ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00794

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 31 del 11/06/2013
Firmatari
Primo firmatario: DI LELLO MARCO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 10/06/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO PER LA COESIONE TERRITORIALE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 10/06/2013
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 24/06/2013
Stato iter:
15/11/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/11/2013
DELL'ARINGA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/11/2013

CONCLUSO IL 15/11/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00794
presentato da
DI LELLO Marco
testo di
Martedì 11 giugno 2013, seduta n. 31

   DI LELLO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro per la coesione territoriale . — Per sapere – premesso che:
   la regione Campania ed il Ministero del lavoro e delle politiche sociali hanno cofinanziato tra il 2008 ed il 2010 due interventi per la riqualificazione delle competenze dei disoccupati di lunga durata denominati Bros e Isola;
   le due iniziative hanno riguardato un bacino di utenza derivante da un percorso che ha visto protagoniste le istituzioni locali nella gestione della fase di transizione dai vecchi uffici di collocamento alla nuova normativa che ha disciplinato l'iscrizione ai nuovi servizi per l'impiego ed ha riguardato migliaia di persone dell'area metropolitana di Napoli;
   tale programma ha visto la partecipazione delle istituzioni sia sul piano locale, regione, comune e provincia, che nazionale, con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali;
   circa 4000 disoccupati hanno partecipato a selezioni per percorsi formativi, preceduti da un primo periodo di «orientamento» di 78 ore (con una spesa di 9 milioni di euro) ed una seconda fase di generica formazione (400 ore finanziate con i fondi POR 2000-2006), finalizzati a sostenere l'inserimento dei disoccupati nel mondo del lavoro, promossi e finanziati dal Governo (22 milioni di euro), dalla regione Campania (8 milioni di euro) oltre che dalla provincia e dal comune di Napoli;
   al termine di tali programmi denominati I.S.O.L.A., gli aderenti al programma hanno potuto prendere parte a «stage» presso aziende locali che purtroppo però non hanno dato vita che a esperienze lavorative di assoluta genericità;
   molte di queste attività sono state indirizzate alla acquisizione di competenze nel settore ambientale, che però vista la crisi attraversata dalla Regione Campania in ordine al grave problema dei rifiuti e della devastazione del territorio, il movimento dei disoccupati ha rivendicato un radicale cambio di rotta nella gestione della quarta fase del programma;
   in seguito a diverse fasi di confronto, il movimento dei precari ha ottenuto una ulteriore fase di incentivo al reddito e formazione finanziata con altri 30 milioni di euro e ha rivendicato e ottenuto la riconversione dell'intero progetto in direzione della qualificazione nel settore ambientale di tutti i soggetti interessati, attraverso work experience effettuate in collaborazione con imprese realmente operanti nel settore ambientale, anche al fine di prevedere una concreta stabilizzazione lavorativa per tutta la platea di persone coinvolte, cui hanno fatto seguito formali riconoscimenti in fase di trattative con impegni per un reale sbocco occupazionale;
   le varie convenzioni e delibere stipulate tra il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, la regione Campania, la provincia e il, comune di Napoli impegnavano queste stesse istituzioni a realizzare azioni dirette all'avviamento al lavoro degli ex corsisti Isola e formalizzavano la trasformazione di costoro in una platea di assegnatari di un budget individuale per il reinserimento occupazionale e sociale previsto da quelle stesse convenzioni (progetto Bros);
   a tal fine venivano stanziati 20 milioni di euro: 10 milioni finanziati dal Governo ed altri 10 stanziati dalla regione. La totale assenza di progetti ha significato il lento esaurimento di gran parte dei fondi (12,5 milioni) trasformati in sostegno al reddito per gli ex corsisti e per il rilascio del libretto formativo;
   con l'avvicendamento politico del 2010 della giunta Caldoro, la regione ha firmato con il Governo Berlusconi un'altra convenzione con cui, oltre a riconoscere la platea dei lavoratori Bros ed il loro percorso formativo, ha stanziato ulteriori fondi per coprire un periodo di sostegno al reddito, come misura per contenere il disagio sociale, impegnandosi a dare corso all'intesa interistituzionale siglata al Ministero del lavoro e delle politiche sociali nel mese di luglio del 2009 dal Sottosegretario al lavoro e alle politiche sociali pro tempore, Senatore Pasquale Viespoli e dall'assessore regionale al lavoro della Campania, onorevole Corrado Gabriele;
   in conseguenza di questa decisione, la giunta regionale della Campania su proposta dell'assessore regionale al lavoro Severino Nappi, con proprio atto deliberativo ha inserito nel piano regionale straordinario per il lavoro tale misura destinata ai cosiddetti precari BROS con un importo di 10 milioni di euro;
   secondo quanto affermato in diversi tavoli di confronto dall'assessore regionale Nappi per la platea dei precari Bros la soluzione occupazionale doveva essere ricercata nelle misure previste dal bando «Più sviluppo più lavoro» (con uno stanziamento di 24 milioni di euro) ed in particolare della linea di intervento 1, esplicitamente dedicata a questo bacino in quanto riconosciuto dalle convenzioni del 26 giugno 2006 e del 14 aprile 2008 (tra Ministero del lavoro e delle politiche sociali, regione Campania, provincia e comune di Napoli) ai sensi della deliberazione della giunta regionale n. 342 del 29 febbraio 2008;
   a distanza di circa 3 anni dal varo del piano straordinario per il lavoro, nessun passo concreto in avanti è stato maturato per gli aderenti alla platea di precari Bros;
   il comune di Napoli e la provincia di Napoli, a seguito di confronto e con l'avallo della stessa regione, hanno elaborato linee di intervento per avviare progetti occupazionali per i lavoratori Bros;
   il comune di Napoli ha approvato, con delibera n. 385 del 20 maggio 2013, le linee guida per l'introduzione negli appalti di lavori e di servizi di una clausola sociale a favore dell'occupazione di persone con particolari difficoltà di inserimento lavorativo, cui potrebbero essere opportunamente destinate le risorse residue dell'intesa interistituzionale non ancora spese;
    su tale strategia si è positivamente espresso lo stesso Ministero del lavoro e delle politiche sociali in diverse occasioni di confronto dichiarando in tal senso l'effettiva disponibilità è sbloccare fondi finalizzati all'occupabilità dei Bros pari a circa 7,5 milioni di euro non ancora trasferiti alla regione Campania;
   la soluzione obbligata sarebbe, a detta dei rappresentanti istituzionali di comune di Napoli e provincia di Napoli, quella di trasferire i fondi per i lavoratori Bros dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali direttamente a comune e provincia di Napoli, enti proponenti dei progetti e già firmatari della suddetta intesa –:
   se il Governo non intenda procedere alla riconvocazione di un tavolo interistituzionale che includa regione Campania, provincia e comune di Napoli, al fine di individuare una soluzione positiva alla vertenza anche attraverso una diversa allocazione delle risorse residuali;
   se il Governo non intenda assumere iniziative per varare ulteriori misure straordinarie per la promozione dell'occupazione di fasce svantaggiate del mercato del lavoro nell'area metropolitana di Napoli, anche attraverso interventi di sostegno al reddito legati a particolari periodi di stagnazione occupazionale. (4-00794)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 15 novembre 2013
nell'allegato B della seduta n. 119
4-00794
presentata da
DI LELLO Marco

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione meglio in oggetto specificata, con cui si chiede quali iniziative si intendano adottare per individuare una soluzione positiva alla vertenza dei cosiddetti lavoratori precari Bros, si rappresenta quanto segue.
  In data 15 luglio 2009 questo Ministero ha sottoscritto con la regione Campania, la provincia ed comune di Napoli una convenzione ai sensi dell'articolo 78, comma 2, lettera d) della legge 23 dicembre 2000, n. 388 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato – legge finanziaria 2001) che prevede la possibilità di impiego, da parte delle regioni, delle risorse del fondo per l'occupazione destinate alle attività socialmente utili e non impegnate per il pagamento di assegni, per misure aggiuntive di stabilizzazione e di politica attiva del lavoro e per il sostegno delle situazioni di maggiore difficoltà.
  Tale convenzione prevedeva, oltre al finanziamento di euro 8.000.000,00 a carico della regione Campania fondi POR FSE 2007-2013, anche il cofinanziamento, a carico del fondo sociale per occupazione e formazione (FSOF) per complessivi euro 10.000.000,00 delle azioni dirette all'inserimento occupazionale dei disoccupati, inoccupati ed in generale di soggetti in condizione di svantaggio occupazionale nel territorio campano da realizzare nell'ambito del progetto B.R.O.S. Budget individuali per il Reinserimento Occupazionale e Sociale.
  In particolare, la convenzione amministrativa del 2 novembre 2009, registrata dalla Corte dei conti il 19 gennaio 2010, sottoscritta tra la direzione generale per le politiche attive e passive del lavoro di questo Ministero ed il competente ufficio della regione Campania per l'attuazione della convenzione del 15 luglio 2009, aveva previsto che da parte ministeriale il trasferimento delle risorse alla regione Campania avvenisse in «quattro tranches. La prima quale anticipo, le tre successive sulla base dell'attivazione delle opportunità di lavoro». Inoltre, era previsto che la regione medesima, tra l'altro avrebbe dovuto «fornire al Ministero del lavoro-Direzione generale ammortizzatori sociali (ora direzione generale per le politiche attive e passive del lavoro) una relazione periodica a supporto dei trasferimenti sul raggiungimento degli scopi prefissi».
  Nel 2010, sulla base delle disposizioni appena citate, si è provveduto all'erogazione della prima tranche del finanziamento a carico del FSOF a titolo di anticipo – con provvedimento del 15 marzo 2010 – per l'importo di euro 2.500.000,00.
  Dal dicembre 2010 è stato chiesto alla regione Campania di relazionare in ordine all'utilizzo delle risorse trasferite e, a fronte del persistente inadempimento, a luglio del 2012 si è formalizzata la richiesta di restituzione di quelle risorse.
  Successivamente, poiché anche tale richiesta è rimasta priva di riscontro, si è provveduto alla compensazione dell'anticipo erogato con quanto dovuto ad altro titolo alla medesima regione e, a seguito delle problematiche evidenziatesi, non è stato impegnato l'importo residuo del finanziamento pari a euro 7.500.000,00.
  In considerazione di quanto sopra esposto, di recente la regione Campania è stata invitata a manifestare il proprio orientamento circa la persistenza dei presupposti per la concreta attuazione del progetto B.R.O.S. anche al fine di evitare il reiterarsi di disordini connessi a tale situazione di incertezza. Infatti, in più occasioni i soggetti coinvolti nel suddetto progetto hanno manifestato sia presso la competente direzione generale di questo Ministero che presso la direzione territoriale del lavoro di Napoli dai cui responsabili sono state ricevute loro delegazioni.
  Per completezza di informazioni si rappresenta altresì che in data 21 dicembre 2012 è stata acquisita presso gli uffici dalla Questura di Napoli (DIGOS) – per incarico della Procura della Repubblica presso il tribunale di Napoli – varia documentazione concernente il progetto B.R.O.S.
  Quanto alle ulteriori misure straordinarie per la promozione dell'occupazione di fasce svantaggiate del mercato del lavoro nell'area metropolitana di Napoli e, più in generale, nel mezzogiorno del Paese, si rappresenta infine che il decreto legge 28 giugno 2013, n. 76 convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 99 (Primi interventi urgenti per la promozione dell'occupazione, in particolare giovanile, della coesione sociale, nonché in materia di Imposta sul valore aggiunto (IVA) e altre misure finanziarie urgenti) ha previsto, oltre ad una serie di incentivi per nuove assunzioni a tempo indeterminato di lavoratori giovani, il finanziamento di interventi nei territori del Mezzogiorno, per l'autoimprenditorialità e l'autoimpiego, per la promozione di progetti relativi all'infrastrutturazione sociale e alla valorizzazione di beni pubblici, e per borse di tirocinio formativo a favore di giovani residenti e/o domiciliati nel Mezzogiorno di età compresa tra 18 e 29 anni (articolo 3, comma 1).
  Nel suddetto provvedimento sono contenute disposizioni (articolo 2, commi da 1 a 8) in materia di apprendistato professionalizzante e tirocini formativi e di orientamento volte a fronteggiare l'attuale situazione di crisi occupazionale. Per quanto concerne l'apprendistato, saranno adottate linee guida per l'apprendistato professionalizzante, mentre per i tirocini formativi e di orientamento si provvederà all'erogazione, in via sperimentale per il triennio 2013-2015, di una indennità di partecipazione. È stato inoltre previsto che i datori di lavoro con sedi in più regioni possano fare riferimento alla sola normativa della Regione dove è ubicata la sede legale. È stato istituito altresì il «fondo mille giovani per la cultura», limitato all'anno finanziario 2014, con una dotazione pari ad 1 milione di euro, destinato alla promozione di tirocini formativi e di orientamento nei settori delle attività e dei servizi per la cultura, rivolti a soggetti fino a 29 anni di età. La definizione dei criteri e delle modalità di accesso a tale Fondo è rimessa ad un decreto interministeriale. È stato esteso al 15 maggio 2015 il periodo di utilizzo del credito d'imposta per nuove assunzioni a tempo indeterminato nel Mezzogiorno introdotto dall'articolo 2 del decreto legge 13 maggio 2011, n. 70 convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2011, n. 10. Il credito è quindi utilizzabile secondo il regime della compensazione entro il 15 maggio 2015, anziché entro il periodo di due anni dalla data di assunzione.
  Sono state previste infine (articolo 4, commi 1 e 2) misure dirette ad accelerare le procedure per la riprogrammazione dei programmi nazionali cofinanziati dai fondi strutturali europei 2007-2013 e per la rimodulazione del piano di azione coesione, al fine di rendere disponibili le risorse necessarie per il finanziamento degli interventi a favore dell'occupazione giovanile e dell'inclusione sociale nel Mezzogiorno per un importo complessivo pari a 995 milioni di euro negli anni 2013-2016. L'operatività delle suddette misure incentivanti decorre soltanto dalla data di perfezionamento dei rispettivi atti di riprogrammazione e il gruppo di Azione appositamente costituito deve provvedere alla verifica periodica dello stato di avanzamento dei singoli interventi e alle conseguenti eventuali rimodulazioni del Piano di azione coesione.
Il Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche socialiCarlo Dell'Aringa.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Campania

ufficio del lavoro

disoccupazione a lungo termine

avvicendamento politico

politica occupazionale

reinserimento sociale