ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00966

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 37 del 20/06/2013
Firmatari
Primo firmatario: RUOCCO CARLA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 20/06/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 20/06/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 20/08/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00966
presentato da
RUOCCO Carla
testo di
Giovedì 20 giugno 2013, seduta n. 37

   RUOCCO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro degli affari esteri. — Per sapere – premesso che:
   il pagamento delle imposte, e quindi la contribuzione, ciascuno secondo il proprio reddito, alle spese della collettività, sono tra i doveri più importanti del cittadino e sono indicati per questo anche nella Costituzione italiana nell'articolo 53;
   l'evasione e l'elusione fiscale non sono soltanto comportamenti contrari alla legge ma danneggiano quanti assolvono il loro dovere civico, dato che essi sono chiamati a ripianare le mancate entrate con la loro contribuzione;
   da alcune evidenze sottoposte all'interrogante, comportamenti elusivi o evasivi sarebbero riscontrabili con significativa frequenza nel personale di cittadinanza italiana impiegato presso le rappresentanze diplomatiche di Stati stranieri;
   la disciplina del rapporto di lavoro dei dipendenti delle ambasciate, consolati, legazioni, istituti culturali ed organismi internazionali in Italia pubblicati l'11 aprile 2007 e redatta col concorso dei Ministeri del lavoro e delle politiche sociali, degli affari esteri e dalle rappresentanze sindacali prende in considerazione, nell'articolo 20 la problematica della corresponsione delle imposte, specialmente dell'Irpef;
   il suddetto articolo recita che «le Rappresentanze non sono tenute ad operare la trattenuta fiscale sugli emolumenti spettanti ai dipendenti. Tuttavia l'Agenzia delle Entrate, a specifiche richieste di alcune Rappresentanze diplomatiche, ha ritenuto che non è in contrasto con le ragioni erariali, l'effettuazione delle ritenute alla fonte, da parte delle Rappresentanze, sulle retribuzioni dei propri dipendenti»;
   si aggiunge che «al fine di consentire al lavoratore di provvedere alla corresponsione dell'imposta sul reddito (IRPEF) le Rappresentanze rilasceranno in tempo utile e comunque non oltre il 31 gennaio di ogni anno, al lavoratore stesso idonea certificazione circa gli emolumenti percepiti nel corso dell'anno precedente al netto dei contributi previdenziali»;
   nonostante la chiarezza della normativa la maggior parte delle buste paga continua a prevedere compensi al lordo, ossia le ambasciate dato che godono dell'extraterritorialità, corrispondono ai loro dipendenti emolumenti senza trattenute alla fonte, quindi senza trattenere la parte di tasse dovuta allo Stato italiano lasciando al dipendente l'onere di dichiarare in sede di dichiarazione dei redditi la reale cifra percepita;
   sembra invece un uso diffuso, specie per una parte significativa del personale di origine straniera attualmente residente in Italia che svolge la sua attività presso gli organi di rappresentanza di Stati esteri, la mancata presentazione della dichiarazione dei redditi, pur percependo remunerazioni spesso considerevoli ed usufruendo di contributi pensionistici e di assegni familiari;
   non si ha peraltro notizia di efficaci attività di controllo da parte dell'Agenzia delle entrate né di altri organi di accertamento, anche perché molti dei soggetti sopra descritti sono di fatto sconosciuti, al fisco;
   la problematica, tuttavia, non risulterebbe del tutto sconosciuta agli organi dello Stato dato che il Ministero degli affari esteri provvede con una certa periodicità a far pervenire note verbali in cui si ricorda che i soggetti sopra descritti «non rientrano nell'esenzione prevista dall'articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 601/1973 e pertanto sono tenuti a presentare dichiarazione annuale dei redditi a norma del decreto del Presidente della Repubblica 600/73 e al versamento delle relative imposte»;
   nonostante esistano casi di segnalazioni alle autorità competenti non risulta ad oggi che sia stata intrapresa alcuna azione per sanare questo grave comportamento che reca danni ai cittadini italiani –:
   se sia a conoscenza dei fatti descritti in premessa e come giustifichi l'inerzia degli organi deputati ad effettuare controlli di natura fiscale nei confronti dei cittadini residenti in Italia che, pur lavorando nelle rappresentanze diplomatiche di Stati esteri nel nostro Paese, non presentano alcuna dichiarazione dei redditi;
   quali iniziative di propria competenza intenda attuare perché comportamenti come quelli descritti in premessa e che recano grave danno ai contribuenti non abbiano a ripetersi. (4-00966)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

rappresentanza del personale

retribuzione del lavoro

imposta sul reddito

evasione fiscale

rappresentanza diplomatica

ambasciata

trattenuta alla fonte

politica estera