ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00885

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 34 del 17/06/2013
Firmatari
Primo firmatario: ROSATO ETTORE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 17/06/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 17/06/2013
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 21/06/2013
Stato iter:
15/11/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/11/2013
GIOVANNINI ENRICO MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/11/2013

CONCLUSO IL 15/11/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00885
presentato da
ROSATO Ettore
testo di
Lunedì 17 giugno 2013, seduta n. 34

   ROSATO. – Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   le cronache di stampa riportano un malcostume che sconfina, più dettagliatamente, nel reato di truffa ai danni dello Stato: parenti di cittadini defunti che tacciono la morte dei propri cari al fine di intascarne le pensioni erogate dagli enti previdenziali;
   di recente, un'operazione condotta dalla Guardia di finanza nella sola provincia di Lecco ha fatto emergere 300 casi per una truffa dal valore complessivo di 700 mila euro;
   la proficua attività delle forze dell'ordine costantemente rileva truffe simili, come anche l'intestazione di ricette mediche a parenti ormai defunti;
   la burocrazia italiana è sempre precisa ed impietosa con i cittadini onesti ai quali vengono spesso chieste certificazioni ridondanti, mentre non vi sono strumenti di condivisione dei dati tra gli enti;
   i parenti dei cittadini defunti sono obbligati a presentare il certificato di morte all'ente previdenziale con un evidente carico di lavoro che un banale collegamento tra gli uffici dell'anagrafe e gli enti previdenziali potrebbe evitare –:
   con che modalità e tempistica i comuni informano gli enti previdenziali, assistenziali e il servizio sanitario dei decessi;
   se il Governo non ritenga che sia necessario che le diverse banche dati siano collegate e che ogni decesso venga comunicato automaticamente in tempo reale a tutte le istituzioni e gli enti pubblici;
   quali tempistiche il Governo ritenga che siano necessarie per poter provvedere in tal senso. (4-00885)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 15 novembre 2013
nell'allegato B della seduta n. 119
4-00885
presentata da
ROSATO Ettore

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, concernente talune anomalie verificatesi nella erogazione dei trattamenti pensionistici post mortem, soprattutto nella provincia di Lecco, si rappresenta quanto segue.
  Preliminarmente, è opportuno ricordare che l'intero processo di trasmissione, acquisizione e modifica dei dati relativi alla regolarità nella erogazione delle prestazioni, nonché di verifica degli stessi, si sviluppa in conformità alle disposizioni normative che lo regolano ed, in particolare, all'articolo 20, commi 12 e 13, della legge 6 agosto 2008, n. 133.
  Tale disposizione stabilisce che le comunicazioni relative ai decessi e alle variazioni di stato civile debbano effettuarsi obbligatoriamente entro due giorni dalla data dell'evento e che – in caso di ritardo nella trasmissione delle stesse – il responsabile dell'ufficio anagrafe del comune, ove ne derivi pregiudizio, debba rispondere, a titolo di danno erariale, con una sanzione il cui importo varia da 100 a 300 euro.
  Conseguentemente, in attuazione della predetta disposizione, l'Inps ha individuato e messo in pratica apposite procedure telematiche per l'acquisizione dei dati relativi ai decessi e ad altre variazioni anagrafiche relative ai soggetti percettori di prestazioni.
  In particolare, a decorrere dal 2003, si sono rese disponibili le prime funzionalità del portale Inps – accessibile attraverso un pin assegnato ad personam – previa richiesta da parte del comune interessato. Successivamente, a decorrere dal 2007, con l'avvento del sistema Ina-Saia (Indice nazionale delle anagrafi – sistema di accesso e interscambio anagrafico) del Ministero dell'interno, il portale Inps è stato trasformato in un «canale alternativo» in conformità a quanto disciplinato dalla circolare congiunta Ministero dell'interno – Inps del 15 febbraio 2010.
  Tanto premesso, con riferimento all'operazione effettuata dalla Guardia di finanza, in sinergia con l'Inps, nella provincia di Lecco, l'istituto ha preliminarmente precisato che la stessa si colloca nell'ambito di un sistema di controllo integrato e finalizzato a ridurre il rischio di frode, a garanzia della legalità nell'erogazione delle prestazioni.
  Nello specifico, gli accertamenti hanno individuato un solo caso – non rilevato dall'istituto – di percezione indebita dei ratei successivamente al decesso. Per gli altri casi, invece, l'Inps aveva già provveduto agli adempimenti amministrativi relativi alla eliminazione delle prestazioni in godimento e – in caso di pagamenti indebitamente effettuati post mortem – di aver avviato le azioni di recupero degli indebiti.
  Da ultimo, riguardo poi al periodo in cui i decessi in questione si sono verificati, la Direzione territoriale del lavoro di Lecco del Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha reso noto che – salvo poche eccezioni – la maggior parte di essi si riferisce al periodo antecedente al 2008, quindi prima dell'entrata in vigore dellenuove procedure telematiche di comunicazione dei decessi e delle variazioni di stato civile.
Il Ministro del lavoro e delle politiche socialiEnrico Giovannini.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

reato

ente pubblico

corruzione

morte