ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01086

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 43 del 01/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: RONDINI MARCO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 01/07/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 01/07/2013
Stato iter:
15/11/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/11/2013
CIRILLO MARCO FLAVIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/11/2013

CONCLUSO IL 15/11/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01086
presentato da
RONDINI Marco
testo di
Lunedì 1 luglio 2013, seduta n. 43

   RONDINI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   l'abitato di San Maurizio al Lambro è stato colpito in passato da diverse alluvioni e le più disastrose si sono verificate nel 1976 e nel 2002, mettendo a durissima prova i cittadini;
   attualmente sono in corso i lavori per la messa in sicurezza delle sponde del Lambro a San Maurizio; tali lavori rappresentano un singolo lotto di un progetto più ampio e mettono in sicurezza solamente la parte a monte dell'abitato di San Maurizio al Lambro; i tempi di realizzazione dei rimanenti lotti non sono tutti noti;
   attualmente il Lambro è in allerta, con livello di allarme arancione; a creare tanta preoccupazione tra i cittadini sono i lavori di ristrutturazione e di manutenzione straordinaria dell'intero complesso della diga di Pusiano, tra la provincia di Como e quella di Lecco;
   la diga è essenziale per la prevenzione delle ondate di piena del Lambro; durante tutta la durata del cantiere il Cavo Diotti resterà chiuso e il deflusso delle acque in determinate condizioni meteorologiche avverrà unicamente attraverso il Lambro;
   da quanto stimano gli ingeneri idraulici interessati alle opere, in caso di piena, 6.720 mila metri cubi di acqua si scaricherebbero a valle in modo incontrollato e ciò potrebbe provocare un'alluvione di almeno un metro d'acqua a San Maurizio, raggiungendo anche le zone di Cologno;
   l'allarme per i lavori sulla diga si aggiunge a quello già in atto dallo scorso anno per i lavori della messa in sicurezza delle sponde del Lambro a San Maurizio; il progetto prevede la realizzazione di un argine sulla riva sinistra del fiume a tutela di un'area adibita a deposito peraltro priva di abitazione o edifici con permanenza di persone;
   appena a valle di detta area è presente il ponte di via San Maurizio;
   tale sovrappasso al corso d'acqua provoca una sorta di vasca di laminazione che attenuerebbe l'impatto della forza dell'acqua sul ponte immediatamente a valle nel caso di importanti eventi di piena a cui il corso d'acqua è periodicamente soggetto;
   l'arginazione del fiume a monte del ponte, in caso di forti precipitazioni, causerebbe un aumento della velocità delle acque e quindi una maggiore potenza delle stesse che si riverberebbero poi sull'abitato di S. Maurizio al Lambro e sulla stabilità del ponte stesso;
   l'argine già presente crea un'area golenaria (o vasca di esondazione) artificiale. All'arrivo della piena e riempita la vasca, le acque ritornano nell'alveo prima del Ponte di San Maurizio;
   in caso di piena, all'altezza del ponte autostradale, l'acqua eccedente devierebbe nella Roggia Molinara, la quale si ricongiunge al fiume prima del ponte di San Maurizio;
   tra gli interventi da attuare si prevede l'innalzamento degli argini a livello della strada con lastricatura della sponda sinistra fino al ponte di San Maurizio, al fine d'impedire la fuoriuscita nei campi di Brugherio;
   in caso di piena, all'altezza del ponte di San Maurizio arriverà sicuramente una quantità d'acqua superiore alla portata stessa del ponte. La portata del ponte è fissa, e quindi all'arrivo dell'acqua ci sarà un innalzamento del livello del fiume e conseguentemente lo scavalcamento del ponte stesso. Dal momento che il ponte è collocato nella parte più alta di San Maurizio e le vie si districano con forte pendenza in discesa, la conseguenza sarà l'inondazione completa di tutto l'abitato di San Maurizio al Lambro;
   la ragione del probabile disastro risiede nel fatto che l'opera è stata divisa in lotti separati, quindi si tratta di interventi parziali e non lotti funzionali. In teoria sono già stati previsti interventi correttivi a valle del ponte, che tuttavia hanno tempi di realizzazione differenti e posticipati. Nell'attesa che gli altri interventi a valle del ponte di San Maurizio siano portati a realizzazione, l'arginazione del fiume espone la popolazione a rischi molto elevati di esondazione;
   l'aggiunta dei lavori della diga di Pusiano che obbligano la chiusura del Cavo Diotti aggravano seriamente la situazione di allarme;
   sebbene le statistiche ufficiali delle esondazioni descrivano un tempo di ritorno dell'esondazioni di circa 20 anni, le mutate condizioni climatiche globali rendono tale stima non reale dato che le esondazioni, negli ultimi anni, avvengono più di frequente;
   si sollevano seri dubbi sulla circostanza che il progetto dell'arginatura del fiume, peraltro attuato per lotti separati, tuteli di fatto la sicurezza e l'incolumità fisica dei cittadini di San Maurizio al Lambro;
   una valutazione del progetto prevede l'arginatura del fiume Lambro a monte del ponte di via S. Maurizio; si ritiene che potrebbe essere migliorativo per la situazione del bacino fluviale evitare l'arginatura della riva sinistra del fiume a monte del ponte e considerare l'area adiacente –:
   se non si ritenga opportuno intervenire per avviare un accurato approfondimento circa le perplessità sollevate in premessa e, nel caso, assumere iniziative di competenza, anche per il tramite della autorità di bacino del Po, per procedere all'interruzione immediata dei lavori in questione e, comunque, garantire la sicurezza dei cittadini. (4-01086)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 15 novembre 2013
nell'allegato B della seduta n. 119
4-01086
presentata da
RONDINI Marco

  Risposta. — In relazione all'interrogazione in esame riguardante le possibili conseguenze sull'abitato di San Maurizio al Lambro, frazione di Cologno Monzese (Milano), derivanti dai lavori per la realizzazione di un argine sulla riva sinistra del fiume Lambro, si rappresenta quanto segue.
  L'area in questione ricade nel bacino idrografico del fiume Lambro ed è stata in passato colpita da diverse alluvioni, l'ultima delle quali nel corso dell'anno 2002.
  Ai fini della mitigazione del rischio di esondazione del fiume Lambro, il PAI vigente (studio di fattibilità Lambro-Seveso-Olona, redatto nell'anno 2004 dall'autorità di bacino del fiume Po) prevede, per il conseguimento dell'assetto di progetto finale, la realizzazione di un complesso ed articolato sistema di interventi di natura strutturale (laminazione delle piene) e di carattere locale a difesa dei centri abitati.
  Tali interventi possono essere riassunti nelle seguenti tipologie:
   1. opere di regolazione;

   2. formazione di casse di espansione aree di esondazione controllata;
   3. mantenimento delle aree di allagamento naturale che interessano zone golenali;
   4. riduzione delle portate scaricate dalle reti di drenaggio urbano secondo i limiti imposti dal P.R.R.A. (piano regionale di risanamento delle acque);
   5. adeguamento dei manufatti di attraversamento che ostacolano il deflusso di piena e inducono allagamenti in zone non compatibili;
   6. realizzazione di opere di protezione locale (arginature);
   7. aumento della capacità idraulica dell'alveo attraverso opere locali (ricalibratura, diversivi, eccetera).

  Gli interventi strutturali principali, sia in termini di efficacia nei riguardi dell'intero assetto di progetto del fiume Lambro, sia in termini di rilevanza della singola opera, sono i seguenti:
   1. regolazione del Lago di Pusiano, mediante il recupero del nodo idraulico «Cavo Diotti»;
   2. realizzazione di casse di espansione/aree di esondazione controllata sugli affluenti di sinistra:
    a) a Merone e Costa Masnaga sulla Bevera di Molteno;
    b) a Molteno sul t. Gandaloglio;
    c) a Briosco sulla Bevera di Renate;
   3. regolazione dell'area di allagamento di Inverigo;
   4. by-pass di Monza,
   5. by-pass di Milano;
   6. riprofilatura dell'alveo a Milano (zona Linate – da Ortica a Bolgiano): raddoppio alveo e abbassamento di alcune traverse.

  Per il conseguimento dell'assetto di progetto finale previsto dal piano di assetto idrogeologico occorre procedere progressivamente alla realizzazione degli interventi previsti, la cui tempistica di attuazione resta vincolata alla disponibilità dei relativi finanziamenti, il ché di fatto obbliga a procedere attraverso step funzionali.
  Attualmente, in accordo con l'autorità di bacino del fiume Po ed in funzione delle risorse economiche disponibili, sono in corso di realizzazione gli interventi ritenuti prioritari:
   vasca di laminazione di Costa Masnaga (LC);
   adeguamento regolazione del lago di Pusiano CO (Cavo Diotti);
   vasca di laminazione di Inverigo, Nibbiono e Veduggio (LC, CO, MB);
   difesa dell'abitato di Cologno Monzese (MI).

  Quest'ultimo intervento presenta un carattere locale e prevede la realizzazione di un argine per la difesa della frazione S. Maurizio di Cologno Monzese, vittima nel 2002 di una esondazione del fiume Lambro che ha causato gravi danni.
  L'importo del primo lotto di lavori ammonta a 3 milioni di euro finanziati in parte dalla regione Lombardia (2 milioni di euro) ed in parte dal Ministero dell'ambiente (finanziato 1 milione di euro con decreto ministeriale DEC DDS 2007 1081 del 26 novembre 2007);
  Giova evidenziare che è in fase di progettazione definitiva un secondo lotto di lavori che interessa, oltre a Cologno Monzese, anche i comuni limitrofi per un importo di altri 3 milioni di euro, finanziati da un accordo di programma sottoscritto in data 4 novembre 2010 tra il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e la regione Lombardia e finalizzato alla programmazione ed al finanziamento di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico.
  I due interventi sono catalogati effettivamente come lotti funzionali e non è stato possibile realizzarli contemporaneamente poiché le risorse finanziarie necessarie sono state rese disponibili in momenti differenziati.
  In particolare, le opere del primo lotto attualmente in esecuzione prevedono l'adeguamento delle difese spondali del fiume Lambro, in sponda sinistra, dal ponte dell'autostrada A4 fino a circa 300 metri a valle del ponte di via San Maurizio al Lambro, per uno sviluppo complessivo di circa 1.200 metri, oltre a quattro interventi minori più a valle, e precisamente uno ubicato tra le colline artificiali del parco urbano di San Maurizio al Lambro e tre localizzati nella zona industriale di Cologno Monzese (via Guemica, via Barcellona).
  In accordo con l'amministrazione comunale, la realizzazione di tale intervento è stata affidata all'agenzia interregionale per il Po (AiPo). I lavori sono stati consegnati in data 8 gennaio 2013 e sono tuttora in corso.
  Da informazioni assunte presso i funzionari dell'autorità di bacino del fiume Po e della regione Lombardia risulta inoltre che:
   a) ai fini della progettazione dell'opera sono state effettuate modellazioni idrauliche bidimensionali che hanno confermato il beneficio dell'opera stessa ai fini della riduzione del rischio alluvionale, in particolare sulla zona di San Maurizio al Lambro;
   b) sono state effettuate tutte le verifiche tecniche di carattere progettuale finalizzate ad una migliore progettazione delle opere;
   c) si prevede che l'argine inerente il primo lotto di lavori venga realizzato entro la fine dell'anno.

  Parimenti, da informazioni assunte presso il comune di Cologno Monzese, risulta che l'intervento programmato per il prossimo mese di gennaio in corrispondenza del Cavo Diotti emissario del lago di Pusiano, coesista in un'opera obbligatoria al fine di adempiere alla normativa vigente in materia di Dighe di interesse nazionale (RID). Gli eventuali effetti sulle piene del fiume Lambro sono stati valutati dal progettista delle opere per conto dell'ente gestore dello sbarramento (Consorzio Parco Alta Valle Lambro) e condivisi sia dai comuni rivieraschi che dalle rispettive prefetture (comune di Como in qualità di capofila).
  Inoltre, il comune segnala alcune inesattezze contenute nell'interrogazione in argomento inerenti al fatto che il territorio esondabile nel comune di Brugherio a diretto confine con il territorio di Cologno Monzese, collocato a monte del ponte di San Maurizio al Lambro, viene identificato come cassa di laminazione naturale, avente quindi un effetto benefico sulla piena. Di
fatto, invece, superato in breve tempo il limitato effetto di laminazione, le acque che esondano dalla sponda idrografica sinistra, sempre nel tratto immediatamente a monte del ponte, ove è assente l'argine per un tratto di circa 50 metri, si propagano rapidamente oltre la strada provinciale interessando in primis l'adiacente sede stradale per poi propagarsi non solo verso l'abitato di San Maurizio ma anche verso la zona centrale di Cotogno Monzese, entrambe zone fortemente antropizzate e ad alta densità abitativa. Tale, dinamica è stata purtroppo ampiamente verificata dai cittadini colognesi e dall'amministrazione comunale in più situazioni nel corso degli anni.
  Pertanto, il comune precisa che il punto di criticità indicato nell'interrogazione in oggetto e relativo alla depressione dell'argine a monte del ponte, non deve essere considerato una via di deflusso delle acque all'interno del fiume Lambro, bensì una fonte di potenziale propagazione delle piene, avente una elevata pericolosità per il centro abitato.
  Infine, in merito alla presunta pericolosità derivante dai concomitanti lavori di ristrutturazione e di manutenzione straordinaria dell'intero complesso della diga di Pusiano, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha reso noto che le luci dello sbarramento di Pusiano, durante l'esecuzione delle opere, verranno chiuse mediante delle panconature (ture); lo stesso Ministero ha precisato che nel progetto è stata prevista la possibilità di rimuovere d'urgenza le panconature in caso di preavviso di maltempo. Lo stesso dicastero riferisce altresì che per la gestione dello sbarramento durante la realizzazione delle opere è stato redatto da parte del responsabile dello sbarramento per conto del gestore specifico documento di Protezione civile, nel quale è appunto prevista l'asportazione delle panconature in caso di eventi di piena. La rimozione d'urgenza delle ture comporterà sia la limitazione dell'esondazione lungo le sponde del lago che la riduzione dei colmi di piena a valle.
  Il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare proseguirà in un ottica di prevenzione ad esercitare un'attività di monitoraggio puntuale e costante della situazione attraverso gli enti competenti.
Il Sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mareMarco Flavio Cirillo.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

FIUME LAMBRO

EUROVOC :

corso d'acqua

inondazione

sicurezza pubblica

condizioni atmosferiche