ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00965

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 37 del 20/06/2013
Firmatari
Primo firmatario: REALACCI ERMETE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 20/06/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 20/06/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 01/07/2013

SOLLECITO IL 06/08/2013

SOLLECITO IL 02/09/2013

SOLLECITO IL 02/10/2013

SOLLECITO IL 18/11/2013

SOLLECITO IL 10/12/2013

SOLLECITO IL 23/12/2013

SOLLECITO IL 08/01/2014

SOLLECITO IL 05/02/2014

SOLLECITO IL 24/03/2014

SOLLECITO IL 05/05/2014

SOLLECITO IL 05/06/2014

SOLLECITO IL 02/07/2014

SOLLECITO IL 01/08/2014

SOLLECITO IL 01/09/2014

SOLLECITO IL 03/10/2014

SOLLECITO IL 05/11/2014

SOLLECITO IL 05/12/2014

SOLLECITO IL 08/01/2015

SOLLECITO IL 02/02/2015

SOLLECITO IL 05/03/2015

SOLLECITO IL 01/04/2015

SOLLECITO IL 05/05/2015

SOLLECITO IL 11/06/2015

SOLLECITO IL 09/07/2015

SOLLECITO IL 03/08/2015

SOLLECITO IL 07/09/2015

SOLLECITO IL 01/10/2015

SOLLECITO IL 02/11/2015

SOLLECITO IL 01/12/2015

SOLLECITO IL 11/01/2016

SOLLECITO IL 03/02/2016

SOLLECITO IL 03/03/2016

SOLLECITO IL 04/04/2016

SOLLECITO IL 02/05/2016

SOLLECITO IL 01/06/2016

SOLLECITO IL 04/07/2016

SOLLECITO IL 01/08/2016

SOLLECITO IL 12/09/2016

SOLLECITO IL 10/10/2016

SOLLECITO IL 08/11/2016

SOLLECITO IL 14/12/2016

SOLLECITO IL 09/01/2017

SOLLECITO IL 01/02/2017

SOLLECITO IL 06/03/2017

SOLLECITO IL 03/04/2017

SOLLECITO IL 09/06/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00965
presentato da
REALACCI Ermete
testo di
Giovedì 20 giugno 2013, seduta n. 37

   REALACCI. — Al Ministro della giustizia, al Ministro della salute, al Ministro per gli affari regionali e le autonomie. — Per sapere premesso che:
   il Parlamento italiano ha convertito in legge il 22 maggio 2013 il decreto-legge del 25 marzo 2013, n. 24 con il quale ha rinviato la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari (OPG) dal 31 marzo 2013 al 1o aprile 2014. Un rinvio che mal si concilia con la necessità di rispettare la dignità degli esseri umani qualunque reato abbiano commesso e che offusca il grande passo di civiltà compiuto dal Parlamento della Repubblica con la prevista chiusura per legge degli OPG ed il superamento dell'internamento negli «ex-manicomi criminali»;
   in Italia esistono ancora sei veri e propri «lager» dove giacciono recluse oltre 1500 persone;
   nelle sopraddette strutture di reclusione, spesso al limite della fatiscenza, i malati psichiatrici vivono in condizioni subumane e subiscono trattamenti spaventosi come ha testimoniato anche la Commissione parlamentare sul servizio sanitario nazionale presieduta dal già senatore Ignazio Marino nella scorsa XVI legislatura e un servizio della trasmissione «Presa Diretta» di Riccardo Iacona, trasmesso da Rai Tre, che ha destato turbamento anche nell'opinione pubblica nazionale. Chi viene internato in manicomio criminale, essendo incapace di intendere e di volere, non può essere sottoposto a processo per il reato di cui è imputato e spesso la sua permanenza in manicomio viene prorogata per anni anche sino alla morte. Una reclusione illegittima spesso definita come cosiddetto «ergastolo bianco»;
   gli ospedali psichiatrici giudiziari continuano a restare aperti perché il sistema sanitario nazionale, per tramite delle regioni, non predispone i servizi di salute mentale e di accoglienza e di tutela della pubblica sicurezza, che dovrebbero sostituire i non più tollerabili ex manicomi criminali. I malati ancora rinchiusi sono in maggioranza colpevoli di reati minori, commessi molti anni fa, e, se debitamente assistiti, non sono socialmente pericolosi. La vigente normativa precisa gli impegni di regioni e asl: obbligo di presa in carico dei malati all'interno di progetti terapeutico-riabilitativi individuali che assicurino il diritto alle cure e al reinserimento sociale, nonché impegno a favorire l'esecuzione di misure di sicurezza alternative al ricovero in ospedale psichiatrico giudiziario;
   l'interrogante ha inoltre presentato un atto di sindacato ispettivo 4-00016 in materia di sovraffollamento e di sanità carceraria a cui non è stata ancora data risposta –:
   se i Ministri interrogati stiano mettendo in campo gli interventi necessari per rispettare e dare effettività alla legge che prevede la definitiva chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari e per evitare, qualora non si agisse con determinazione, il prevedibile nuovo rinvio della chiusura di luoghi di detenzione, già definiti subumani, per malati mentali che hanno violato la giustizia; se il Governo, per il tramite dei dicasteri competenti, non intenda implementare un piano nazionale di azione e di assistenza ai malati mentali ancora negli OPG affinché su tutto il territorio nazionale si possa raggiungere un livello di assistenza sanitaria e di tutela della sicurezza pubblica uniforme territorialmente; se il Governo abbia previsto iniziative finalizzate a stanziare specifiche risorse, anche per evitare procedure di infrazione comunitaria che l'Italia ha già subito in materia di detenzione carceraria e non solo relative a rei malati mentali.
(4-00965)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

stabilimento penitenziario

reinserimento sociale

disabile mentale

sicurezza pubblica

sistema sanitario

trattamento crudele e degradante