Legislatura: 17Seduta di annuncio: 53 del 15/07/2013
Primo firmatario: RONDINI MARCO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 15/07/2013
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 15/07/2013
RITIRATO IL 16/07/2013
CONCLUSO IL 16/07/2013
RONDINI. —
Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
la sera di martedì 10 luglio 2013, a mezzanotte circa, la sedicenne Beatrice Papetti, mentre attraversava la strada provinciale Padana Superiore a Gorgonzola, è stata investita da un'auto pirata ad altissima velocità, che ha poi continuato nella sua folle corsa senza fermarsi per prestare soccorso;
il gravissimo incidente si è verificato a poche centinaia di metri dalla casa di Beatrice, dove la ragazza stava tornando in bicicletta, accompagnata dal cugino di Giovanni, dopo aver trascorso la serata in piazzetta con altri amici;
proprio il cugino Giovanni, anche lui investito ma miracolosamente rimasto illeso, è riuscito a chiamare i soccorsi ma, purtroppo, il destino ha voluto che sulla prima ambulanza giunta sul posto ci fosse proprio il padre di Beatrice, quella notte di turno;
la giovane ragazza è deceduta poco dopo l'arrivo in ambulanza all'ospedale di Melzo per le gravissime lesioni interne riportate;
la tragica vicenda di Beatrice Papetti richiama alla memoria un altro drammatico fatto di cronaca, che riguarda sempre un ragazzo giovane, Andrea De Nando, il 15enne di Peschiera, anche egli travolto e ucciso da un'auto pirata il 29 gennaio 2011, mentre attraversava la strada a piedi all'uscita dall'oratorio;
la madre del ragazzo, dopo aver saputo che l'investitore del figlio, già condannato in primo e secondo grado a tre anni e otto mesi, sarebbe intenzionato anche a ricorrere in Cassazione, ha espressamente protestato contro il decreto svuota-carceri proposto dal Ministro Anna Maria Cancellieri;
è del tutto condivisibile il pensiero della madre di Andrea De Nando, ossia che solo la certezza della pena può fare da deterrente agli atteggiamenti irresponsabili di qualcuno e che il cosiddetto decreto svuota-carceri, così come altri provvedimenti similari, rappresenta l'ennesimo schiaffo morale alle vittime e alle loro famiglie che aspettano giustizia –:
se il Ministro sia a conoscenza dei fatti sopra esposti e quali interventi e iniziative intenda adottare; in particolare se abbia intenzione di assumere iniziative per introdurre nel nostro ordinamento il reato di omicidio stradale a carico di chi provoca incidenti mortali e assicurare che chi si macchia di tale reato sia sottoposto a pena detentiva in carcere e non possa beneficiare di alcuno sconto o di pene alternative al carcere. (4-01263)
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