, Sardegna, Liguria, Lazio, Campania, Calabria, Friuli Venezia Giulia.
  Sono in fase di concerto i piani delle regioni Piemonte. Toscana ed Umbria consorziate, Sicilia, Puglia.
  Per quanto riguarda le regioni Lombardia e Valle d'Aosta consorziate, questo Ministero è in attesa della delibera di giunta della regione Lombardia di approvazione del programma definitivo. Analoga delibera si attende dalla legione Basilicata. Per le regioni Abruzzo e Molise consorziate si è in attesa del provvedimento di approvazione del relativo Accordo interregionale siglato il 18 settembre 2013.
  Si segnala anche che le previsioni per la realizzazione delle Rems indicano tempi che vanno dai 18 ai 24 mesi dall'approvazione dei progetti esecutivi.
  Le due province autonome di Trento e Bolzano non ricevono fondi, ma gli uffici del Ministero della salute verificheranno ugualmente quali misure siano state prese per garantire una adeguata presa in carico dei propri pazienti.
  In alcuni casi, le cifre stanziate non sono state destinate dalle regioni interamente alle esigenze strutturali, ma in parte utilizzate per il potenziamento dei dipartimenti di salute mentale (DSM), e quindi per misure alternative alla detenzione. Per l'utilizzo di questa specifica quota le regioni invieranno i programmi di dettaglio.
  Per quanto riguarda i fondi della parte corrente (38 milioni per il 2012 e 55 milioni per il 2013, assegnati con delibere CIPE), i programmi di utilizzo da parte delle regioni non sono sottoposti ad esplicita scadenza di legge, e la destinazione, in linea di massima, è legata al funzionamento delle citate Rems. Tuttavia, si prevede che saranno inseriti ulteriori elementi sul potenziamento dei percorsi riabilitativi territoriali alternativi alla detenzione.
  Preciso che il 9 ottobre 2013 ho firmato i decreti di approvazione dei Programmi presentati dalle regioni Campania, Calabria, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Sardegna, per la realizzazione delle strutture sostitutive ai fini di garantire il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari.
  Il 10 ottobre 2013, inoltre, sono stati convocati gli assessori regionali alla salute e i loro delegati presso il Ministero della salute.
  Nel corso dell'incontro, i rappresentanti delle diverse regioni hanno potuto illustrare i propri progetti, le relative difficoltà di realizzazione, le iniziative conseguenti per il definitivo superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari.
  A seguito dell'incontro, è stata inviata una lettera agli stessi assessori, con la quale si sollecita l'invio agli uffici competenti del Ministero dei programmi concernenti lo stato di attuazione di quanto nel dettaglio disposto dalla legge n. 57 del 2013.
  L'acquisizione di questi programmi consentirà al Ministero di avere un quadro complessivo delle iniziative e degli interventi previsti per garantire il definitivo superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari. Anche in vista della predisposizione della Relazione da presentare in Parlamento entro il prossimo 30 novembre.
Si ricorda, inoltre, che quanto previsto dalla normativa in merito alle dimissioni di tutti coloro che, già internati in ospedali psichiatrici giudiziari, possono proseguire il proprio percorso in ambiente esterno ed in carico ai DSM competenti per territorio, viene progressivamente e costantemente attuato dalle regioni.
  Prosegue, infatti, la dimissione di coloro ai quali questo procedimento può essere applicato, con presa in carico da parte dei servizi territoriali della regione di provenienza della persona.
  Di fatto, questo comporta la riduzione del numero di persone ancora in ospedali psichiatrici giudiziari, che nell'arco degli ultimi anni è sceso con ritmo costante.
  A supporto di questo processo, questo Ministero ha anche finanziato, con fondi del centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie, un progetto di ricerca che sta promuovendo la formazione del personale degli ospedali psichiatrici giudiziari all'uso di strumenti validati e standardizzati per migliorare la qualità della valutazione psichiatrica e psicologica dei pazienti.
Il Sottosegretario di Stato per la salutePaolo Fadda.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

reinserimento sociale

istituto psichiatrico

stabilimento penitenziario