ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00753

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 30 del 06/06/2013
Firmatari
Primo firmatario: SERENI MARINA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 06/06/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FIANO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2013
ASCANI ANNA PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2013
GIULIETTI GIAMPIERO PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2013
VERINI WALTER PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 06/06/2013
Stato iter:
07/04/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/04/2014
BUBBICO FILIPPO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 07/04/2014

CONCLUSO IL 07/04/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00753
presentato da
SERENI Marina
testo di
Giovedì 6 giugno 2013, seduta n. 30

   SERENI, FIANO, ASCANI, GIULIETTI e VERINI. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   il 5 giugno 2013 si è svolta nelle strade della città di Terni una manifestazione dei lavoratori AST in occasione dello sciopero di quattro ore organizzato da varie sigle sindacali e dalle rappresentanze sindacali unitarie, in merito alla vertenza in corso sulla difficile situazione in cui versa l'acciaieria ternana AST, attualmente in stallo per l'obbligo di vendita imposto dalla Commissione europea per probabile posizione dominante all'attuale proprietà finlandese Outokumpu, a sua volta subentrante a Thyssenkrupp;
   il corteo, partito dai cancelli di AST in viale Brin, avrebbe dovuto raggiungere la sede della prefettura della città passando per la stazione ferroviaria. La prefettura era stata informata del percorso al fine di assicurare lo svolgimento sereno della manifestazione, garantendo a cittadini e forze dell'ordine la massima sicurezza;
   il corteo giunto alle porte della stazione ferroviaria con l'intento di occuparla simbolicamente per breve tempo, ha incontrato l'opposizione delle forze di polizia che, nonostante il tentativo di mediazione da parte del sindaco del comune di Terni e dell'assessore regionale umbro allo sviluppo economico, all'ingresso dei manifestanti nella stazione, rispondevano con la forza;
   la situazione è quindi degenerata in una serie di scontri e manganellate a danno dei manifestanti;
   nei tafferugli, non placati da chi era lì per assicurare ordine e sicurezza, sono rimasti feriti un lavoratore ed il sindaco del comune di Terni, Leopoldo Di Girolamo, al quale una volta giunto in ospedale è stata attribuita una prognosi di quattro giorni di osservazione;
   alcuni dei manifestanti e delle autorità presenti hanno denunciato il comportamento immotivatamente violento e aggressivo da parte degli agenti di polizia che nulla hanno fatto per mantenere nell'ambito del diritto costituzionale della manifestazione libera del pensiero e del diritto di aggregarsi nella pubblica via quelle centinaia di lavoratori esasperati dalla minaccia di perdere l'occupazione –:
   se ritenga congruo e proporzionato alla situazione il comportamento delle forze dell'ordine;
   quale sia stata la catena di comando;
   come intenda intervenire al fine di accertarne le responsabilità ed evitare spiacevoli repliche di episodi simili in futuro. (4-00753)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 7 aprile 2014
nell'allegato B della seduta n. 206
4-00753
presentata da
SERENI Marina

  Risposta. — La vicenda riguardante gli incidenti verificatisi a Terni in occasione della manifestazione degli operai della ex Thyssen, si inquadra in un contesto di grave crisi economica con incidenza e riflessi gravi sull'occupazione; siamo di fronte a temi di grande impatto sociale che provocano sconcerto nei lavoratori che attuano forme di protesta per difendere il proprio posto di lavoro.
  Tutto ciò, provoca situazioni di grande delicatezza per la gestione dell'ordine e la sicurezza pubblica, come avvenuto nel corso della manifestazione del 5 giugno 2013, alla quale hanno partecipato circa 750 lavoratori dell'azienda ex Thyssen.
  I manifestanti, partendo dalla sede dello stabilimento industriale avrebbero dovuto raggiungere, passando per le vie centrali, il viale della Stazione dove ha sede l'Ufficio territoriale del Governo per consegnare al Prefetto una lettera.
  In realtà il corteo ha proseguito in direzione dello scalo ferroviario forzando il cordone di interdizione senza incontrare, per intuibili esigenze prudenziali, resistenze da parte delle forze dell'ordine.
  Nei pressi della stazione, alcuni dimostranti davano vita ad un lancio di oggetti contundenti che procuravano lesioni a cinque appartenenti alla Polizia di Stato e ad un militare dell'Arma dei Carabinieri.
  In questo frangente, nel momento di maggior concitazione, il sindaco di Terni veniva colpito al capo con un oggetto contundente che gli procurava lesioni non gravi.
  Grazie alle riprese audiovisive è stato possibile procedere ad una ricostruzione precisa della dinamica dei fatti, dalla quale si evidenzia come il colpo inferto al primo cittadino sia stato dato con un ombrello da uno dei manifestanti, identificato nel giro di poche ore.
  Nel corso della manifestazione le forze dell'ordine hanno evitato atti di forza e lanci di lacrimogeni limitandosi esclusivamente ad azioni di contenimento.
  In virtù dell'opera di persuasione condotta dai funzionari della Questura di Terni i manifestanti sono stati convinti a rimuovere il blocco di alcuni binari e ripristinare lo stato di normalità.
  In simili situazioni, le Forze di polizia cercano di avere sempre un approccio iniziale di mediazione e di dialogo con i manifestanti, per garantire da un lato il diritto di manifestare il proprio dissenso in maniera civile e nel rispetto delle regole e dall'altro quello di preservare la sicurezza della collettività.
  Anche in merito ai fatti di Terni l'esame della documentazione e la visione dei video acquisiti hanno fatto emergere una gestione dell'ordine pubblico improntata a canoni di estrema prudenza ed equilibrio.
  La ricostruzione dei fatti ha dimostrato, inoltre, che il personale delle Forze dell'ordine ha svolto esclusivamente azioni di contenimento a scopo difensivo limitandosi all'uso di scudi e di sfollagente.
  L'attività investigativa ha permesso di identificare e di denunciare in stato di libertà all'Autorità giudiziaria cinque manifestanti resisi responsabili, a vario titolo, del reato di resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato.

Il Sottosegretario di Stato per l'internoFilippo Bubbico.

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GEO-POLITICO:

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