ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01018

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 41 del 26/06/2013
Firmatari
Primo firmatario: DI MAIO LUIGI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 26/06/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 26/06/2013
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 26/06/2013
SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE 26/06/2013
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 26/06/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 26/06/2013
Stato iter:
15/11/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/11/2013
BRAY MASSIMO MINISTRO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/11/2013

CONCLUSO IL 15/11/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01018
presentato da
DI MAIO Luigi
testo di
Mercoledì 26 giugno 2013, seduta n. 41

   LUIGI DI MAIO, DI BENEDETTO, D'UVA, SIBILIA e TOFALO. — Al Ministro per i beni e le attività culturali . — Per sapere – premesso che:
   la chiesa dell'Immacolata Concezione sita nel comune di Prata Principato Ultra (Av) rappresenta uno degli edifici sacri più significativi dell'Irpinia per il suo straordinario contesto urbanistico-ambientale e per la notevole stratificazione architettonica medievale, rinascimentale e barocca;
   le sollecitazioni sismiche del 1980/81 avevano determinato un preoccupante quadro fessurativo con lesioni importanti in corrispondenza della facciata e del campanile e dissesti nell'abside, nella cupola e nei vani adiacenti la navata. Le murature perimetrali subirono il distacco totale o parziale in alcune parti, specie negli ancoraggi e nelle congiunture, mentre le strutture orizzontali (capriate lignee e coperture) furono sottoposte a una forte sconnessione del manto di tegole e al dissesto dell'orditura con crolli e conseguenti danni all'incannucciata e alla controsoffittatura decorata;
   i previsti interventi di somma urgenza per la messa in sicurezza dell'edificio, finanziati dalla Soprintendenza di Avellino e Salerno a partire dal 1984-85, non furono realizzati e ciò ha finito per pregiudicare lo stato di conservazione e l'integrità del monumento;
   la mancata realizzazione delle opere di consolidamento e restauro ha condannato l'edificio di culto e il suo ricco patrimonio d'arte all'incuria e a uno stato di vergognosa fatiscenza che persiste ormai da oltre trent'anni;
   negli ultimi mesi sono stati registrati nuovi e pericolosi fenomeni di degrado che stanno accelerando il totale disfacimento delle strutture e la perdita definitiva del bene;
   le abbondanti precipitazioni meteoriche del mese di gennaio 2013 hanno provocato, infatti, il crollo completo del tetto della sagrestia e un notevole peggioramento delle condizioni del controsoffitto dipinto della navata, già interessato da parziali crolli e dissesti della copertura. La grande tela settecentesca si presenta imbarcata, strappata in più punti, penzolante per il peso e la caduta di travi, pietre e calcinacci e intrisa d'acqua con gravissime ripercussioni per la conservazione della pellicola pittorica;
   a causa dell'azione distruttiva degli agenti atmosferici, la decorazione pittorica murale è interessata da efflorescenze saline, muffe, attacchi massicci di licheni e vegetazione infestante, mentre l'apparato in stucco sta riportando danni sia a livello strutturale che superficiale come dimostrano i distacchi, gli spanciamenti, la decoesione degli impasti;
   anche l'arredo ligneo settecentesco, costituito dagli stalli dei confratelli, porte, mobilio, organo e pulpito, già parzialmente distrutto dai materiali di crollo e dall'attacco degli insetti xilofagi indotto dalle pessime condizioni ambientali, si presenta gonfio d'acqua, corroso, disgregato;
   il settecentesco pavimento in cotto e maiolica collocato sopra le volte di copertura delle due cripte sottostanti mostra, a causa dei crolli, dissesti dovuti alla precarietà statica e notevoli danni causati dall'umidità con fenomeni di decoesione della superficie dipinta, lesioni e frammentazioni;
   solo grazie agli abitanti del centro storico è stato possibile mettere in salvo i marmi scolpiti e intarsiati del XVIII secolo dell'altare maggiore e alcune sculture lignee attribuite a Giuseppe Picano, mentre altri pregevoli manufatti di arte applicata restano ancora in sito per le difficoltà legate alla loro movimentazione;
   lo stato di collasso del monumento è stato più volte segnalato ai funzionari architetti e agli storici dell'arte del Ministero competenti per territorio: in tempi recenti appelli sono stati rivolti dalle pagine di quotidiani locali ai Soprintendenti, Gennaro Miccio e Maura Picciau, ma, a quanto consta agli interroganti, nessun provvedimento è stato finora adottato mortificando il ruolo, l'immagine, la missione del dicastero indirizzata alla tutela, alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio culturale nazionale –:
   se risultino agli atti le cause che hanno determinato in passato l'inspiegabile distrazione delle risorse impegnate per gli interventi d'emergenza su altri capitoli di spesa;
   quali lavori di somma urgenza saranno avviati per la messa in sicurezza dell'edificio monumentale indispensabili per evitare nuovi e devastanti effetti alle strutture della chiesa e del campanile;
   quali strategie di intervento saranno intraprese per l'eliminazione dello stato di pericolo degli affreschi della facciata, della navata e della sagrestia, della tela del controsoffitto, dell'arredo ligneo e marmoreo, del partito di stucchi;
   quali strumenti e risorse ordinarie e straordinarie si intendano attivare per il miglioramento sismico delle strutture murarie e delle capriate settecentesche nonché per il restauro completo del rilevante edificio e del suo corredo storico-artistico. (4-01018)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 15 novembre 2013
nell'allegato B della seduta n. 119
4-01018
presentata da
DI MAIO Luigi

  Risposta. — In riferimento all'interrogazione parlamentare in esame, con la quale l'interrogante segnala lo stato di degrado della chiesa in oggetto indicata e chiede quali iniziative si intenda adottare per il recupero dell'edificio, si comunica quanto segue.
  La chiesa dell'immacolata Concezione non è mai stata oggetto di esplicito provvedimento di riconoscimento di interesse culturale, né su di essa è mai stata effettuata la verifica della sussistenza dell'interesse culturale, ai sensi dell'articolo 12 del codice dei beni culturali e del paesaggio. Essa va inserita nell'ambito della definizione di bene culturale, di cui all'articolo 10, comma 1.
  I beni di proprietà della chiesa in oggetto sono stati trasferiti, in data 10 dicembre 1997, dalla Curia Vescovile di Avellino all'Ente Parrocchia S. Giacomo Apostolo.
  Dalla documentazione in possesso della competente Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le province di Salerno ed Avellino è emerso un progetto di ripristino della chiesa, pervenuto al predetto ufficio in data 21 ottobre 1997, presentato dal comune di Prata Principato Ultra. A tale progetto conseguì il parere favorevole della citata soprintendenza, espresso in data 9 gennaio 1998 con nota n. 595.
  Un ulteriore progetto definitivo per l'intervento di restauro conservativo e consolidamento statico, presentato dal parroco della chiesa in data 13 settembre 2005, risulta anch'esso approvato dalla competente soprintendenza in data 4 ottobre 2005 con nota n. 31999.
  Per quanto attiene all'affermazione contenuta nell'interrogazione circa «l'inspiegabile distrazione delle risorse impegnate per gli interventi d'emergenza su altri capitoli di spesa», si rappresenta che, agli atti dei competenti uffici, non risultano impegni economici assunti in passato e, poi, utilizzati diversamente o per altri scopi. Gli unici atti reperiti sono i succitati progetti, presentati dal comune di Prata Principato Ultra nel 1997 e dal parroco nel 2005, entrambi approvati dalla competente soprintendenza e, presumibilmente, non finanziati né dall'amministrazione comunale, né dalle autorità ecclesiastiche.
  Appare ancora utile precisare che la chiesa in argomento si trova in una parte del centro storico, quasi del tutto abbandonato e, attualmente, non è adibita a funzioni di culto, successivamente all'evento sismico del 1980.
  Si rappresenta, infine, che l'intervento di restauro necessario comporterebbe un impegno economico elevato, non fronteggiabile con somme destinate ad interventi di somma urgenza, alla luce delle risorse economiche attualmente disponibili in tale capitolo di spesa.
  In ogni caso, si assicura che i competenti uffici periferici del Ministero si sono già attivati per sollecitare gli enti proprietari del bene a intervenire per l'adempimento degli obblighi di conservazione sugli stessi imposti dall'ordinamento.
Il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismoMassimo Bray.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

PRATA DI PRINCIPATO ULTRA,AVELLINO - Prov,CAMPANIA

EUROVOC :

sicurezza degli edifici

chiesa

monumento

opera d'arte

sisma

miglioramento dell'habitat

patrimonio culturale