ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00779

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 31 del 11/06/2013
Firmatari
Primo firmatario: CURRO' TOMMASO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 10/06/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 10/06/2013
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 10/06/2013
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 10/06/2013
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 10/06/2013
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 10/06/2013
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 10/06/2013
DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 10/06/2013
CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 10/06/2013
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 10/06/2013
LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE 10/06/2013
ZACCAGNINI ADRIANO MOVIMENTO 5 STELLE 10/06/2013
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 10/06/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 10/06/2013
Stato iter:
13/12/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 13/12/2013
CIRILLO MARCO FLAVIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 13/12/2013

CONCLUSO IL 13/12/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00779
presentato da
CURRÒ Tommaso
testo di
Martedì 11 giugno 2013, seduta n. 31

   CURRÒ, GRILLO, BARONI, DI VITA, SILVIA GIORDANO, DALL'OSSO, LOREFICE, DI BENEDETTO, CANCELLERI, D'UVA, LUPO, ZACCAGNINI e MANNINO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   in data 4 giugno 2013 in seguito ad un guasto all'impianto topping 1 allo stabilimento petrolchimico Eni di Gela (CL) si registrava una consistente fuoriuscita di greggio per non meno di una tonnellata che ha raggiunto la foce dello stesso fiume Gela per poi spandersi in mare aperto e nel tratto di costa antistante la foce medesima;
   il procuratore della Repubblica presso il tribunale di Gela, Lucia Lotti, ha disposto il «sequestro per esigenze probatorie e di cautela» dell'impianto «Topping 1», presso la raffineria in premessa e le indagini, avviate dalla direzione aziendale e dalla capitaneria di porto, hanno permesso di accertare una serie di concause all'origine del disservizio;
   gli stessi sindacati confederali della chimica e dell'energia in una nota hanno affermato che: «non è ammissibile una perdita di prodotto da uno scambiatore che, dalle prime notizie in nostro possesso pare sia stato sottoposto a manutenzione durante il periodo della recente fermata»;
   il presidente della regione siciliana Rosario Crocetta nell'immediatezza degli eventi sì è sentito in dovere di dichiarare: «da tempo, per Gela, sono state concesse le autorizzazioni ambientali, regionali e nazionali, necessarie per rafforzare la sicurezza degli impianti, l'Eni ha sempre assicurato che tali investimenti sarebbero stati realizzati al più presto possibile, mentre non si riesce ad avere un cronoprogramma preciso. I gruppi industriali petroliferi dovrebbero cominciare a dirci con chiarezza cosa intendono fare rispetto a impianti che hanno bisogno di tanti investimenti e manutenzioni straordinarie, per renderli compatibili con il rispetto dell'ambiente e la sicurezza e la salute dei cittadini» –:
   se i Ministri interrogati intendano assumere iniziative rapide e solerti per verificare, per quanto di competenza, che vengano assicurati tutti i monitoraggi per la salute della cittadinanza, la sicurezza dei lavoratori dell'impianto e la salubrità del patrimonio ambientale locale;
   quali iniziative intendano adottare per evitare che si possano ripetere ulteriori tragedie ambientali di questa portata nelle aree petrolchimiche nazionali;
   quali iniziative intendano intraprendere per obbligare le società operanti nelle aree a destinazione petrolchimica ai dovuti investimenti in sicurezza ambientale e per la salvaguardia dei lavoratori e della salubrità delle popolazioni che insistono nelle rispettive aree circostanti le attività industriali inquinanti. (4-00779)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 13 dicembre 2013
nell'allegato B della seduta n. 138
4-00779
presentata da
CURRÒ Tommaso

  Risposta. — In relazione all'atto di sindacato ispettivo in esame, riguardante la fuoriuscita di greggio a seguito di un guasto occorso allo stabilimento Eni di Gela (CL), si rappresenta quanto segue.
  Con nota del 28 giugno 2013, il comune di Gela ha fornito informazioni in merito all'evento incidentale occorso presso lo stabilimento petrolchimico Eni che insiste nel medesimo comune.
  A tal proposito è stato assicurato che gli interventi
in loco sono stati puntuali e tempestivi, tanto da circoscrivere immediatamente lo sversamento di petrolio, denunciato nell'interrogazione, altrimenti causa di conseguenze ben più gravi.
  Le analisi condotte dall'Arpa Sicilia, sui campioni di sabbia ed acqua, hanno confermato un graduale ma significativo ritorno alla normalità dei valori stabiliti dalla legge. Dalle medesime analisi è emerso che non è stata rilevata alcuna presenza importante di idrocarburi.
  Quanto esposto è stato altresì confermato, secondo il Comune di Gela, anche dal preposto Dipartimento di igiene pubblica dell'agenzia di sviluppo provinciale di Caltanissetta.
  Si sottolinea, inoltre, che il Comune di Gela ha predisposto un intervento di bonifica ed ha vigilato a fianco degli altri enti competenti sulla regolarità dell'intervento di messa in sicurezza e ripristino delle condizioni
ex-ante.
  Occorre, altresì, evidenziare che il medesimo Comune, anche di concerto con la Procura della Repubblica, gli enti preposti e le numerose associazioni di cittadini, effettua un controllo costante sulla corretta applicazione dell'autorizzazione integrale ambientale, in possesso della raffineria di Gela.
  Si fa presente che sulla questione è intervenuta anche la Capitaneria di porto, interpellata dalla Prefettura di Caltanissetta, la quale ha comunicato che lo sversamento degli idrocarburi si è riversato nell'ultimo tratto di circa 720 metri del fiume gela prima dello sbocco in mare e che le correnti contrarie, presenti nella mattinata del 4 giugno 2013, hanno sospinto parte del prodotto inquinante lungo il fiume per ulteriori 400 metri verso l'entroterra.
  Si aggiunge che il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Caltanissetta, con nota del 16 luglio 2013, ha comunicato che è in corso l'istruttoria dell'aggiornamento del Rapporto di Sicurezza della raffineria, edizione 2010, da parte del Gruppo di lavoro nominato dal Ctr (Comitato Tecnico Regionale).
  Da ultimo si comunica che il Comando Carabinieri per la tutela dell'ambiente, con nota del 9 luglio 2013 ha informato che presso la Procura della Repubblica del tribunale di Gela è stato aperto un fascicolo processuale, tuttora pendente, le cui indagini sono state demandate ad altro organo di polizia.
  Il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare proseguirà in un ottica di prevenzione ad esercitare un'attività di monitoraggio puntuale e costante della situazione attraverso gli enti competenti.

Il Sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mareMarco Flavio Cirillo.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

ENTE NAZIONALE IDROCARBURI ( ENI )

GEO-POLITICO:

GELA,CALTANISSETTA - Prov,SICILIA

EUROVOC :

costo degli impianti

tutela

inquinamento da idrocarburi

direzione aziendale

sicurezza del lavoro