ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00723

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 29 del 05/06/2013
Firmatari
Primo firmatario: BRAMBILLA MICHELA VITTORIA
Gruppo: IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 05/06/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'INTERNO 05/06/2013
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 27/06/2013
Stato iter:
17/12/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 17/12/2013
FADDA PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 17/12/2013

CONCLUSO IL 17/12/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00723
presentato da
BRAMBILLA Michela Vittoria
testo di
Mercoledì 5 giugno 2013, seduta n. 29

   BRAMBILLA. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   presso il centro di accoglienza per richiedenti asilo di Mineo (Catania) con Sede Legale in Piazza Roma 16 Cap 95125 Catania e con Sede effettiva in SS. 417 Contrada Cucinella Residence degli Aranci 95044 Mineo (Catania) sono presenti numerosi cani randaggi;
   a seguito di un intervento del Corpo delle guardie zoofile dell'ente nazionale protezione animali della sezione di Catania è stato possibile stimare la presenza di 12 adulti e di 21 cuccioli;
   alla sezione Enpa di Catania sono giunte segnalazioni inquietanti da parte di operatori del centro e di pubblici ufficiali rispetto a gravissime forme di maltrattamento e di uccisione di alcuni di questi cani in modo efferato e violento;
   a seguito del sopralluogo dell'Enpa è stata trasmessa al sindaco del comune di Mineo (Catania) e per conoscenza al prefetto, al dirigente della polizia di Catania, al comando di polizia municipale e al direttore generale della Asp 3 di Catania, una dettagliata nota, richiamando lo stesso all'espletamento dei compiti previsti secondo quanto stabilito dalle normative vigenti, tra cui la legge n. 281 del 1991 e la rispettiva legge regionale n. 15 del 2000, al fine di prendere i dovuti accorgimenti per mettere in sicurezza gli animali e di provvedere alle indagini e agli accertamenti per individuare i responsabili e per evitare che simili reati possano essere reiterati;
   si aggiunge per altro che la condizione del randagismo in Sicilia è a dir poco a livelli inquietanti, e ciò causa non solo un danno alla condizione stessa degli animali, ma anche all'immagine del Paese che, attraverso i turisti, si trasmette all'estero: come pessimo esempio di gestione di un problema che si sarebbe dovuto risolvere in oltre 22 anni dall'entrata in vigore della legge n. 281 del 1991 «Tutela degli animali d'affezione e prevenzione del randagismo»;
   in generale si ritiene che causa di questa inaccettabile situazione è e resta la gravissima e diffusa inadempienza da parte di numerosi sindaci e Asl, i quali, omettendo atti dovuti e certi di non essere sanzionati, sono secondo l'interrogante corresponsabili della diffusione del fenomeno del randagismo –:
   se non si ritenga che sia prioritario intervenire immediatamente sul caso segnalato al fine di garantire non solo il rispetto della normativa vigente, ma soprattutto la tutela stessa dei cani presenti nel centro CARA;
   se non si ritenga opportuno e urgente prevedere che nella prossima manovra finanziaria, i fondi destinati alla legge n. 281 del 1991 possano essere interamente (e non solo il 60 per cento) investiti in straordinarie campagne di sterilizzazione, vista la attuale situazione emergenziale, soprattutto nelle regioni del Sud;
   come il Governo intenda procedere per rispondere alle sollecitazioni da parte di tutte le associazioni animaliste che da anni svolgono un ruolo fondamentale non solo nella gestione, ma anche nella prevenzione del randagismo, sostituendosi spesso alle istituzioni preposte nei compiti previsti per legge e sobbarcandosi spese e oneri consistenti. (4-00723)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 17 dicembre 2013
nell'allegato B della seduta n. 139
4-00723
presentata da
BRAMBILLA Michela Vittoria

  Risposta. — Si risponde all'interrogazione in esame, a seguito di delega della Presidenza del Consiglio dei ministri.
  In merito al caso segnalato, concernente la presenza di numerosi cani randagi all'interno del centro di accoglienza per richiedenti asilo «Villaggio della solidarietà» di Mineo, la prefettura di Catania ha segnalato che, in data 9 luglio 2013, presso detto centro ha avuto luogo una riunione alla quale hanno partecipato il sindaco di Mineo e l'assessore comunale competente, alcuni rappresentanti della polizia, il direttore generale del consorzio «Calatino terra d'accoglienza» i veterinari dell'A.S.P. di Catania e Caltagirone, nonché i rappresentanti dell'associazione «L'altra zampa».
  Nel corso della riunione, è stato definito l'immediato piano d'intervento che prevede la sterilizzazione di tutti gli animali, con il trasferimento di alcuni esemplari presso idonei ricoveri e l'affidamento all'ente gestore del centro di pochi esemplari prescelti, al fine di contenere l'eventuale accesso di altri cani provenienti dall'esterno.
  In tale attività, il comune di Mineo sarà supportato dall'A.S.P., dal «Calatino terra di accoglienza» e da una associazione animalista che si occuperà del prelievo e dell'accompagnamento degli animali presso l'ambulatorio di Caltagirone.
  La locale questura, inoltre, ha riferito che, per quanto attiene a segnalazioni inquietanti, forme di maltrattamento ed uccisione di cani, nessuna formale denuncia, né alcun esposto sono pervenuti agli organi di polizia o alla autorità giudiziaria.
  Sono stati rilevati due episodi di uccisione, ad opera di un grosso cane maschio fulvo che, specie nel periodo del calore delle femmine, ha, in diverse occasioni, attaccato violentemente gli altri cani, arrivando appunto ad ucciderne due.
  Sia la locale questura che il sindaco di Mineo hanno precisato che le citate segnalazioni non corrispondono alla realtà dei fatti.
  Per quanto riguarda il fondo previsto dalla legge n. 281 del 1991, attualmente destinato alle sterilizzazioni per il 60 per cento (legge finanziaria 2007), occorre precisare, che negli ultimi anni, il fondo è stato notevolmente ridotto, sino ad arrivare a circa 300.000 euro negli anni 2011 e 2012, da ripartire nel territorio nazionale tra le regioni e le province autonome.
  Il Ministero della salute, per rispondere alle segnalazioni provenienti dalle Associazioni di protezione animale e da privati cittadini, ha istituito nel giugno del 2010 una
«task force» per la «Tutela degli animali d'affezione, la lotta al randagismo e ai maltrattamenti e ai canili-lager».
  Tale unità operativa agisce in stretta sinergia con i carabinieri dei nuclei antisofisticazioni e sanità, con tutte le autorità competenti in materia e le associazioni interessate affinché, attraverso una rete ramificata nel territorio, si giunga alla piena applicazione della disciplina normativa e alla completa tutela degli animali.
  Sin dalla sua istituzione, la
«task force» ha effettuato numerosi sopralluoghi ispettivi presso canili e strutture ospitanti animali, ponendone diverse sotto sequestro e impartendo numerose prescrizioni per migliorare le condizioni di vita degli animali e il rispetto della legge.
  La
«task force», inoltre, è costantemente intervenuta per risolvere, con diverse modalità di intervento (richiami scritti, riunioni e tavoli di coordinamento) le criticità segnalate, che riguardano in particolare: maltrattamenti sugli animali, disapplicazione delle leggi da parte delle autorità preposte, avvelenamenti, cattiva gestione del randagismo e insufficiente controllo delle nascite. Intensa è anche l'attività di formazione, informazione e comunicazione svolta per sensibilizzare i cittadini e le autorità competenti in merito a tali tematiche e per migliorare la relazione uomo-animale.
Il Sottosegretario di Stato per la salutePaolo Fadda.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

protezione degli animali

protezione dell'ambiente

legislazione veterinaria

protezione della fauna