Legislatura: 17Seduta di annuncio: 48 del 08/07/2013
Primo firmatario: SANNA FRANCESCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 08/07/2013
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
- MINISTERO PER LA COESIONE TERRITORIALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 08/07/2013
FRANCESCO SANNA. —
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro per la coesione territoriale
. — Per sapere – premesso che:
tra il 2000 e il 2001, attraverso numerose risoluzioni che fanno parte della cosiddetta strategia di Lisbona, la Commissione europea ha sottolineato il ruolo dell’e-learning come asse portante della politica dell'Unione in fatto di cultura, istruzione e società dell'informazione;
nel piano d'azione e-learning adottato nel marzo 2001, i principi, gli obiettivi e le linee di azione dell’e-learning vedono quale principale strumento l'utilizzo delle nuove tecnologie multimediali e di internet per migliorare la qualità dell'apprendimento, agevolando l'accesso a risorse e servizi, nonché gli scambi e la collaborazione a distanza;
la Commissione europea con l'iniziativa e-learning – Pensare all'istruzione di domani, ambiziosamente indica l’e-learning come il domani dell'istruzione: il nuovo impianto dell'intero sistema educativo – dalla scuola primaria all'università, alla formazione professionale, all'educazione permanente – che passa attraverso l'utilizzo delle tecnologie multimediali come esigenza inevitabile e urgente nella società dell'informazione;
l'iniziativa e-learning – Pensare all'istruzione di domani, si inserisce nel più ampio contesto del piano d'azione globale eEurope, con lo sviluppo di una società dell'informazione per tutti, approvato dai Consigli europei di Lisbona e Feira nel 2000 e ne è complementare, raggruppando interventi specifici in un contesto a indirizzo educativo;
gli obiettivi del piano d'azione eEurope mirano a promuovere una strategia europea per l'occupazione, a porre rimedio all'insufficienza di competenze in tema di nuove tecnologie e a garantire maggiore integrazione sociale;
vanno ricordati il Memorandum sull'istruzione e la formazione permanente (Bruxelles, 30 ottobre 2000) della Commissione europea e il nuovo quadro varato nel 2005 dalla Commissione europea contenente importanti orientamenti strategici per l’e-learning, denominato i2010: la società dell'informazione e i media al servizio della crescita e dell'occupazione;
nell'ottica di una revisione della Strategia di Lisbona, la nuova politica si propone di incoraggiare lo sviluppo della conoscenza e dell'innovazione al fine di sostenere la creazione di posti di lavoro più numerosi e di migliorarne la qualità;
l'Italia, raccogliendo la sfida dell'Unione europea, ha adottato diverse iniziative tra programmi e direttive:
a) 21 dicembre 2001: linee guida in materia di digitalizzazione dell'amministrazione, in cui il Ministro dell'innovazione e le tecnologie in riferimento all’e-learning, chiarisce che la diffusione di tecniche di formazione a distanza favorisce l'affermazione della cultura tecnologica nella pubblica amministrazione e fornisce un supporto alla crescita delle competenze professionali dei dipendenti;
b) comma 2 dell'articolo 26 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, recante Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2003), finalizzato ad assicurare una migliore efficacia della spesa informatica e telematica sostenuta dalle pubbliche amministrazioni a generare significativi risparmi eliminando duplicazioni e inefficienze, promuovendo le migliori pratiche e favorendo il riuso, nonché ad indirizzare gli investimenti nelle tecnologie informatiche e telematiche;
c) giugno 2002: linee guida del Governo per lo sviluppo della società dell'informazione, in cui la formazione erogata a distanza rappresenta uno dei prioritari obiettivi del piano di Governo;
d) 17 aprile 2003: il decreto del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, criteri e procedure di accreditamento dei corsi di studio a distanza delle università statali e non statali e delle istituzioni universitarie abilitate a rilasciare titoli accademici di cui all'articolo 3 del decreto 3 novembre 1999, n. 509, approvato di concerto con il Ministro per l'innovazione tecnologica pro tempore, Lucio Stanca, stabilisce inequivocabilmente l'importanza della formazione culturale anche attraverso l'impiego delle nuove tecnologie;
e) 6 agosto 2004, direttiva della Presidenza del Consiglio dei ministri, progetti formativi in modalità e-learning nelle pubbliche amministrazioni, dove si ribadisce la necessità di tener presente che il processo di e-learning non consiste nella sola distribuzione e diffusione in rete di materiale ma esige che vengano messi a disposizione e forniti servizi didattici on-line;
f) decreto ministeriale 22 settembre 2010, n. 17, sui requisiti necessari dei corsi di studio;
g) decreto ministeriale 30 gennaio 2013 n 47, sulla autovalutazione, accreditamento iniziale e periodico delle sedi e dei corsi di studio e valutazione periodica;
la regione Sardegna attualmente disconosce i master di alta formazione attivati dalle università anche attraverso l'utilizzo dei moderni sistemi di alta tecnologia e innovazione (e-learning), per la partecipazione agli avvisi dei percorsi di rientro del programma Master and Back;
la finalità del Master and Back è volta ad acquisire una formazione con atenei non sardi e di prestigio, italiani o esteri, per poi trasferire nell'isola le conoscenze apprese, con concretezza e produttività;
tra le azioni volte al raggiungimento degli obiettivi programmati dalla regione Sardegna previste per l'asse IV – capitale umano – del documento POR FSE 2007-2013, approvato dalla commissione europea, sono comprese:
a) percorsi di alta formazione (master, corsi di II livello), anche attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie (e-learning) e lo strumento degli incentivi;
b) sperimentazione di sistemi per la diffusione, l'accesso e l'uso della società dell'informazione nel sistema dell'istruzione e della formazione, anche al fine di rispondere alle specifiche esigenze delle aree montane ed isolate, puntando specialmente sull’e-learning e la FAD;
c) percorsi formativi per formatori che utilizzeranno le metodologie e-learning e FAD;
d) sviluppo e sperimentazione della diffusione sul territorio delle tecnologie per l'apprendimento e l’e-learning;
e) agevolazioni per le imprese che assumono soggetti in possesso di un dottorato di ricerca;
la legge regionale 7 agosto 2007, n. 7, promozione della ricerca scientifica e dell'innovazione tecnologica in Sardegna, non esclude la formazione a distanza;
importanti aziende del territorio stanno attivando delle convenzioni con altre università non sarde e di prestigio, nell'ottica di favorire la circolarità della conoscenza e la formazione a distanza, attraverso l'utilizzo di nuove tecnologie e lo sviluppo di piattaforme innovative;
i laureati che hanno partecipato attivamente ai master on-line di alta formazione attivati da università italiane, con spese tutte a proprio carico, che hanno previsto la frequenza obbligatoria di una parte delle attività didattiche, compresa la discussione di esami e tesi finali ed hanno realizzato e prodotto pubblicazioni di progetti afferenti alla regione, hanno l'interesse legittimo a vedere riconosciuta la formazione acquisita con i moderni sistemi di alta tecnologia e innovazione (e-learning) in tutti bandi di evidenza pubblica del sistema nazionale –:
quali urgenti iniziative di competenza i Ministri interrogati intendano intraprendere per tutelare i laureati specializzati con i moderni sistemi di alta tecnologia e innovazione e promuovere il pieno riconoscimento dei master di alta formazione attivati dalle università anche attraverso le nuove tecnologie (e-learning) come nel caso del Master and Back;
se alla luce di quanto sopra esposto, intendano promuovere, d'intesa con le amministrazioni locali (e la regione Sardegna in particolare), i sistemi d'innovazione e le tecnologie avanzate (e-learning e FAD) disciplinati dalla normativa nazionale ed europea, avuto riguardo ai principi di parità, diritto allo studio, uguaglianza, inclusione sociale, contrasto alla disoccupazione. (4-01184)
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