ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00820

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 32 del 12/06/2013
Firmatari
Primo firmatario: GRIMOLDI PAOLO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 12/06/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
INVERNIZZI CRISTIAN LEGA NORD E AUTONOMIE 12/06/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 12/06/2013
Stato iter:
30/07/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 30/07/2014
BUBBICO FILIPPO VICE MINISTRO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 30/07/2014

CONCLUSO IL 30/07/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00820
presentato da
GRIMOLDI Paolo
testo di
Mercoledì 12 giugno 2013, seduta n. 32

   GRIMOLDI e INVERNIZZI. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   il settore del gioco d'azzardo legale è la terza impresa italiana per giro d'affari, con quasi 100 miliardi di euro di fatturato, in continua crescita;
   dopo Giappone e Regno Unito, l'Italia è il terzo Paese al mondo per volume di gioco;
   i giocatori in Italia sono 15 milioni: 3 milioni sono a rischio dipendenza ed 800 mila sono i malati;
   la tassazione sulle slot machines è bassissima: nel 2005 era pari, in media, al 29 per cento; oggi è, in media, dell'8 per cento;
   da un lato lo Stato guadagna 8 miliardi dal gioco d'azzardo, dall'altro però ne spende 5-6 per curare i giocatori affetti da dipendenza, ignorando in sostanza gli effetti devastanti sulla società;
   i problemi connessi all'apertura di sale slot sono molteplici: degrado e problemi di ordine pubblico, schiamazzi notturni, gravissimi problemi e costi sociali, costi affettivi, con famiglie rovinate dal gioco ma soprattutto aumento e diffusione della criminalità organizzata;
   la criminalità organizzata guadagna con il gioco d'azzardo più che con gli altri traffici illeciti, in quanto il gioco d'azzardo è meno rischioso e più redditizio;
   la criminalità organizzata agisce attraverso prestanome, pressioni sui gestori, la pratica dell'usura, il riciclaggio di denaro di dubbia provenienza, e l'adescamento di nuovi affiliati insospettabili, ovvero i giocatori malati;
   in molte città, tra cui Bergamo, il problema è molto sentito: le sale slot sono in continua crescita;
   alcune di queste sale sono a pochi metri da scuole, oratori e da contesti particolarmente delicati per l'ordine pubblico;
   i residenti, i commercianti, gli insegnanti delle scuole ed i parroci, fortemente preoccupati, sono intervenuti, supportati dai quotidiani locali, con diverse iniziative volte a scongiurare l'apertura di queste sale (raccolte firme, riunioni, assemblee pubbliche) ed è in programma una manifestazione davanti alla Prefettura di Bergamo;
   il comune di Bergamo, così come molti altri comuni, ha approvato alla fine del 2012 il regolamento «Disposizioni per la valorizzazione del commercio negli ambiti del tessuto urbano consolidato» che vieta, tra l'altro, l'apertura di sale slot nei borghi storici e a 400 metri dai luoghi di culto, ospedali, case di cura, cimiteri, caserme, scuole di qualsiasi ordine e grado ed insediamenti destinati all'educazione ed allo svago di bambini e ragazzi;
   l'autorizzazione per l'apertura di nuove sale slot è però concessa, a norma di legge, direttamente dal questore, in quanto licenza di pubblica sicurezza;
   difatti, una recente circolare del Ministero dell'interno afferma che il rilascio delle licenza di pubblica sicurezza alle sale può avvenire «eventualmente anche in contrasto con regolamenti comunali che, se adottati, non possono interferire con la competenza dell'autorità di pubblica sicurezza»;
   le questure autorizzano l'apertura di nuove sale esclusivamente sulla base di tre requisiti previsti dalla legge nazionale: il titolare della sala non deve avere precedenti penali, la sala deve avere accessi controllabili e deve essere presente un sistema di videosorveglianza;
   se i comuni limitano in qualche modo, con regolamenti od ordinanze, queste attività, nel 90 per cento dei casi i Tar hanno annullato questi provvedimenti (ad esempio Vicenza, Milano, Verbania);
   ciò ha comportato, nei fatti, una proliferazione delle sale senza che i comuni possano intervenire, ad eccezione dei controlli;
   la tutela dell'ordine pubblico e della salute pubblica è da intendere anche come prevenzione delle condizioni che potenzialmente le minacciano;
   la scelta operata alcuni anni fa dal legislatore nazionale di rimettere al mercato la regolazione del numero di sale dedicate ad ospitare slot e VLT si scontra con le esigenze dei comuni, ai quali non si può impedire ogni possibilità di intervento;
   oltre 160 sindaci hanno aderito al «Manifesto dei Sindaci per la legalità» per chiedere maggiori poteri;
   numerosissimi comuni stanno affrontando questa problematica e hanno recentemente organizzato a Pavia la prima manifestazione nazionale no-slot –:
   se il Ministro non ritenga opportuno ed urgente assumere iniziative dirette a modificare la normativa relativa al rilascio delle licenze per sale slot VLT in modo tale da permettere ai sindaci di esprimere parere preventivo e vincolante per l'apertura di nuove sale e di regolamentarle in particolar modo per quanto attiene la vicinanza a luoghi sensibili e gli orari di apertura. (4-00820)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 30 luglio 2014
nell'allegato B della seduta n. 275
4-00820
presentata da
GRIMOLDI Paolo

  Risposta. — La questione segnalata dall'interrogante relativa al rilascio delle autorizzazioni per gli esercizi commerciali dedicati al gioco con apparecchi denominati «videolottery-VLT» di cui all'articolo 9 del decreto del Ministero dell'economia e delle finanze del 22 gennaio 2010, è seguita con attenzione da questa Amministrazione per l'evidente impatto sociale che tali attività ludiche hanno su diversi strati della popolazione.
  Al riguardo, si precisa che gli esercizi dedicati al gioco con apparecchi denominati «Videolottery» non sono considerate sale pubbliche da gioco, ma sono riconducibili per la disciplina autorizzatoria, agli articoli 86 e 88 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza secondo quanto stabilito dalla legge n. 73 del 2010, e, pertanto, il provvedimento rientra nelle specifiche attribuzioni del questore.
  Ciò premesso, pur in assenza di alcuna potestà autorizzatoria in capo al sindaco sulla specifica materia, alcune amministrazioni comunali hanno introdotto nei propri regolamenti limiti all'apertura degli esercizi pubblici in parola, ritenendo che l'introduzione di prescrizioni di carattere tecnico finalizzate al contrasto della ludopatia dovesse essere d'impedimento al rilascio del titolo autorizzatorio di polizia previsto dal Testo unico.
  Nello specifico, il comune di Bergamo ha inserito nel proprio regolamento del 2012 il divieto che sale di questo tipo potessero essere aperte ad una distanza non inferiore a 400 metri da luoghi di culto, ospedali, case di cura, cimiteri, caserme, scuole di qualsiasi ordine e grado e, comunque, lontane da qualsiasi insediamento in cui fosse prevista la presenza di bambini e ragazzi.
  Della delicata materia si è interessata anche la Corte costituzionale che con la sentenza n. 300 del 9 novembre 2011 ha precisato gli ambiti applicativi: agli enti locali è riconosciuta una competenza regolamentare riguardo alle conseguenze sociali dell'offerta di giochi su fasce di consumatori psicologicamente più deboli; le disposizioni comunali, inoltre, non incidono direttamente sulla individuazione ed installazione dei giochi leciti, ma su fattori quali la prossimità a determinati luoghi e la pubblicità.
  In altri termini, secondo la Consulta, deve ritenersi esclusa qualsiasi sovrapposizione tra le attribuzioni conferite dalla legge al questore circa il rilascio della licenza di pubblica sicurezza e l'ente locale cui la Corte riconosce una diversa autonoma competenza, che si esaurisce nella disciplina e nell'organizzazione dello svolgimento delle funzioni amministrative.
  Ai comuni, pertanto, rimane comunque riservata la più ampia facoltà di adottare autonomamente ogni misura volta a regolamentare le conseguenze sociali dell'offerta dei giochi leciti.

Il Viceministro dell'internoFilippo Bubbico.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

riciclaggio di denaro

gioco d'azzardo

ordine pubblico

traffico illecito

sicurezza pubblica

comune