ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00797

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 31 del 11/06/2013
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 3/00089
Firmatari
Primo firmatario: MONGIELLO COLOMBA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/06/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 11/06/2013
BELLANOVA TERESA PARTITO DEMOCRATICO 11/06/2013
GINEFRA DARIO PARTITO DEMOCRATICO 11/06/2013
CAPONE SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 11/06/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 11/06/2013
Stato iter:
16/07/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 16/07/2013
CANCELLIERI ANNA MARIA MINISTRO - (GIUSTIZIA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 16/07/2013

CONCLUSO IL 16/07/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00797
presentato da
MONGIELLO Colomba
testo di
Martedì 11 giugno 2013, seduta n. 31

   MONGIELLO, MARIANI, BELLANOVA, GINEFRA e CAPONE. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
   diverse testate giornalistiche hanno raccontato la storia di Suad: una giovane donna saudita, con passaporto britannico e sposata con un cittadino italiano, di recente arrestata e obbligata a dimorare presso il domicilio del marito in attesa di un'eventuale richiesta di estradizione;
   Suad è stata fermata il 26 aprile 2013 dalla polizia di Stato a seguito di una richiesta di arresto internazionale, passata tramite Interpol, per la fattispecie di falso documentale; reato che, a detta del suo avvocato, in Italia non è contemplato dal codice penale;
   l'arresto è stato, quindi, convalidato dalla corte d'appello di Bologna il 30 aprile 2013 e la ragazza è stata scarcerata e messa all'obbligo di dimora come misura cautelare, confermata successivamente dal Ministero della giustizia in attesa della richiesta formale di estradizione;
   tanto il legale che il marito hanno raccontato ai cronisti dell'opposizione al matrimonio da parte del padre della ragazza, definito persona di grande influenza presso la casa reale saudita, il quale l'avrebbe segregata in casa per un anno dopo il matrimonio;
   Saud sarebbe riuscita a fuggire solo dopo aver ottenuto il passaporto britannico, concessole perché nata a Londra, e utilizzando il passaporto di un'amica per lasciare l'Arabia Saudita, perché i cittadini sauditi possono varcare la frontiera solo con il passaporto del proprio Stato; anche per tale ragione, a detta del marito, se tornasse in patria, Saud rischierebbe di essere segregata e uccisa –:
   se e come il Ministro della giustizia intenda agire anche in considerazione dell'assenza di un trattato di estradizione fra Italia e Arabia Saudita per garantire la libertà personale e l'incolumità di Suad. (4-00797)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 16 luglio 2013
nell'allegato B della seduta n. 54
4-00797
presentata da
MONGIELLO Colomba

  Risposta. — Alissa Suad, alias Al-Issa Suad, (cittadina saudita e britannica, sposata con un cittadino italiano), è stata arrestata, a Bologna, il 26 aprile 2013 in forza di un mandato di arresto internazionale per il reato di falso documentale, emesso nei suoi confronti dal Tribunale del Regno dell'Arabia Saudita il 28 settembre 2011.
  Il 30 aprile 2013, l'arresto è stato convalidato dalla corte di appello di Bologna che, contestualmente, ha disposto la scarcerazione della Suad, applicando nei suoi confronti la misura cautelare dell'obbligo di dimora.
  Il 3 maggio 2013, ho richiesto il mantenimento della predetta misura cautelare ed il provvedimento è stato comunicato alle competenti autorità del Regno dell'Arabia Saudita.
  Segnalo, inoltre, che, il 12 giugno 2013, la Corte di Appello di Bologna, su istanza del procuratore generale della Repubblica, ha disposto la revoca della misura cautelare dell'obbligo di dimora; nel caso di specie, infatti, non erano pervenuti al Ministero della giustizia ed al Ministero degli affari esteri entro il termine di efficacia della misura cautelare, né la domanda di estradizione, né i documenti a suo sostegno.
  Così ricostruiti i fatti, intendo precisare che, nel caso in esame, il procedimento di estradizione risulta disciplinato dalle norme del codice di procedura penale, non essendo in vigore, con il Regno dell'Arabia Saudita, alcuna convenzione in materia.
  Una volta proposta, la domanda di estradizione sarà quindi esaminata dall'Autorità giudiziaria italiana – nella specie, la corte di appello di Bologna – alla quale potrà essere sottoposta ogni deduzione a difesa della signora Alissa Suad.
  Compete, infatti, alla corte di appello, in tale prima fase giurisdizionale, valutare la sussistenza dei presupposti e delle condizioni per ritenere estradabile un soggetto e, in tale ottica, è anche prevista la possibilità, per l'Autorità giudiziaria, di assumere informazioni e disporre gli accertamenti ritenuti necessari.
  Ricordo, in particolare, che non può essere concessa l'estradizione «quando vi è ragione di ritenere che l'imputato o il condannato verrà sottoposto ad atti persecutori o discriminatori per motivi di razza, di religione, di sesso, di nazionalità, di lingua, di opinioni politiche o di condizioni personali o sociali ovvero a pene o a trattamenti crudeli, disumani o degradanti o comunque ad atti che configurino violazione di uno dei diritti fondamentali della persona».
  Soltanto dopo l'emissione, da parte dell'Autorità giudiziaria, di una decisione definitiva favorevole all'estradizione, potranno venire in rilievo le attribuzioni del Ministro della giustizia al quale compete decidere in ordine alla suddetta richiesta.
  Continuerò, in ogni caso, a seguire personalmente, e con la massima attenzione, gli sviluppi della vicenda riguardante Alissa Suad, al fine di assicurare, per quanto di competenza del dicastero che ho l'onore di dirigere, la piena attuazione delle disposizioni di legge.

Il Ministro della giustiziaAnna Maria Cancellieri.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

BOLOGNA - Prov,EMILIA ROMAGNA

EUROVOC :

Arabia Saudita

passaporto

donna

estradizione

matrimonio

cittadino della Comunita'