ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01009

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 41 del 26/06/2013
Firmatari
Primo firmatario: DADONE FABIANA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 26/06/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 26/06/2013
Stato iter:
04/02/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 04/02/2014
LUPI MAURIZIO MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 04/02/2014

CONCLUSO IL 04/02/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01009
presentato da
DADONE Fabiana
testo di
Mercoledì 26 giugno 2013, seduta n. 41

   DADONE. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro per i beni e le attività culturali . — Per sapere – premesso che:
   la linea transfrontaliera diretta Nizza-Breil-Cuneo, istituita da oltre trent'anni, riveste un importante nodo nel collegamento internazionale Torino-Cuneo-Nizza, oltre ad una funzione di comunicazione regionale fondamentale tra le province di Cuneo-Imperia-Nizza; la convenzione a suo tempo firmata dai Governi italiano e francese, accollò all'Italia la quasi totalità degli oneri della ricostruzione in quanto si sostenne che la linea era di esclusivo interesse delle popolazioni italiane nonché il deficit di esercizio e gli oneri di manutenzione della linea; nel corso degli anni tale convenzione è risultata un effettivo ostacolo al potenziamento della ferrovia Cuneo-Nizza, stante la palese ingiustizia dell'addebito all'Italia di tutte le spese, facendo nascere rilevanti difficoltà nell'attuazione dei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria;
   sempre più spesso si parla di sicura chiusura di questa linea ferroviaria, che crea vivissime preoccupazioni e fortissime proteste perché questa eventuale decisione accentuerebbe ulteriormente l'isolamento della provincia di Cuneo, e non solo, i viaggiatori saranno costretti a prendere la coincidenza alla stazione di Breil, a causa dell'incompatibilità tra i sistemi di sicurezza delle ferrovie italiane e francesi;
   con il nuovo sistema di sicurezza imposto dalla RFI (il gestore della rete ferroviaria nazionale italiana), il materiale rotabile di cui le ferrovie francesi si sono dotate risulta non omologato per la rete ferroviaria italiana. Tutte le linee transfrontaliere tra i due paesi sono interessate dal problema;

i tecnici delle regioni Piemonte e Liguria in passato hanno tentato di collaborare con gli omologhi della regione Provence-Alpes-Còte d'Azur al fine di ottenere speciali deroghe e risolvere il problema creando un impianto di sicurezza doppio, ma nulla di fatto;
   forte è stata ed è ancora la protesta dei cittadini e delle amministrazioni locali che vorrebbero azioni ed iniziative adeguate a perseguire una soluzione definitiva che garantisca a questa linea ferroviaria risorse sufficienti al suo ruolo di collegamento internazionale e che rappresenta non solo un collegamento indispensabile ma altresì un patrimonio a livello ingegneristico e paesaggistico che meriterebbe di essere inserita tra i patrimoni tutelati dall'Unesco –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali misure intenda adottare anche alla luce del possibile protrarsi dello stato di agitazione e delle conseguenze per il territorio:
    al fine di realizzare una nuova convenzione con la Francia sulla divisione degli oneri di gestione e di investimento per la riqualificazione di questa linea ferroviaria alla luce dei volumi di traffico rilevanti;
    per avviare il trasporto merci, così da risollevare il deficit della linea ferroviaria in questione;
    per definire un piano di interventi globale ed organico, a più lunga scadenza, con il quale raggiungere l'obiettivo di assicurare a questo collegamento ferroviario lo svolgimento del ruolo internazionale che gli compete in relazione allo sviluppo socio-economico generale delle regioni;
    per realizzare una valutazione d'impatto riguardo all'interruzione di questa linea, analizzando fattori quali le relazioni economiche e commerciali, il turismo, il traffico stradale e la reazione dei cittadini. (4-01009)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 4 febbraio 2014
nell'allegato B della seduta n. 166
4-01009
presentata da
DADONE Fabiana

  Risposta. — In riferimento all'interrogazione parlamentare in esame, si forniscono i seguenti elementi di risposta. 
  La linea Cuneo-Breil-Ventimiglia, ricostruita negli anni ’70, ha una lunghezza pari a 96 chilometri totali cui 49 in territorio italiano: Piemonte e Liguria e 47 in territorio francese: Provence-Alpes-Còte d'Azur – «Paca»; il relativo esercizio è attualmente regolato dai seguenti atti:
   Convenzione intergovernativa Italia-Francia del 24 giugno 1970 che disciplina la ricostruzione e l'esercizio del solo tratto di linea in territorio francese;
   Accordo di attuazione fra l'allora Azienda autonoma delle ferrovie dello Stato e la SNCF-Société Nationale des Chemins de Fer del 6 ottobre 1979.
  Ad oggi la gestione dell'intera linea Cuneo-Breil-Ventimiglia, è affidata per il tratto ricadente in territorio italiano a Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. (Rfi) e per il tratto in territorio francese da Réseau Ferré de France (Rff) (originariamente Sncf).
  In virtù della sopracitata Convenzione del 1970, gli oneri connessi con l'esercizio e la manutenzione della tratta francese sono praticamente interamente a carico della parte italiana, che ha l'obbligo di ripianare il conto economico di linea, benché il servizio ferroviario sia offerto anche in territorio francese.
  Tale conto, presentato annualmente da Sncf (Société Nationale des Chemins de Fer), ha mostrato un deficit che negli ultimi 10 anni è passato da circa 1 milione di euro l'anno a 3.2 milioni di euro l'anno, considerando anche che i costi-unitari della manutenzione svolta da Rff sono significativamente più alti dei costi unitari medi sulla rete italiana.
  Inoltre, sono previsti nel breve-medio periodo ulteriori costi di manutenzione straordinaria e upgrading della tratta francese valutati in oltre 100 milioni di euro.
  Gli oneri imposti all'Italia dalla predetta convenzione diventano ancor più insostenibili nell'attuale contesto di limitata disponibilità di risorse pubbliche, che rende necessaria la concentrazione dei costi di investimento e manutenzione sulle linee di più elevato interesse nazionale o regionale, dove si hanno le più forti richieste di mobilità e dove viene assicurata da parte delle regioni nell'ambito dei contratti di servizio la disponibilità di fondi per l'effettuazione di servizi locali.
  Va evidenziato, inoltre che le profonde modifiche apportate al settore ferroviario dalla normativa europea in materia hanno reso, di fatto, la convenzione, per la quale non è prevista una scadenza ed alla quale sono legate validità e durata dell'accordo sopracitato, non conforme al diritto comunitario come, peraltro, confermato dalla Commissione europea che, nell'aprile del 2012, precisava che «anche se forme di monopoli de jure relativi a servizi regionali e nazionali possono essere ancora compatibili con il diritto dell'Unione europea, la Convenzione contiene diverse norme discriminatorie».
  Questo Ministero ha da tempo avviato un confronto con l'omologo Ministero francese sul delicato tema della revisione della Convenzione, mirando ad una ripartizione dei costi sulla base di territorialità, con il coinvolgimento delle regioni interessate e del Gruppo Ferrovie dello Stato italiane, nell'ambito della commissione intergovernativa Alpi del Sud. In tale quadro hanno avuto luogo finora incontri tecnici, che non hanno condotto, peraltro, ad un accordo sui princìpi da porre alla base della nuova convenzione.
  Tale confronto è tuttora in corso.
  In attesa di una definizione della problematica, Rfi ha sospeso i pagamenti degli oneri connessi al ripianamento del deficit a partire dal 2012, che restano attualmente in carico al gestore francese, concentrando le risorse sulle tratte di linea ricadenti in territorio italiano, che continuano ad essere manutenute secondo i massimi standard di sicurezza previsti.
  Pertanto, l'esito positivo del confronto con la parte francese sul rinnovo della Convenzione nonché l'eventuale contributo da parte degli enti locali interessati al mantenimento in esercizio della linea rivestono un ruolo determinate circa il mantenimento in esercizio dell'intero collegamento.
  Occorre evidenziare, altresì, che Rff ha comunicato a Rfi che a partire dal 15 dicembre 2013, per motivi di carattere manutentivo, essendosi ulteriormente accentuato il degrado dell'infrastruttura sulla sezione francese, reputa necessario stabilire una limitazione permanente di velocità a 40 chilometri orari su tutta la parte francese della linea Cuneo-Ventimiglia.
  A testimonianza dell'interesse del Governo per la linea in argomento, si ricorda che nel corso dell'esame del disegno di legge di stabilità sono stati presentati, nelle competenti sedi parlamentari, alcuni emendamenti, che tuttavia non hanno trovato esito favorevole, i quali prevedevano per la manutenzione e messa in sicurezza della linea medesima un'autorizzazione di spesa di 29 milioni di euro per l'anno 2014.
  Nel concludere, si assicura che il ministero delle infrastrutture e dei trasporti continuerà a proseguire il dialogo avviato con l'omologo francese al fine di pervenire alla conclusione della nuova convenzione, che consenta il superamento dell'incompatibilità di quella attualmente vigente con la normativa comunitaria, una ripartizione dei costi su base territoriale, nonché il potenziamento del servizio di trasporto.
Il Ministro delle infrastrutture e dei trasportiMaurizio Lupi.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

NIZZA

GEO-POLITICO:

CUNEO,CUNEO - Prov,PIEMONTE

EUROVOC :

trasporto ferroviario

linea di trasporto

rete ferroviaria

studio d'impatto

sicurezza dei trasporti

circolazione stradale

veicolo su rotaie