ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01287

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 54 del 16/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: TOFALO ANGELO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 16/07/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E LA SEMPLIFICAZIONE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 16/07/2013
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 16/07/2013
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E LA SEMPLIFICAZIONE delegato in data 22/07/2013
Stato iter:
15/11/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/11/2013
D'ALIA GIANPIERO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E SEMPLIFICAZIONE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/11/2013

CONCLUSO IL 15/11/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01287
presentato da
TOFALO Angelo
testo di
Martedì 16 luglio 2013, seduta n. 54

   TOFALO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   il decreto legislativo n. 39 dell'8 aprile 2013 sull'incompatibilità, ha creato nel contesto istituzionale salernitano una serie di soggetti che, alla luce della normativa non dovrebbero ricoprire alcune cariche pubbliche. L'accumulo di cariche istituzionali prima considerato esecrabile ma non perseguibile, è diventato dalla pubblicazione del decreto legislativo n. 39 sulla Gazzetta Ufficiale del 19 aprile 2013 ufficialmente contrario alla legge. Nel contesto salernitano è stata finora prassi consolidata assistere ad occupazioni istituzionali (soprattutto in ambito provinciale) con doppi o tripli incarichi. L'occupazione è l'attestato di riconoscenza verso il potentato locale di turno e gratificazione per il bacino di voti o di interessi;
   con la pubblicazione del decreto legislativo n. 39 del 2013, gli occupanti avrebbero dovuto decidere, in non più di 15 giorni, quale delle due posizioni abbandonare;
   l'amministrazione provinciale di Salerno guidata da un presidente non eletto a suffragio universale ma che si trova a esercitare le funzioni in virtù della scelta del presidente della provincia Cirielli di non dimettersi ma di attendere la pronuncia di decadenza del consiglio provinciale annovera tra le sue fila:
    a) Amilcare Mancusi: assessore al bilancio, personale e politiche socio-sanitarie ed al contempo sindaco di Sarno;
    b) Marcello Feola: assessore ai lavori pubblici e viabilità alla provincia di Salerno fino al settembre 2012 ora diventato presidente del consiglio di amministrazione, amministratore delegato Arechi Multiservice società partecipata della provincia di Salerno;
    c) Giovanni Moscatiello: già segretario generale della provincia di Salerno e allo stesso tempo sindaco di Baronissi. Inoltre il segretario generale nella pubblica amministrazione è il «responsabile del piano anticorruzione». Atteso che lo stesso agli organi di stampa ha dichiarato che alle prossime comunali dovrà rinunciare ad una delle due cariche: Moscatiello pur sapendo di non essere titolato a ricoprire due incarichi resiste fino a quando il Ministro non procederà a dichiarare la decadenza, (intanto dice di dimettersi agli organi di stampa ma allo stato risulta ancora essere segretario generale della provincia di Salerno e sindaco di Baronissi);
    d) Antonio Squillante: direttore generale dell'Asl Salerno1. Il ruolo può essere ricoperto soltanto da chi per i 5 anni precedenti non si sia eletto né si sia candidato per nessuna competizione elettorale che avesse come territorio di riferimento l'area amministrata con il nuovo incarico. Il fatto che Squillante sia stato negli ultimi 3 anni: candidato a sindaco di Angri, consigliere comunale di Angri, assessore provinciale è più che sufficiente per far rientrare anche il direttore generale dell'Asl Salerno nell'ambito delle fattispecie di cui al decreto legislativo n. 39 del 2013;
    e) senza tener conto dell'avvicendamento tra i due presidenti fatto dall'avvocato Adriano Bellacosa: assessore all'ambiente, affari legali contenzioso, risorse del mare, legalità e trasparenza amministrativa. Già assessore provinciale dal 2009 al 2011 si era dimesso per candidarsi come sindaco alle elezioni per il comune di Nocera Inferiore. Non è risultato eletto ed è tornato ad occupare il posto di assessore alla provincia di Salerno;
   si ricorda infine il caso del sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, nominato viceministro alle infrastrutture dal Governo Letta e, di conseguenza, incompatibile in termini di legge per una delle due cariche, egli avvalendosi di una ambiguità normativa come fatto anche dall'onorevole Cirielli, ha dichiarato a una Tv locale, come riportato da quotidiani locali: «Ci sono due strade, la prima è che il sindaco si dimetta ma questo significa paralizzare l'attività del Consiglio e buttare al vento anni di lavoro e certamente io non lo avrei mai fatto. La seconda strada è quella della decadenza del sindaco decretata dal consiglio comunale, (articolo 53 decreto legislativo n. 267 del 2000). In questo caso si garantisce al Consiglio di continuare a lavorare e portare avanti le attività che sono in corso» –:
   se ci siano interventi in corso, ovvero, perché non sia stato dato corso all'applicazione del decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39 (Gazzetta Ufficiale n. 92 del 19 aprile 2013) «Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma dell'articolo 1, commi 49 e 50, della legge 6 novembre 2012, n. 190» nella provincia di Salerno;
   quali provvedimenti siano in itinere da parte del Ministro della pubblica amministrazione e semplificazione in applicazione degli articoli di cui al Capo V-VI-VII e VIII del citato decreto legislativo n. 39 relativamente a Giovanni Moscatiello (segretario generale della provincia di Salerno e allo stesso tempo sindaco di Baronissi), atteso che il segretario generale nella pubblica amministrazione è il «responsabile del piano anticorruzione»;
   quali siano le ragioni, che hanno impedito ad oggi l'applicazione del decreto legislativo n. 39 del 2013 e chi siano i responsabili che non hanno provveduto a dar seguito a quanto previsto dalla legislazione italiana. (4-01287)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 15 novembre 2013
nell'allegato B della seduta n. 119
4-01287
presentata da
TOFALO Angelo

  Risposta. — Si fa riferimento all'interrogazione in esame con cui l'interrogante chiede chiarimenti in merito all'attuazione delle disposizioni, contenute nel decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39, in materia di incompatibilità e inconferibilità delle nomine dirigenziali all'interno delle pubbliche amministrazioni.
  In via preliminare, si fa presente che il sistema, disegnato dal decreto legislativo n. 39 del 2013, è volto a prevenire fenomeni di corruttela e di conflitto di interesse, impedendo a chi ricopre incarichi amministrativi di vertice e incarichi dirigenziali – che comportano poteri di vigilanza o controllo sulle attività svolte dagli enti di diritto privato regolati o finanziati dall'amministrazione che conferisce l'incarico – l'assunzione o il mantenimento, nel corso dell'incarico, di incarichi in enti di diritto privato regolati o finanziati dall'amministrazione di appartenenza.
  Nel merito, si segnala che sulla questione è intervenuto il decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, recante «Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia», convertito, con modificazioni, nella legge 9 agosto 2013, n. 98.
  L'articolo 29-
ter del citato decreto, recante disposizioni transitorie in materia di incompatibilità, stabilisce in particolare che «In sede di prima applicazione, con riguardo ai casi previsti dalle disposizioni di cui ai capi V e VI del decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39, gli incarichi conferiti e i contratti stipulati prima della data di entrata in vigore del medesimo decreto legislativo in conformità alla normativa vigente prima della stessa data, non hanno effetto come causa di incompatibilità fino alla scadenza già stabilita per i medesimi incarichi e contratti.
  Per quanto riguarda, pertanto, il momento dell'entrata in vigore delle nuove disposizioni, va osservato che il regime delle nuove incompatibilità può trovare applicazione esclusivamente a partire dal primo rinnovo dei consigli di amministrazione successivo alla data di entrata in vigore del decreto legislativo n. 39 del 2013 (4 maggio 2013).

Il Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazioneGianpiero D'Alia.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

segretario generale

amministrazione locale

lavori pubblici

carica pubblica

trasparenza amministrativa

legislazione

pubblica amministrazione