ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00762

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 30 del 06/06/2013
Trasformazioni
Trasformato il 01/08/2013 in 5/00813
Firmatari
Primo firmatario: L'ABBATE GIUSEPPE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 06/06/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SCAGLIUSI EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
D'AMBROSIO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
ZACCAGNINI ADRIANO MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
SEGONI SAMUELE MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
FURNARI ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
PETRAROLI COSIMO MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
CARIELLO FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
PINNA PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
SPADONI MARIA EDERA MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
BIANCHI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
LIUZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
LABRIOLA VINCENZA MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
PRODANI ARIS MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
DA VILLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
FANTINATI MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
MUCCI MARA MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
RIZZETTO WALTER MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
ROSTELLATO GESSICA MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
BECHIS ELEONORA MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
BALDASSARRE MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
COLLETTI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
CARINELLI PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
SPESSOTTO ARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
TACCONI ALESSIO MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
DI BATTISTA ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
DI STEFANO MANLIO MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
IANNUZZI CRISTIAN MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
CATALANO IVAN MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
DIENI FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
COZZOLINO EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
TONINELLI DANILO MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
BRUGNEROTTO MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 06/06/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 06/06/2013
Stato iter:
01/08/2013
Fasi iter:

TRASFORMAZIONE EX-ART.134 IL 01/08/2013

TRASFORMATO EX-ART. 134 IL 01/08/2013

CONCLUSO IL 01/08/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00762
presentato da
L'ABBATE Giuseppe
testo di
Giovedì 6 giugno 2013, seduta n. 30

   L'ABBATE, SCAGLIUSI, D'AMBROSIO, TERZONI, PARENTELA, ZOLEZZI, BRESCIA, ZACCAGNINI, LUPO, GALLINELLA, SEGONI, GAGNARLI, MASSIMILIANO BERNINI, DE ROSA, FURNARI, PETRAROLI, CARIELLO, PINNA, SPADONI, NICOLA BIANCHI, SIBILIA, DI VITA, BARONI, LIUZZI, DE LORENZIS, LABRIOLA, DAGA, TOFALO, BENEDETTI, CRIPPA, PRODANI, DA VILLA, FANTINATI, MUCCI, RIZZETTO, CIPRINI, TRIPIEDI, COMINARDI, ROSTELLATO, BECHIS, BALDASSARRE, COLLETTI, COLONNESE, CARINELLI, SPESSOTTO, VIGNAROLI, DEL GROSSO, TACCONI, DI BATTISTA, MANLIO DI STEFANO, CRISTIAN IANNUZZI, CATALANO, DIENI, COZZOLINO, TONINELLI, BRUGNEROTTO, MANTERO, LOREFICE, GRILLO e DALL'OSSO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   la discarica sita in Contrada Martucci, in agro di Conversano (Bari), nella zona denominata un tempo «Conca d'Oro» per la fertilità delle terre nonché nel territorio della «Denominazione di Origine Protetta dell'Olio extravergine di oliva Terra di Bari», è sorta nel 1982 sanando la propria posizione di «abusiva» o «incontrollata» grazie al decreto del Presidente della Repubblica n. 915 del 10 settembre 1982 ed alla contestuale attestazione del 5 agosto 1983 dell'allora sindaco di Conversano, l'onorevole Giuseppe Di Vagno, del suo esercizio in data antecedente all'entrata in vigore del suddetto decreto. L’iter autorizzativo si è concluso il 14 ottobre 1986 con l'intestazione della discarica alla neonata «Lombardi Ecologia S.r.l.». Nel novembre 1990 il sindaco di Conversano Luigi Fanelli emise ordinanza di chiusura della discarica, dopo accertamenti dell'UTC, a causa del completo esaurimento dei quattro ettari autorizzati, i cui ricorsi dei gestori furono rigettati dal TAR Puglia (sentenze del 21 novembre 1990 e del 6 marzo 1991) e dal Consiglio di Stato. Nonostante la protesta dell'intera cittadina, nel 1994 venne concessa l'apertura provvisoria della discarica Martucci (I lotto), gestita dalla suddetta Lombardi, concedendo l'apertura due anni dopo di un altro lotto (il III) a causa dell'emergenza del «ciclo dei rifiuti». Sino al marzo 2011, la discarica Martucci vedrà passare da 12 a 21 i comuni autorizzati al conferimento e gli iniziali 145.000 metri cubi («quanti ne può contenere il III Lotto Settore D» come recitava l'ordinanza del Governatore Raffaele Fitto) si moltiplicheranno grazie a sopralzi (fino a 10 metri sul livello di campagna, con assenza di capisaldi di riferimento...) e proroghe; complessivamente la discarica interessa oltre 20 ettari e finora ha ricevuto milioni di tonnellate di rifiuti provenienti da ogni dove (ad esempio, dalla Toscana, dall'Emilia Romagna, dalla Campania e altre) superando anche 1.000 tonnellate al giorno senza le dovute precauzioni previste dalla legge per lo smaltimento dei rifiuti in discarica;
   la «Lombardi Ecologia S.r.l.» ha acquisito, negli anni, la proprietà dei suoli limitrofi alla discarica, dando il compito alla azienda «Fi.Lom. S.r.l.» (Fondiaria Immobiliare Lombardi) di realizzare o coltivare (sui campi non destinati nell'immediato ad accogliere i rifiuti) vigneti, ciliegeti, oliveti, campi di carciofi, patata, rape, peperoni e ortaggi vari. Dalle indagini della procura di Bari in corso, ampiamente riprese dalla stampa locale e nazionale, è emerso tra l'altro che sotto alcuni dei suddetti vigneti sono stati interrati illegalmente rifiuti di ogni genere, come anche in cave abusive e abbandonate dell'agro della confinante Mola di Bari. Dalle stesse indagini e dal racconto di alcuni ex dipendenti della Lombardi Ecologia è emerso inoltre che i campi limitrofi alla discarica venivano innaffiati attraverso un sistema di pompe sommerse e tubature, come testimoniano documenti fotografici e video, con l'enorme quantità di percolato che si accumulava durante l'esercizio della discarica, tanto da aver creato due «laghi» ai lati del I lotto di esercizio. I prodotti ortofrutticoli ottenuti, nonché l'olio extravergine di oliva, venivano poi immessi sul mercato o regalati;
   i comuni di Mola e Conversano hanno emanato ordinanza per la caratterizzazione e la bonifica dei siti utilizzati dalla Lombardi Ecologia per lo smaltimento illegale di rifiuti solidi urbani e speciali, nonché pericolosi, ma la stessa ditta non ha provveduto ed ha presentato ricorso al TAR;
   la sentenza del TAR Puglia, depositata il 7 ottobre 2010, ha dato ragione ai comuni di Conversano e Mola annullando l'ordinanza del presidente della provincia di Bari n. 1 del 29 giugno 2010, l'ordinanza del presidente della provincia di Bari n. 1 del 6 agosto 2010, nonché i pareri dell'ARPA Puglia e della A.S.L. Bari da essa presupposti e richiamati e condannando alle spese processuali regione, provincia, ASL Bari, ARPA Puglia e Lombardi Ecologia. Per l'organo della giustizia amministrativa regionale, infatti, è evidente che «la scelta di consentire ulteriori conferimenti nella già satura discarica di Conversano abbia costituito non la scelta obbligata sibbene la scelta più comoda, quella più semplice da seguire, ma anche la conseguenza di una imprudente sottovalutazione dei rischi connessi al contenzioso pendente». E il parere reso da ASL e ARPA alla provincia di Bari, e che ha portato al sopralzo, è stato sommario e nel caso della ASL addirittura immotivato. Il 14 ottobre 2010, il Consiglio di Stato ha disposto la sospensiva della sentenza fino al 26 ottobre 2010 perché la regione Puglia aveva impugnato la sentenza del TAR. Il 26 ottobre 2010, il Consiglio di Stato confermò la sospensione della sentenza del TAR sulla chiusura del III Lotto e, quindi, ne confermò la riapertura, fissando la trattazione del merito al 31 maggio 2011, in pubblica udienza: udienza che non fu mai tenuta perché, intanto, il 31 marzo 2011 il III lotto fu chiuso perché ricolmo oltre il possibile, portando i rifiuti a raggiungere circa 10 metri di altezza oltre il livello di campagna;
   il decreto n. 53 del Commissario delegato per l'emergenza in materia di rifiuti in Puglia Nichi Vendola del 26 maggio 2011 avente per oggetto «Affidamento del servizio di gestione del Sistema pubblico impiantistico complesso per RSU a servizio del bacino di utenza BA5 in agro di Conversano. Aggiudicazione definitiva. CIG 0860966B9B» (composto da centro per il materiale proveniente da raccolta differenziata, biostabilizzazione, produzione di CDR e discarica di servizio-soccorso), così come già avvenuto nel luglio 2006, e sempre «in considerazione dell'emergenza rifiuti», ha decretato che il servizio fosse aggiudicato definitivamente per una durata di 15 anni alla RTI «Lombardi Ecologia S.r.l.» e «CO.GE.AM. S.r.l.» (oggi Progetto Gestione Bacino Bari 5) nonché il corrispettivo economico del servizio;
   il 30 maggio 2012, un anno dopo l'aggiudicazione della gara d'appalto, il commissario delegato Nichi Vendola e il RTI Lombardi Ecologia e Progetto Gestione Bacino Bari 5 hanno firmato il «contratto di affidamento del pubblico servizio» dell'impianto complesso di trattamento dei RSU. Il contratto prevede che «La tariffa di conferimento presso il Centro di Raccolta Differenziata verrà invece corrisposta dai Comuni conferenti in via esclusiva al Soggetto Gestore, e determinata tramite specifici accordi tra il soggetto gestore e i comuni conferenti medesimi» (articolo 6.4), mentre prima, nella bozza di contratto allegata alla gara d'appalto, l'attività del Centro (finanziato nel 1997, realizzato nel 2001 e mai entrato in funzione) era prevista «senza oneri per i Comuni», poiché la tariffa di 125,75 euro per tonnellata di rifiuti, alla quale è stata aggiudicata la gara, comprende tutti le fasi di trattamento dei rifiuti;
   il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Bari, Annachiara Mastrorilli, ha disposto il sequestro preventivo senza facoltà d'uso delle vasche della suddetta discarica di servizio-soccorso dell'impianto complesso presente sempre in contrada Martucci. Il sito era già stato sottoposto a sequestro probatorio nell'ottobre 2012 con facoltà d'uso a una delle due vasche. L'esecuzione del decreto di sequestro penale preventivo ha condotti i carabinieri del NOE, i Carabinieri della stazione di Conversano, la guardia costiera sezione di PG ad apporre i sigilli. Nel fascicolo della procura di Bari risultano indagate 11 persone, tra tecnici e imprenditori delle aziende della RTI e funzionari della regione Puglia, a cui vengono contestati i reati di omissione di atti di ufficio, falso, frode nelle pubbliche forniture, truffa aggravata, diverse violazioni dell'articolo 256 decreto legislativo n. 152 del 2006 nonché del decreto legislativo n. 231 del 2001 inerente la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche;
   risulta, tramite la testimonianza di un ex-dipendente della società di gestione della suddetta discarica, attraverso un'ampia documentazione audio/foto/video, intercettazioni telefoniche e riscontri documentali, la strutturale inidoneità morfologica del sito in contrada Martucci; la fraudolenta realizzazione delle vasche di soccorso all'impianto realizzate senza il previsto strato di argilla, le gravi lesioni al manto in HDPE della vecchia discarica; gli omessi controlli durante, le procedure di collaudo della nuova discarica nonché predisposizioni di campionatura ad hoc per ottenere risultati scientifici corrispondenti alla normativa; il conferimento di tipologie di rifiuti non autorizzati anche pericolosi e considerati «speciali» come batterie d'auto, pneumatici, reti frangivento e rifiuti ospedalieri e altro; la non corretta biostabilizzazione del rifiuto; la grave ed illecita situazione della vecchia discarica (contigua alla nuova) nella quale vi sono stati illeciti abbancamenti e dalla quale vi sono pericolose percolazioni ed emissione gassose derivante da fermentazioni tossiche;
   l'azione di denuncia è stata condotta attraverso testate giornalistiche locali che hanno raccolto la testimonianza di un ex-dipendente della discarica e tramite l'azione dei comitati di cittadini nati spontaneamente sul territorio («Riprendiamoci il Futuro» e «Chiudiamo la Discarica Martucci»);
   la soluzione per tutelare la salute dei cittadini e l'ambiente, nonostante la bassa percentuale di raccolta differenziata raggiunta in Puglia, non è tanto meno riscontrabile nella creazione di ulteriori inceneritori bensì è quella di incentivare le iniziative per promuovere la riduzione della produzione dei rifiuti e la raccolta differenziata sull'esempio dei comuni di Rutigliano e Cellamare (Bari), comuni dell'ex-ATO Bari 5, che hanno superato il 70 per cento di raccolta differenziata –:
   se i Ministri interrogati intendano, nell'ambito delle proprie funzioni, far inserire d'urgenza la megadiscarica di Contrada Martucci fra i siti da bonificare di interesse nazionale sotto la responsabilità del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, soprattutto per quel che concerne il primo lotto chiuso nel 1996 ed il terzo lotto chiuso nel 2011 e da allora non più competenza della regione Puglia che ne ha declinato le responsabilità;
   se il Ministero competente possa riscontrare, qualora la Magistratura accertasse i reati di cui al sequestro preventivo ordinato dal gip del tribunale di Bari Annachiara Mastrorilli, attraverso i dovuti controlli degli organi di vigilanza, la possibilità di procedere ai sensi dell'articolo 311 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, sia per i reati al vaglio della magistratura sia per l'avvelenamento comprovato dall'utilizzo del percolato per la coltivazione dei prodotti agroalimentari sui suoli contigui alla medesima discarica;
   se i Ministri interrogati intendano, nell'ambito delle proprie funzioni ed ai sensi dell'articolo 304 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, dare disposizioni al fine di mettere in sicurezza i campi coltivati nelle aree interessate dallo smaltimento illegale e incontrollato avvenuto in passato in agro di Conversano e Mola di Bari;
   se i Ministri interrogati intendono, nell'ambito delle proprie funzioni, ordinare alla società di gestione della discarica, ai sensi dell'articolo 304 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, di dare corso agli adempimenti previsti dall'AIA per la gestione post-chiusura del III lotto della discarica di contrada Martucci, nonostante essa sia stata chiusa oltre due anni fa;
   se i Ministri interrogati intendano, nell'ambito delle proprie funzioni, attivarsi presso l'Istituto Superiore della Sanità, rendendone partecipi i cittadini, affinché vi siano definite, brevi e certe tempistiche per ottenere l'aggiornamento dei dati epidemiologici fermi al periodo 2000-2005 pubblicati nel 2006 dall'OER (Osservatorio epidemiologico regionale) della Puglia ed utilizzati dall'ARPA Puglia, nella missiva inviata ai sindaci dei comuni di Conversano e Mola di Bari (Bari) l'11 gennaio 2013, per dichiarare che «non c’è, allo stato, evidenza che la situazione epidemiologica [...] sia conseguenza della presenza del sito di smaltimento», con obiettivo ultimo quello di dare avvio ad uno studio epidemiologico approfondito e dettagliato;
   se risulta al Ministero competente che i lotti già chiusi della discarica Martucci siano stati oggetto di interventi di bonifica e ripristino ambientale previsti dal testo unico ambientale di cui al decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006;
   se i Ministri interrogati intendano, nell'ambito delle proprie funzioni, al fine di tutelare la salute degli agricoltori e dei cittadini, assumere iniziative per un dettagliato studio idrogeologico di settore, propedeutico alla individuazione dei pozzi spia per il prelevamento dei campioni da esaminare delle falde acquifere visti i dubbi emersi, dalla medesima indagine, condotti dall'ARPA e per delimitare i suoli agricoli così da tutelare l'intero comparto agricolo della zona, motore dell'economia locale. (4-00762)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

AGENZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE DELL'AMBIENTE ( ARPA )

GEO-POLITICO:

PUGLIA

EUROVOC :

gestione dei rifiuti

politica sanitaria

discarica abusiva

verifica ispettiva

reato