ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01029

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 41 del 26/06/2013
Firmatari
Primo firmatario: BARONI MASSIMO ENRICO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 26/06/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 26/06/2013
Stato iter:
08/08/2013
Fasi iter:

RITIRATO IL 08/08/2013

CONCLUSO IL 08/08/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01029
presentato da
BARONI Massimo Enrico
testo di
Mercoledì 26 giugno 2013, seduta n. 41

   BARONI. — Al Ministro della difesa, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   risulta all'interrogante che il maresciallo Marco Diana, nel 1998, si è ammalato di neoplasia al fegato, una forma tumorale chiamata carcinoide neuroendocrino dell'ileo metastatico, dopo avere prestato servizio militare in missione all'estero ed essere stato a contatto con sostanze pericolose;
   la sentenza del Consiglio di Stato, Sezione Terza, adunanza di sezione del 15 giugno 2010, numero affare 02984/2009, ha accolto il ricorso presentato dal maresciallo Marco Diana in data 16 ottobre 2006, nella quale egli chiedeva di accedere ai benefici di cui al decreto del Presidente della Repubblica 7 luglio 2006, n. 243;
   al maresciallo Diana è stato riconosciuto il diritto all'erogazione di una pensione privilegiata e all'accompagno, ancorché insufficiente sia in relazione al danno globale sia per la copertura delle ingenti spese mediche costantemente sostenute, circostanza che ha costretto, il maresciallo Diana a indebitarsi per provvedere alle cure mediche necessarie;
   l'argomento è stato oggetto di una lettera del Ministro della difesa, pro tempore Antonio Martino nella quale si dichiara e si garantisce l'impegno a spesare al cento per cento le spese di assistenza attraverso un atto dispositivo permanente nel quale si afferma che la ASL non dovrà sopportare alcun carico né economico né amministrativo sulla spesa per gli integratori sanitari in quanto tali spese saranno a carico del ministero stesso, ovvero come citato nella lettera: «l'Amministrazione ha posto in essere ogni azione di natura assistenziale e previdenziale prevista dalle normative vigenti»;
   sulla vicenda del maresciallo Diana, sono state presentate, nel corso di diverse legislature, numerose interrogazioni in entrambi i rami del Parlamento che, tuttavia, non hanno prodotto alcun esito concreto ed efficace;
   in questi giorni è stata inviata al maresciallo Diana, una raccomandata contenente due lettere datate 5 giugno 2013, a firma della dottoressa Isabella Cimmino dirigente della divisione del Ministero della difesa – direzione generale della previdenza militare e della leva e ricevuta dal maresciallo il 12 giugno 2013;
   nella prima, protocollo 054016, si chiede un parere competente tecnico-sanitario all'ispettorato (SMD IGESAN) per poter procedere al rilascio dell'autorizzazione in titolo. Il citato ispettorato ha chiesto un'integrazione alla documentazione trasmessa di prescrizioni mediche giustificative dell'acquisto di farmaci, visite specialistiche ed esami strutturali effettuate, rimanendo in attesa di riscontro;
   nella seconda, protocollo 054028, indirizzata al Dipartimento Militare di Medicina Legale di Cagliari e per conoscenza al maresciallo, viene scritto, tra le altre, quanto segue: «... in esito alla richiesta formulata in titolo, intesa ad ottenere l'autorizzazione al rimborso delle spese sanitarie per infermità riconosciuta dipendente da causa di servizio, acquisito il parere dell'Ispettorato Generale della Sanità Militare, si prega il D.M.M.L di Cagliari di voler sottoporre il sottoufficiale a visita specialistica, al fine di poter aggiornare le condizioni di salute dei predetto e di voler inviare alla scrivente la relazione prevista, della circolare dell'ex Difesa protocollo n. M–D GSAN 0013127 in data 21 luglio 2009, lettera inviata al Dipartimento Militare di Medicina Legale e per conoscenza al sottoufficiale Marco Diana»;
   a parere degli interroganti, tali richieste devono considerarsi vergognose e offensive della dignità umana, dato che vi è stata una sentenza del Consiglio di Stato e una pronuncia della Corte dei conti;
   il maresciallo Diana attende con urgenza che vengano soddisfatte e garantite le seguenti richieste:
    a) accesso gratuito alle strutture sanitarie pubbliche o private convenzionate su tutto il territorio nazionale, per l'assistenza continuativa di cui necessita quotidianamente e per l'eventuale ricovero;
    b) rimborso integrale dietro presentazione della documentazione giustificativa delle spese relative a visite mediche specialistiche, spese di degenza ospedaliera, analisi di laboratorio, trattamenti, ivi comprese terapie sperimentali, medicinali, integratori alimentari, prodotti specifici per la cura del corpo, attrezzature sanitarie e fisioterapiche, altro qui non indicato per sintesi, che si dovesse rendere necessario;
    c) rimborso integrale del personale parasanitario necessario (l'assistenza risulta necessaria h24);
    d) rimborso integrale di tutti i costi di viaggio, vitto e alloggio nel comune dove verrà ricoverato, ivi compresi i costi degli accompagnatori;
    e) la conferma dell'impegno del Ministero della difesa a provvedere, nell'ipotesi di ritardo e omissione, presso tutti gli enti preposti, affinché gli stessi immediatamente avviino le procedure e le autorizzazioni necessarie per le cure e i trattamenti e la consegna dei rimborsi necessari, impegnandosi all'anticipazione delle spese, laddove questo, per sua impossibilità o difficoltà, dovesse rendersi necessario;
    f) tutto ciò, anche nell'ipotesi in cui le visite, le cure, i ricoveri, i trattamenti dovessero essere svolti all'estero;
    g) disponibilità di interlocutori attenti e sensibili alla sua problematica sanitaria, in modo tale che non vengano a mancare quei contatti costanti e continui che sono alla base del sostegno morale nei confronti del maresciallo Diana;
    h) conferma dell'impegno preso in occasione della visita di cortesia di autorità ministeriali presso la sua abitazione, della concessione a favore del maresciallo Diana di un'onorificenza al merito della Repubblica italiana e che questo impegno venga onorato anche nella forma del motu proprio;
   il caso del maresciallo Diana rischia di creare, al di là del caso personale, una situazione di estremo disagio tra le nostre forze armate e tra i nostri soldati impegnati in missioni all'estero e in Italia; nella conferenza stampa (riportata dal quotidiano l'Unione Sarda in data 30 giugno 2002), tenuta dallo stesso maresciallo, sono venute alla luce alcune situazioni in cui i nostri soldati sono costretti a operare, le quali, qualora dovessero corrispondere al vero, porrebbero numerosi e inquietanti interrogativi a cui bisognerebbe dare immediata risposta;
   non bisogna dimenticare, infine, i casi di melanoma che si sono verificati anche tra i civili che hanno operato in Bosnia, così come destano preoccupazione e allarme i casi di figli nati con malformazioni genetiche, tra i militari e i civili che hanno operato in missioni all'estero –:
   se sia a conoscenza delle inadempienze nei confronti del sottufficiale Maresciallo Marco Diana;
   se, date le gravi condizioni del maresciallo Marco Diana, intenda rispettare gli impegni presi dai suoi predecessori per rendere giustizia all'uomo nonché al militare, prima che sia troppo tardi;
   se non ritenga necessario verificare quanto denunciato dal maresciallo Diana sulla non applicazione delle misure di sicurezza sia durante le missioni all'estero, sia durante le esercitazioni e come intenda affrontare questa situazione tenuto conto, oltretutto, che i nostri militari continuano a operare in zone di guerra;
   nell'ambito delle rispettive competenze, se non ritengano necessario e urgente la costituzione di una commissione che affronti, in maniera seria e scientifica, tutta la materia in questione e sappia dare una risposta reale e veritiera sulle cause di tante patologie che hanno colpito sia i militari sia i civili operanti all'estero, e, in alcuni casi, anche i loro figli. (4-01029)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

cancro

malattia

rimborso

riconoscimento onorifico

personale militare

esercito

spese sanitarie

trattamento sanitario