ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00799

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 31 del 11/06/2013
Firmatari
Primo firmatario: GUERINI GIUSEPPE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/06/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MISIANI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 11/06/2013
QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO 25/10/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 11/06/2013
Stato iter:
10/12/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 10/12/2013
DELL'ARINGA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 16/07/2013

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 25/10/2013

RISPOSTA PUBBLICATA IL 10/12/2013

CONCLUSO IL 10/12/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00799
presentato da
GUERINI Giuseppe
testo presentato
Martedì 11 giugno 2013
modificato
Venerdì 25 ottobre 2013, seduta n. 105

   GIUSEPPE GUERINI, MISIANI, QUARTAPELLE PROCOPIO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
in Italia Brembo spa (realtà di eccellenza tra i produttori mondiali di sistemi frenanti per auto e moto) occupa 2.889 addetti in 3 siti produttivi, tutti situati in provincia di Bergamo (Curno, Mapello e Stezzano);
la società nel primo trimestre 2013 ha registrato una crescita dei ricavi del 6,3 per cento e margini in crescita sia per quanto riguarda l'EBITDA (+10,2 per cento) che l'EBIT (+9,3 per cento);
il 9 maggio 2013, la società ha comunicato alle organizzazioni sindacali la decisione di delocalizzare nei propri stabilimenti in Polonia e in Cecoslovacchia importanti produzioni di pinze in alluminio per i clienti Mercedes e Porsche;
questa decisione comporta 200 esuberi, di cui 170 dello stabilimento di Curno e 30 di quello di Mapello, con la previsione di una tempistica compresa tra gli ultimi mesi 2013 e la primavera 2014. Gran parte degli esuberi (circa 150 su 200) sono lavoratori che hanno lavorato in Brembo con contratti a termine (alcuni anche per 28/30 mesi) e che stanno aspettando di essere richiamati e che a seguito di questa scelta non rientreranno più in azienda;
le organizzazioni sindacali (Fiom, Fim e Uilm) unitariamente hanno espresso all'azienda la preoccupazione, sostenendo che tale scelta oltre all'impatto occupazionale potrebbe prefigurare un minore interesse nei confronti degli stabilimenti italiani della società;
questa delocalizzazione si inserisce nel contesto di una crisi che ha portato, in provincia di Bergamo, alla chiusura di numerose aziende ed alla perdita di migliaia di posti di lavoro –:
quali iniziative si intendano assumere per favorire la tutela dei livelli occupazionali degli stabilimenti italiani di Brembo spa. (4-00799)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 10 dicembre 2013
nell'allegato B della seduta n. 135
4-00799
presentata da
GUERINI Giuseppe

  Risposta. — Con l'interrogazione parlamentare in esame si pone all'attenzione del Governo la questione concernente la tutela dei livelli occupazionali degli stabilimenti italiani di Brembo s.p.a. a seguito dell'annunciata delocalizzazione di alcune produzioni all'estero.
  A conclusione delle verifiche condotte in data 9 settembre 2013, nei confronti della Freni Brembo s.p.a., dalle dichiarazioni delle Rappresentanze sindacali unitarie e dalla documentazione visionata in azienda da parte del personale ispettivo di questa Amministrazione, è emerso che la società in questione, agli inizi di maggio, ha comunicato alle Rappresentanze sindacali unitarie il trasferimento di alcune produzioni in Polonia e in Repubblica Ceca a causa di problemi con alcuni clienti (tra essi, è emerso, il gruppo Volkswagen-Audi-Porsche e Mercedes, anch'essi con siti produttivi in Polonia e Repubblica Ceca e con nuove strategie di sviluppo), nonché la conseguente contrazione di personale nei siti produttivi di Curno (Bergamo) e di Mapello (Bergamo).
  Le organizzazioni sindacali hanno visionato il programma con cui l'azienda aveva intenzione di procedere e il 16 maggio 2013 vi è stato un incontro presso la Confindustria di Bergamo per l'informativa annuale, in tale sede l'azienda ha presentato la situazione generale del gruppo, esplicitando la prospettiva degli esuberi.
  Agli inizi di giugno la società ha presentato alle organizzazioni sindacali un piano di ristrutturazione. Il sindacato ha presentato una controproposta, orientata alla riduzione dei costi, nei siti di attuale produzione, al fine di mantenere il livello occupazionale. A seguito del rifiuto della società, sono stati proclamati due giorni di sciopero generale cui ha aderito gran parte del personale.
  In data 23 luglio 2013 è stata sottoscritta dalle organizzazioni sindacali e dai vertici della società, un'ipotesi di accordo, che attenua l'impatto sulla attuale forza lavoro occupata.
  Per la ratifica dell'accordo, la Rappresentanza sindacale unitaria, in data 2 agosto 2013, ha promosso un referendum, dal quale è emersa la volontà della maggioranza dei lavoratori di approvare tale accordo.
  Gli impianti che saranno oggetto di trasferimento, riguardano la «divisione sistemi», dello stabilimento di Curno (Bergamo) e la «divisione sistemi», fonderia di alluminio, di Mapello (BG).
  Tale delocalizzazione avrà inizio nel secondo semestre dell'anno corrente, per concludersi nel primo semestre 2014 e comporterà un esubero di 200 dipendenti.
  Nell'arco del 2013 e del 2014 il piano aziendale, frutto dell'accordo in sede sindacale, dovrebbe consentire il riassorbimento di circa 160 occupati, tramite la rimodulazione della flessibilità ed il turn-over fisiologico. L'impatto per il 2013 riguarderà un quarto degli esuberi previsti, per poi proseguire nel 2014 per i restanti. La gestione delle circa 40 posizioni, non riassorbite nel periodo considerato, potrà avvenire attraverso l'incentivazione/agevolazione all'accesso al trattamento pensionistico, così come prospettato nell'accordo con le organizzazioni sindacali.
  Le parti sociali, alla data dell'11 ottobre 2013, non hanno richiesto alcun incontro a questa amministrazione per l'esame della situazione occupazionale, né è pervenuta altra segnalazione al riguardo.
Il Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche socialiCarlo Dell'Aringa.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

BERGAMO,BERGAMO - Prov,LOMBARDIA

EUROVOC :

conservazione del posto di lavoro

cessazione d'attivita'

automobile

stabilimento

delocalizzazione

politica dell'impresa