ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01292

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 55 del 17/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: FAMIGLIETTI LUIGI
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 17/07/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PARIS VALENTINA PARTITO DEMOCRATICO 17/07/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 17/07/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01292
presentato da
FAMIGLIETTI Luigi
testo di
Mercoledì 17 luglio 2013, seduta n. 55

   FAMIGLIETTI e PARIS. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   l'Irpinia è una delle aree del nostro paese a maggior rischio sismico sia per la frequenza che per l'intensità dei fenomeni tellurici che hanno interessato ed interessano di frequente il suo territorio, con evidenti e consistenti impatti sociali ed economici;
   tale specifica caratteristica geo-fisica del territorio ha portato, nel 2007, ad istituire — a Sant'Angelo dei Lombardi (uno dei comuni dell'Alta Irpinia completamente raso al suolo dal sisma del 23 novembre del 1980) — il CIMA (Centro irpino per l'innovazione nel monitoraggio ambientale), centro operativo di AMRA scarl (Centro di competenza nel settore dell'analisi e del monitoraggio del rischio ambientale), società no-profit a capitale interamente pubblico di cui fanno parte cinque Università campane e tre enti di ricerca nazionale (il Consiglio nazionale delle ricerche, l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e la Stazione zoologica Anton Dohrn);
   il CIMA, sorto con l'obiettivo principale di costituire un punto di riferimento in Alta Irpinia nel campo dell'analisi, del controllo e del monitoraggio dei rischi ambientali, ha, in pochi anni di attività, raggiunto importantissimi risultati, e grazie al meticoloso lavoro svolto da molti giovani professionisti (ingegneri, geologi, geofisici) si è andata progressivamente imponendo come struttura di eccellenza anche oltre i confini irpini;
   in particolare: ha provveduto al monitoraggio costante sia dell'area sismogenetica Irpino-Lucana, contribuendo al controllo della rete ISNET, sia della diga di Conza della Campania mediante «accelerometri», «stazioni meteo», «GPS» e «Laser scanner 3D»; ha elaborato ed avviato un sistema di monitoraggio mediante «GPS differenziale» degli abitati di Calitri e Bisaccia, gravati da importanti movimenti franosi post sismici, che arrecano tuttora danni alle strutture e alle infrastrutture urbane; ha svolto un'intensa attività di formazione attraverso l'organizzazione di convegni, corsi di perfezionamento post-laurea; è stata presente a L'Aquila già ad una settimana dall'evento sismico del 6 aprile 2009 ed è stata la prima struttura a pubblicare on line un rapporto sugli effetti del terremoto; ha partecipato al Progetto di ricerca europeo finanziato nell'ambito del 7o programma quadro della Unione europea e denominato «TA1 project: Experimental Investigation of Dynamic Behaviour of Cantilever Retaining Walls», collaborando attivamente e sinergicamente con ricercatori inglesi e greci alla realizzazione dei modelli ed alla sperimentazione su tavola vibrante presso il BLADELab dell'università di Bristol (UK); in occasione della frana di Arpaise del 2010, è stata la prima struttura tecnica ad accorrere sul posto e l'unica ad installare un sistema di monitoraggio strumentale del fenomeno di dissesto, operando con tecniche di rilievo D-GPS e alternando in sito squadre di tecnici specializzati, garantendo l'acquisizione giornaliera delle misure nella fase di emergenza;
   fino al 2009 il centro è stato finanziato dalla regione Campania ma dal 2010 lo specifico capitolo di spesa è stato azzerato e ciò ha, di fatto, determinato la chiusura della struttura;
   alle numerose dichiarazioni di apprezzamento per il lavoro svolto dal centro non ha fatto seguito una seria e condivisa assunzione di responsabilità da parte delle istituzioni competenti, anzi, addirittura sembrerebbe che la regione Campania abbia chiesto di liberare la sede;
   a fronte di tale completo e intollerabile disinteresse la domanda di sicurezza proveniente dal territorio dell'Irpinia è ancora forte, tanto che lo scorso mese di maggio è stato sottoscritto un protocollo d'intesa fra trentadue comuni dell'area interessata, per la costituzione di un partenariato locale finalizzato all'elaborazione e alla realizzazione di un progetto per il rilancio del CIMA;
   è di fondamentale importanza destinare risorse per interventi di messa in sicurezza e riqualificazione del territorio e del patrimonio immobiliare colpiti da eventi sismici e idrogeologici, al fine di fronteggiare, in maniera tempestiva ed efficace, situazioni emergenziali ma l'efficacia di tali misure rischia di essere compromessa dall'assenza di un piano organico di gestione, prevenzione e difesa del territorio nonché di monitoraggio e controllo locale delle diverse ed articolate specificità territoriali –:
   quali misure, in generale, il Governo intenda adottare al fine di attuare ed implementare politiche di monitoraggio e di prevenzione del rischio sismico e idrogeologico, che investe la maggior parte del territorio nazionale ed in particolare l'area irpina;
   se, nel caso specifico, i Ministri interrogati non ritengano opportuno intervenire, per quanto di rispettiva competenza e comunque nel rispetto dei compiti attribuiti alla regione e agli enti locali, al fine di scongiurare la definitiva chiusura del Centro Cima di cui in premessa.
(4-01292)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

IRPINIA

EUROVOC :

prevenzione antisismica

sismologia

sisma

infrastruttura urbana