ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01118

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 45 del 03/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: PICIERNO PINA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 03/07/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VALIANTE SIMONE PARTITO DEMOCRATICO 03/07/2013
VALENTE VALERIA PARTITO DEMOCRATICO 03/07/2013
MANFREDI MASSIMILIANO PARTITO DEMOCRATICO 03/07/2013
SCOTTO ARTURO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 03/07/2013
BONAVITACOLA FULVIO PARTITO DEMOCRATICO 03/07/2013
BOSSA LUISA PARTITO DEMOCRATICO 03/07/2013
FIANO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 03/07/2013
CARBONE ERNESTO PARTITO DEMOCRATICO 03/07/2013
AMENDOLA VINCENZO PARTITO DEMOCRATICO 03/07/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 03/07/2013
Stato iter:
21/12/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 21/12/2013
BUBBICO FILIPPO VICE MINISTRO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 21/12/2013

CONCLUSO IL 21/12/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01118
presentato da
PICIERNO Pina
testo di
Mercoledì 3 luglio 2013, seduta n. 45

   PICIERNO, VALIANTE, VALERIA VALENTE, MANFREDI, SCOTTO, BONAVITACOLA, BOSSA, FIANO, CARBONE e AMENDOLA. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   il questore di Caserta ha proposto la chiusura del posto fisso operativo di polizia di Casapesenna (Caserta);
   la presenza di un nucleo operativo della polizia di Stato in un territorio che, come ormai da anni noto, è fortemente provato dalla presenza massiccia delle organizzazioni criminali (si parla del territorio della provincia di Caserta, compreso tra i comuni di Casal di Principe, San Cipriano d'Aversa e Casapesenna) rappresenta un fondamentale presidio di legalità nella lotta alla camorra;
   le motivazioni che vengono addotte per giustificare la chiusura riguardano una fisiologica carenza di personale che ha ridotto le capacità operative del suddetto posto fisso e della sezione della squadra mobile di Casal di Principe;
   si parla, rispetto ad una previsione tabellare, di un deficit di personale complessivo pari a 31 unità;
   il posto fisso di polizia di Casapesenna vanta un curriculum d'eccezione: dal 2010 al 2012 i controlli di persone e veicoli effettuati dalla squadra mobile sono stati circa 90.000, molti dei quali hanno portato ad importanti arresti di pericolosi membri della criminalità organizzata, tra cui i capiclan Zagaria, Schiavone, Bidognetti e altri noti criminali;
   la chiusura del commissariato sembrerebbe rientrare nell'ambito dei tagli alla spesa pubblica, la cosiddetta «spending review» decretata dal Governo Monti;
   una discreta folla di cittadini, accompagnati da associazioni, sindacati e partiti politici attivi sul territorio, il 19 giugno 2013 è scesa in piazza per manifestare contro la decisione di chiudere il posto fisso: i cittadini, i sindacati e i rappresentanti del territorio chiedono non solo che il presidio non venga chiuso ma anzi che lo si rafforzi, intensificando la presenza delle unità presenti e stabilendo un ufficio denunce: inoltre, per rimediare alle difficoltà economiche che giustificano la chiusura del posto fisso, tante associazioni e comitati locali sono convenuti nella concreta possibilità di utilizzare uno dei tanti beni confiscati alla camorra presenti sul territorio;
   tale chiusura rischia di apparire, infatti, come un vero e proprio abbandono da parte dello Stato per una terra che da anni è martoriata e «bloccata» dallo strapotere della criminalità organizzata: in questa guerra il presidio di Casapenna ha rappresentato un vero e proprio baluardo di legalità, e la sua cancellazione potrebbe portare ad una diminuzione delle operazioni di controllo del territorio, vanificando, nei fatti, i numerosi successi ottenuti grazie all'impegno strenuo delle forze dell'ordine;
   il Ministero interrogato, già investito della questione, ha comunicato che a breve incontrerà le organizzazioni sindacali –:
   se il Ministro non ritenga necessario, anche alla luce degli elementi oggettivi suesposti, rivedere radicalmente la decisione relativa alla chiusura di un fondamentale presidio di legalità e democrazia quale quello di Casapenna, che rappresenta una rinnovata fiducia nelle istituzioni da parte dei cittadini, in una terra complicata nella quale deve essere costante e forte il contrasto all'antistato. (4-01118)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Sabato 21 dicembre 2013
nell'allegato B della seduta n. 143
4-01118
presentata da
PICIERNO Pina

  Risposta. — Il posto fisso operativo della Polizia di Stato di Casapesenna è stato istituito nel 1996 e, nel 2008, ad esso è andata ad aggiungersi la sezione distaccata della squadra Mobile di Caserta, attualmente impegnata in delicate indagini di criminalità organizzata.
  Tale presidio si inserisce in un contesto di rafforzamento e controllo del territorio che ha dato luogo al cosiddetto «modello Caserta» rivelatosi poi di grande efficacia operativa nel contrasto al crimine organizzato.
  In quei territori, infatti, i dispositivi di vigilanza e controllo del territorio sono attuati con il concorso del personale dei reparti prevenzione crimine della Polizia di Stato, cui vanno ad aggiungersi militari dell'Arma dei carabinieri e della Guardia di finanza ed un cospicuo contingente delle Forze armate, messo a disposizione dal Ministero della difesa nell'ambito dell'operazione «strade sicure».
  Il provvedimento di soppressione del posto fisso operativo della polizia di Stato di Casapesenna risulta, a tutt'oggi, non ancora perfezionato.
  Infatti, ai sensi della normativa vigente, la materia costituisce oggetto di informazione preventiva alle organizzazioni sindacali. Pertanto, una bozza del decreto di abolizione, a firma del capo della Polizia, è stata trasmessa alle segreterie nazionali degli otto sindacati del personale della Polizia di Stato, sei dei quali hanno chiesto un incontro (la cui data non è stata ancora fissata) all'amministrazione per l'esame congiunto di tale bozza.
  La proposta di soppressione del posto fisso di Casapesenna tiene conto di precise valutazioni di carattere tecnico che consentono di mantenere inalterata l'operatività delle strutture della Polizia di Stato sul territorio.
  La rimodulazione dell'organizzazione dei presidi attraverso l'ottimizzazione dell'impiego del personale a disposizione consente, infatti, una ridistribuzione delle risorse sul territorio. Dei 26 dipendenti in servizio presso il presidio in premessa:
   13 potrebbero trovare idonea sistemazione presso il limitrofo commissariato di pubblica sicurezza di Aversa – carente di 13 unità – che assicurerebbe così un'autopattuglia nell'arco delle ventiquattro ore dedicata esclusivamente al territorio di Casapesenna;
   9 sarebbero trasferiti alla sezione della Squadra Mobile di Casal di Principe dove prestano servizio complessivamente 26 unità rispetto ad una previsione organica di 46;
   i restanti 4 potrebbero transitare al commissariato di Castelvolturno, al fine di pareggiarne l'organico.

  Va, altresì, precisato che l'ufficio di Polizia di Casapesenna svolge attività di controllo del territorio e non di contrasto alla criminalità organizzata. Tale ultimo compito viene espletato, infatti, dalla sezione distaccata della squadra mobile di Caserta a Casal di Principe che, per effetto della menzionata soppressione, verrebbe rinforzata di 9 unità. Da ciò discenderebbe un importante potenziamento delle capacità investigative del presidio di Casal di Principe, in relazione all'elevato numero di indagini che lo hanno reso un autorevole punto di riferimento dell'azione giudiziaria.
  La soppressione del posto operativo fisso di Casapesenna consentirebbe, inoltre, un abbattimento dei costi di gestione, senza incidere sulla reale capacità operativa delle Forze di polizia sul territorio interessato.
  Le esigenze di contenimento della spesa pubblica non potranno, comunque, mai comportare un abbassamento dei livelli di efficacia e di efficienza dei servizi resi ai cittadini dal punto di vista dell'ordine e della sicurezza pubblica, né un arretramento sul fronte della lotta alla criminalità organizzata.

Il Viceministro dell'internoFilippo Bubbico.

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GEO-POLITICO:

CASAPESENNA,CASERTA - Prov,CAMPANIA

EUROVOC :

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lotta contro la criminalita'

controllo di polizia

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