ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01214

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 50 del 10/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: MANNINO CLAUDIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 10/07/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 10/07/2013
Stato iter:
09/08/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 09/08/2013
DASSU' MARTA VICE MINISTRO - (AFFARI ESTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 09/08/2013

CONCLUSO IL 09/08/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01214
presentato da
MANNINO Claudia
testo di
Mercoledì 10 luglio 2013, seduta n. 50

   MANNINO. — Al Ministro degli affari esteri . — Per sapere – premesso che:
   il giorno 11 giugno 2013 si è tenuta presso i saloni dell'Ergife Palace Hotel di Roma la prova preselettiva per il concorso, per titoli ed esami, a 35 posti di segretario di legazione in prova, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 4o serie speciale del 12 aprile 2013 e con scadenza 27 maggio 2013;
   la prova era affidata alla società «Selexi Srl» di Milano su mandato dell'ufficio V concorsi del Ministero degli affari esteri;
   secondo quanto previsto dal bando di concorso, pubblicato all'indirizzo internet del Ministero, la nuova modalità di svolgimento della prova preselettiva consisteva in un quiz di 60 domande a risposta multipla in 60 minuti, concernenti le tre materie degli scritti (storia delle relazioni internazionali, diritto internazionale pubblico e dell'Unione europea, politica economica e cooperazione economica, commerciale e finanziaria multilaterale) affiancate da domande in lingua inglese e di logica. Per avere accesso alle prove scritte, erano necessari i due terzi delle risposte corrette, pari a 40 risposte;
   i risultati della prova sono stati resi noti, mediante pubblicazione sul sito del Ministero, la sera stessa dell'11 giugno 2013, indicando esclusivamente la lista dei nomi ammessi senza comunicare i risultati effettivi; a quanto risulta agli interroganti soltanto in data 17 giugno 2013 è stato possibile accedere agli atti: in tale sede i candidati, ammessi e non ammessi, hanno potuto constatare che i risultati erano stati calcolati attraverso un procedimento che si ritiene essere palesemente anomalo e che prevede l'inusitato «abbuono» (come da dicitura ministeriale comparsa nel sito) di 6 domande, che sono state ritenute non valevoli ai fini della valutazione;
   è così emerso che nel novero di queste 6 domande «abbuonate» alcune contenevano quesiti mal posti e palesemente errati, mentre altre invece risultavano formulate regolarmente;
   a complicare ed aggravare la situazione di manifesta anormalità vi era la presenza di quesiti mal posti e palesemente errati anche nel resto delle altre domande; a parere degli interroganti, se da un lato appare grave che, con una presa di posizione che appare arbitraria si sia intervenuto sulla correzione (che ha previsto di considerare esatte le risposte date alle domande errate e di «abbuonare», perché ritenuti inesatti, anche i quesiti che in realtà non lo erano), altrettanto grave è che non si sia intervenuto o non ci si sia accorti di altre domande che risultano mal poste, ambigue dove non macroscopicamente errate;
   per quanto sopra descritto risulta all'interrogante illogico ed immotivato il criterio con cui il Ministero, la Commissione esaminatrice e la società incaricata di formulare il questionario abbiano deciso di «abbuonare» le domande errate, così permettendo a numerosi candidati di accedere alla soglia minima delle 40 risposte, sulla base di domande che sono manifestamente inesatte e, di contro, di non intervenire su altre domande anch'esse inesatte;
   risulta incomprensibile come possa il Ministero degli affari esteri selezionare opportunamente il proprio personale diplomatico, tramite domande inesatte, che hanno creato solo confusione a tutti i candidati, finendo col fuorviare tutti i partecipanti alla prova, dati i ristretti limiti di tempo per le risposte, e non hanno permesso di selezionare i candidati migliori: si ribadisce che buona parte degli idonei appare in realtà insufficiente ed ha beneficiato dell’«abbuono», a giudizio dell'interrogante arbitrario, mentre anche chi non ne ha beneficiato non è, a buona ragione, escludibile a causa della confusione generale derivante dai quesiti errati e/o mal posti. Si configura, pertanto, un danno evidente che implica un vulnus alla buona immagine del Ministero stesso, della diplomazia e di tutti i volenterosi e preparati futuri servitori dello Stato;
   nessuna risposta è stata fornita dal Ministero degli affari esteri ad analoga interrogazione a risposta scritta n. 4-00450 a prima firma del senatore Orellana depositata in data 27 giugno 2013 –:
   quali siano i motivi per cui, a fronte di una procedura completamente automatizzata, il parziale accesso agli atti sia stato possibile solo sette giorni dopo la pubblicazione della lista degli idonei, ledendo in questo modo l'interesse legittimo degli esclusi a tutelare nei modi più opportuni le loro posizioni;
   quali siano le ragioni per cui a fronte della pubblicazione dei nomi e cognomi degli idonei non sia stata fornita contestuale indicazione del punteggio conseguito, informazione che avrebbe permesso ai candidati di verificare l'idoneità della procedura selettiva rispetto all'applicabile normativa e al bando di concorso;
   quale fosse la graduatoria e quali fossero i rispettivi punteggi di tutti i candidati a seguito della somministrazione del test preselettivo prima dell’«abbuono» elaborato, in corso d'opera, dalla commissione;
   quali siano le ragioni che hanno comportato la scelta della procedura dell’«abbuono» e non già quella più logica, non arbitraria, e più rispettosa dei diritti dei candidati, dell'eliminazione delle domande errate, con la conseguente riconsiderazione della punteggio minimo per l'ammissione;
   come sia stato possibile agire con la dovuta diligenza nella selezione delle domande da «abbuonare» nel lasso di tempo intercorso tra la fine della prova nella tarda mattinata dell'11 giugno e la pubblicazione della lista degli idonei avvenuta nella prima serata del giorno stesso;
   come sia stato possibile incorrere in errori marchiani, inserendo domande errate, valutando errate domande giuste e lasciando per buone domande non corrette;
   se la commissione sia stata in grado di vagliare preventivamente i quesiti che sarebbero stati posti ai candidati;
   se il Ministero abbia provveduto o intenda provvedere, attraverso l'ufficio di competenza, a rivalersi sull'impresa appaltatrice, ovvero la «Selexi Srl» e, in caso contrario, quali iniziative urgenti intenda assumere al riguardo;
   se il Ministero non intenda intervenire, nell'ambito delle proprie competenze, con procedura d'urgenza, al fine di ristabilire una situazione di trasparenza e di correttezza amministrativa, anche disponendo l'annullamento della prova attitudinale e la sua ripetizione a causa dei numerosi errori nei quesiti proposti e per l'arbitrarietà delle procedure adottate nella valutazione che ne hanno a giudizio dell'interrogante oggettivamente falsato l'esito finale;
   quali misure intenda prendere in subordine per attenuare tale grave discriminazione;
   quali siano state le motivazioni che hanno determinato il Ministero alla sostituzione del commissario di tedesco, avvenuta in data 28 giugno 2013 e, allo stato, ad avviso dell'interrogante non chiaramente motivata;
   se quindi non sia stato manifestamente irragionevole far proseguire la procedura di selezione facendo svolgere le prove scritte, permettendo, a termine della loro correzione, il consolidarsi di ulteriori e contrarie posizioni di interesse nei candidati;
   quali garanzie il Ministero intenda fornire affinché non si ripetano simili irregolarità nelle future edizioni della procedura di selezione;
   se il Ministero intenda, alla luce dei fatti occorsi, non avvalersi più dei servizi della società «Selexi Srl», nonché, valutare nell'immediato la possibilità di procedere con ogni iniziativa utile a tutela della propria immagine e credibilità, con particolare riguardo al danno arrecato dalla richiamata società «Selexi Srl».
(4-01214)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 9 agosto 2013
nell'allegato B della seduta n. 69
4-01214
presentata da
MANNINO Claudia

  Risposta. — Circa lo svolgimento della prova attitudinale del concorso per titoli ed esami a 35 posti di segretario di legazione in prova per l'accesso alla carriera diplomatica per l'anno 2013 si forniscono i seguenti elementi informativi:
   1) L'11 giugno 2013 si è svolta la prova attitudinale del concorso per l'accesso alla carriera diplomatica per l'anno 2013. La nuova prova attitudinale, istituita con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 17 del 28 giugno 2013, è volta ad accertare la capacità del candidato a svolgere l'attività diplomatica, in particolare verificando la preparazione nelle materie oggetto di concorso, inclusa la lingua inglese e le capacità di logicità del ragionamento. La prova attitudinale non concorre alla formazione del voto finale di merito.
  Tale prova consiste in un questionario composto da 60 quesiti a risposta multipla, a cui il candidato è tenuto a rispondere in 60 minuti. I quesiti sono incentrati sulle materie oggetto di concorso: storia delle relazioni internazionali, diritto internazionale pubblico e dell'Unione europea, politica economica e cooperazione economica, commerciale e finanziaria multilaterale, attualità internazionale in lingua inglese e
test psico-attitudinali.
  Per essere ammessi alle successive prove scritte d'esame, il candidato è chiamato a rispondere correttamente ad almeno due terzi delle domande del questionario a risposta multipla della prova attitudinale (quindi, 40 su 60).
  Dopo una ricerca di mercato, amministrazione ha affidato alla ditta Selexi Srl l'incarico di elaborare i questionari. Lo stesso 11 giugno sono state effettuate le correzioni anonime automatizzate da parte della ditta Selexi, ed è stata resa nota sul Sito
web del Ministero degli affari esteri la lista dei 233 candidati ammessi alle prove scritte. Nei successivi 3 giorni lavorativi (e in particolare tra la mattinata di mercoledì 12 giugno e le ore 12,00 di lunedì 17 giugno) è stato possibile per i candidati accedere via web al proprio test attitudinale.
   2) In tempi strettissimi l'amministrazione e l'azienda Selexi Srl hanno caricato sul
web ben 1308 schede di risposta e le relative domande, nonché circostanziati elementi esplicativi dei risultati stessi.
  Vale la pena sottolineare che, qualora non fosse esistita l'automatizzazione in questa prima fase concorsuale (esercizio voluto fortemente dall'amministrazione negli ultimi anni, in linea con i principi di trasparenza, efficienza dell'azione amministrativa e dematerializzazione cartacea), i tempi per visionare la propria scheda sarebbero stati molto più lunghi. Ai sensi di legge, infatti, possono intercorrere sino a 30 giorni tra l'eventuale richiesta del candidato e l'accesso al materiale d'esame.
   3) L'esercizio dell’«abbuono» consiste nella cosiddetta «sterilizzazione» di uno o più quesiti a risposta multipla che contengano elementi di non univocità e/o ambiguità. Tale esercizio è attività ricorrente nella prassi concorsuale e si verifica (in genere successivamente alla realizzazione dei quesiti, a prova conclusa e nella fase di correzione anonima e automatizzata dei
test) in virtù del sorgere di elementi inaspettati (come ad esempio la rilevazione da parte della ditta di cosiddette «anomalie statistiche» su quesiti ritenuti inizialmente chiari) che rendano doveroso un nuovo controllo sugli stessi quiz.
  Proprio per evitare l'alterazione della soglia di sbarramento dei 2/3 di risposte esatte prevista nella prova attitudinale in oggetto, e quindi per assicurare equanimità di trattamento a tutti i candidati, l'abbuono ha permesso l'attribuzione di un punto per ogni quesito abbuonato a tutti i candidati. Quindi, è come se tutti avessero risposto esattamente ai sei quesiti. In questo modo è stata assicurata equanimità di trattamento ai partecipanti e il mantenimento dei dettami di legge e del bando di concorso.
  Peraltro, lungi dall'aver adottato misure arbitrarie per la correzione dei
test, l'amministrazione, sulla base di valutazioni tecnico-discrezionali, ha agito in linea con superiori principi di buon funzionamento ed imparzialità del procedimento. E difatti, il suddetto abbuono è stato applicato prima dell'abbinamento tra schede risposte e schede anagrafiche, nel pieno rispetto dei principi di anonimato, equità e trasparenza.
  Altra cosa (e con ben altri effetti) sarebbe stato l'esercizio di «annullamento» dei quiz non univoci e/o ambigui (ossia, l'eliminazione delle domande errate), Quello sarebbe stato certamente un atto illogico, arbitrario e irragionevole. Rendendo nulle alcune domande, tale opzione avrebbe alterato la soglia numerica di ammissione per passare alle prove successive, creando ingiusta ed ingiustificata disparità di trattamento tra i candidati.
   4) Giova ricordare che il regolamento del concorso diplomatico (decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 17 del 2013) prevede che per l'espletamento della prova attitudinale, l'amministrazione possa avvalersi anche di procedure automatizzate gestite da enti o società specializzate in selezione del personale. È prassi concorsuale che, per assicurare piena trasparenza e anonimato della prova, la produzione e l'attuazione dei
test a risposta multipla siano affidate a ditta specializzata sul mercato. Ciò peraltro avviene da molti anni al Ministero e in altre amministrazioni pubbliche.
  La possibilità di incorrere in errori nella produzione dei quesiti a risposta multipla esiste, e ciò pur in presenza di ripetuti e doverosi controlli di qualità effettuati dalla ditta, in linea con precisi protocolli operativi interni alla stessa. Nel case in parola, la procedura ha seguito un
iter logico e trasparente, ivi compresa la proposta di correttivi adottati per la sterilizzazione delle domande considerate non univoche e/o ambigue.
   5) Stante quanto sopra, atteso che l'esercizio dell'abbuono dei se quesiti considerati validi per tutti i candidati assicura il mantenimento assoluto dell'equo trattamento a beneficio di tutti i partecipanti alla prova, la non alterazione della soglia di sbarramento prevista dal bando di concorso, la salvaguardia della procedura e dei relativi atti amministrativi, un eventuale annullamento dell'esercizio concorsuale sarebbe senza dubbio un atto illegittimo, arbitrario, viziato da eccesso di potere e, infine, non giustificabile.
   6) La sostituzione del membro aggiuntivo di lingua tedesca della commissione esaminatrice, come esaustivamente motivato nelle premesse del decreto di nomina decreto ministeriale n. 5015/0406/
BIS, e occorsa per sopraggiunti motivi di salute dello stesso.
   7) Per completezza di informazione si segnala che, rispetto al concorso diplomatico del 2012, il numero dei ricorsi presentati nel 2013 avverso l'esito della prova attitudinale è stato di gran lunga inferiore (meno della metà). Tale circostanza conforta ulteriormente l'Amministrazione, sul rispetto della trasparenza e dell’ adeguatezza dell'intero esercizio.

Il Viceministro degli affari esteriMarta Dassù.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

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cooperazione economica

professioni diplomatiche

relazioni internazionali